Presentato a
Taranto con un vivace e interessante dibattito il saggio su Boccaccio
mediterraneo e Fiammetta di Pierfranco Bruni e Marilena Cavallo dal titolo
“Colsi lo sguardo tuo” – Un Boccaccio che supera Dante e si focalizza nella
centralità del moderno
“Un Boccaccio altro da Dante. Una
Fiammetta donna nella modernità. Dante del Brunetto Latini e Petrarca degli
studi giuridici vengono completamente risistemati dal mercante Boccaccio che
mette in scena non la teologia o la retorica e la grazia ma la sensualità. la
fisicità, la mediterraneità. Con Boccaccio e Fiammetta si entra nella modernità
di un esistenzialismo popolare, per dirla con Pasolini, che darà vitalità alla
poesia di Poliziano e arriverà sino a D’Annunzio”.
Parole chiare scandite da
Pierfranco Bruni con una precisa interpretazione letteraria ed estetica su una
visione generale della letteratura italiana, quelle che hanno aperto l’incontro
dedicato alla presentazione del saggio “Colsi lo sguardo tuo. Fiammetta nel
Boccaccio mediterraneo” di Pierfranco Bruni e Marilena Cavallo,
(PrespettiveMeridionali edizioni e consulenza scientifica del Centro Studi e
Ricerche “Francesco Grisi”) presentato alla Libreria Mondadori di Taranto.
Una serata per celebrare Giovanni
Boccacio a 700 anni dalla nascita e lo studio di Pierfranco Bruni e Marilena
Cavallo, ha sottolineato molte articolazoni originali. Bruni e Cavallo hanno
pubblicato, in tre edizioni, un saggio autorevole su Giovanni Pascoli che è
stato elemento di discussione anche sul piano istituzionale, in quanto è stato
presentato ufficialmente dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali.
Il lavoro su Giovanni Boccaccio
continua uno scavo in quella letteratura “non detta” e “non scritta” nelle
storie delle letterature ma che trova ampia conferma in una lettura analitica
dei testi. E Marilena Cavallo ha analizzato, da docente, pagine sia del
“Decameron” che della “Elegia madonna Fiammetta” puntando poi lo sguardo sulla
Napoli del Boccaccio affermando che Napoli e Fiammetta costituiscono un :
“tassello dopo tassello si ricompone il mosaico di un’estetica di chiara
matrice partenopea, per cui odori, colori e sapori definiscono il profilo della
donna-fiamma, non più angelo, ma corpo, non solo corpo, ma desiderio che
straripa in una palpitante fisicità di sentimenti. Fiammetta donna nuova e
Giovanni fine “poieta” sfidano il conformismo, si spogliano delle vesti
artificiose e restano nudi testimoni di un’umanità carnale, che guarda il cielo
e ama la terra”
Fiammetta, secondo lo scritto di
Cavallo e Bruni, costituisce una chiave di lettura nella modernità tanto che
vengono raccordati alcuni elementi riguardanti il rapporto tra Fiammetta e le
donne di D’Annunzio, e Fiammetta nella modernità letteraria. È un testo che si
mostra con una precisa scelta sia letteraria che critica al cui centro resta
l’interpretazione della letteratura proposta dalle “confessioni” della filosofa
Maria Zambrano.
Pierfranco Bruni, ormai è
risaputa la sua posizione di non condivisione della centralità di Dante,
approfondendo l’aspetto tra Beatrice e Fiammetta, ha cesellato: “Boccaccio
abita il corpo e l’anima della donna, abita la metafisica della sua sensualità
e la abita con il cuore, la mente e tutta la fisicità possibile. Non c’è Dante
che possa intimorirlo. Né Beatrice che possa far cadere le ombre davanti al suo
sguardo. Beatrice è donna d’altre epoche. Non appartiene più a Boccaccio e al
tuo tempo, a volte sembra una caricatura di fronte alla fisicità e allo
sguardo di Fiammetta”. L’incontro è stato stimolato da domande, considerazioni
e riflessioni sia sul Boccaccio sia sul ruolo della letteratura nella società
contemporanea.