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“Il Principe. Ovvero il Machiavelli di un secolo di mezzo” a cura di Micol Bruni
lunedì 24 giugno 2013
con contributi di Gerardo Picardo, Pierfranco Bruni, Gennaro Malgieri, Neria De Giovanni, Marilena Cavallo, Carmen De Stasio

da csrbruni@alice.it


Micol Bruni con Magdi Cristiano Allam


 

 

 

 

Machiavelli nella modernità della politica.

La virtù de “Il Principe” oltre “la perduta gente” di Dante

 

 

 

Niccolò Machiavelli. Uno scrittore di mezzo per una storia della modernità. A 500 anni dalla pubblicazione de “Il Principe” in uscita il saggio dal titolo: “Il Principe. Ovvero il Machiavelli di un secolo di mezzo” a cura di Micol Bruni, edito da Pellegrini editore.

Il saggio si arricchisce di contributi di studiosi e scrittori che hanno percorso l’opera di Machiavelli attraverso una articolazione storico – politica e antropologica – letteraria.

Hanno lavorato allo studio Pierfranco Bruni, Gerardo Picardo, Gennaro Malgieri, Neria De Giovanni, Marilena Cavallo, Carmen De Stasio. La curatrice, Micol Bruni, che già in precedenti saggi aveva affrontato l’opera di Machiavelli sul filo del pensiero giuridico, pone all’attenzione, attraverso i diversi contributi, delle originali considerazioni con approfondimenti che vanno dalla politica alla morale, dalla poetica a un coraggioso studio, di Pierfranco Bruni, sul Machiavelli che non amava Dante.

Il lavoro parte da basi scientifiche e ogni autore legge Machiavelli e “Il Principe” con una interpretazione proveniente dalle proprie esperienze culturali e di ricerca.

"L'attualità di Machiavelli, sottolinea Micol Bruni, oggi si propone per tentare di leggere quelle idee sulla politica che sono diventate sradicamento e disamore per l'impegno civile".

"Il Principe. Ovvero il Machiavelli di un secolo di mezzo" intavola delle attenti riflessioni sia sul ruolo del rapporto tra Stato e Nazione sia su questioni strettamente etico – letterarie che costituiscono una dimensione sia antropologica che politica.

Niccolò Machiavelli (Firenze 1469 - 1527) “può essere letto, sottolinea Micol Bruni, come un interprete della crisi attuale della politica e non solo. Nella sua opera ci sono quelle premesse che possono essere considerate delle vere profezie osservando il quadro politico e istituzionale dei nostri giorni. Gli studiosi, aggiunge Bruni, che hanno contribuito alla realizzazione di questo lavoro hanno focalizzato i vari aspetti in una articolazione argomentativa che apre un dibattito forte sulla morale e sulla politica”.

Sono trascorsi 500 anni dalla pubblicazione de “Il Principe” e “lo scorrere della storia, afferma ancora la curatrice, ha assorbito processi epocali che permettono una rilettura e una risistemazione di un quadro storico con chiavi di lettura certamente post – illuministe e ben ancorate nel concetto di tradizione”.

Infatti “Il Principe. Ovvero il Machiavelli di un secolo di mezzo” è un libro che scava nel contesto  in cui visse Machiavelli ma sposta anche l’asse di riflessione sul rapporto tra le pene e i castighi di un Illuminismo proiettato oltre i vuoti che ha lasciato.

Gerardo Picardo, Pierfranco Bruni, Gennaro Malgieri entrano nel cuore del rapporto tra storia e politica. Neria De Giovanni, Marilena Cavallo, Carmen De Stasio penetrano le dimensioni storico – letterarie ben presenti ne “Il Principe”. Micol Bruni con la “tradizione giuridica” parte dall’analisi della Repubblica Fiorentina per analizzare la politica attiva del Machiavelli. In conclusione Pierfranco Bruni punta i riflettori sul concetto di virtù e di servo nel Machiavelli che non apprezzava Dante.

Lo studio si avvale della consulenza scientifica del Centro Studi e Ricerche “Francesco Grisi”, che ha ideato il progetto iniziale.





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