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Pierfranco Bruni ritrova e cura le poesie del poeta turco Manuz Zarateo
domenica 5 maggio 2013
55 poesie d’amore curate da Pierfranco Bruni, esperto di letterature etno – antropologiche del Mediterraneo





Trovate poesie del poeta turco Manuz Zarateo: 55 poesie d’amore curate da Pierfranco Bruni, esperto di letterature etno – ant

Trovate  poesie  del poeta turco Manuz Zarateo: 55 poesie d’amore curate da Pierfranco Bruni, esperto di letterature etno – antropologiche del Mediterraneo. Un poeta nato in Cappadocia. Le sue tracce si perdono nel mare di Santo Domingo. Gli inediti di un poeta mediterraneo che incontra con la cultura sud - americana.

 

(Per gentile concessione si pubblicano sei poesie dalla raccolta: “Il vento nel capriccio del mare, amore mio. Info. 3453045217).

 

a cura di Pierfranco Bruni

 

 

 

Nel continuare il mio studio alla ricerca dei poeti mediterranei, e soprattutto delle geografie di un mediterraneo nord africano, Balcanico e del Regno di Napoli ho lavorato intensamente, e continuo a farlo, sul poeta tunisino Nazhim Abshu scomparso nel 1955 e nato nel 1900, di cui ho pubblicato un volume dedicato alla “Croce” e non smetto di lavorare su altri suoi testi, anche perché sono interessato atropologicamete al rapporto tra poesia ed elementi etnici.

Un poeta musulmano convertitosi al cristianesimo, e cercando, scavando tra cartigli appartenuti ad Abshu mi sino imbattuto in alcune poesie, direi poche per fare un discorso, oggi, completo sulla sua poesia. Si tratta di Manuz Zarateo. Quello che so, in questa fase, è che è nato in Cappadocia, nei pressi  dei Camini delle Fate nel 1905 ed è morto, in mare, nei pressi di Santo Domingo tra il 1955 e il1956.

Contemporaneo d Abshu. Morto, Zarateo, si è sempre portano tra le parole il suo sapore leggere d’Oriente intrecciato a un linguaggio occidentale e sud – americano, giovane ma le sue poesie hanno una forte tensione lirica.

Sono tutte poesie d’amore. C’è un nome che campeggia, in alcuni versi, che qui, in queste poesie che propongo,  viene, comunque citata soltanto nell’ultime testo, e si tratta di Baja. Parla di Bajia come di una donna straordinaria, di una bellezza raffinata, dallo sguardo profondo e azzurro. Una donna di mare che vive su una grande barca e custodiva il mare.

Le poesie complessive che sono riuscito a recuperare sono 55. Un poeta in cui, al contrario di Abshu, non si parla di questioni religiosi, di conversioni di teologie, ma soltanto l’amore costituisce il punto centrale.

L’amore nella sua fisicità, l’amore nella sua spiritualità, l’amore nella fantasia. L’amore che chiave di una interpretazione esistenziale e “oracolare”.

Ci saranno altre occasioni per discutere di Manunz Zarateo. Questo è soltanto un piccolo approccio anche perché ho intenzione di pubblicare, con commento, tutte le 55 poesie ritrovate, nella collana del Centro Studi e Ricerche “Francesco Grisi”.

Queste sei poesia fanno parte della raccolta: “Il vento nel capriccio del mare, amore mio”.

 

 

 

 

 

1. L'AMORE MIO PER TE

 

Ci siamo incontrati,

amore mio,

come se ci fossimo

già incontrati.

Ci siamo legati ad una attesa

come

se l'avessimo già

vissuta, amore mio.

... Ci siamo stretti tra le mani

come se le nostre mani

avessero stretto

già le nostre mani.

Ci siamo persi

come se la nostra perdita

fosse già avvenuta.

Ci siamo ritrovati,

amore mio,

come se fosse già

tutto compiuto.

Ci siamo raccontati le nostre storie

come se fosse già

tutto recitato.

E ogni giorno

ti sussurro

l'amore mio per te

come se a sussurrartelo

fosse sempre la prima volta.

Sulle tue labbra

ti mordo l'anima

come avessi sempre

raccolto dalle tue labbra

la tua anima.

Ma ogni volta

che nell'appartenerci

raccolgo in un abbraccio

il tuo corpo

è come se vivessi

la magia degli infinti

nel tuo

nel mio sguardo.

 

 

 

2. SOFFIAMI I TUOI BACI

 

Ora,

amore mio,

il vento ha trafitto le parole.

Soffiami sulle labbra

i tuoi baci,

hanno l'aurora e la seta.

Siamo

una nuvola di sabbia.

... Ma il tuo sguardo

mi cammina

nel cuore

come le mie mani

tra le pieghe del tuo corpo.

Se amandoti

ti amerò

per tutte le vite possibili,

mai dimenticherò

l'unica vita

che è il tuo mare

nel navigare dei miei giorni.

Soffiami i tuoi baci

sulle mie labbra.

 

 

 

3. MANDORLE SUI TUOI SENI

 

A morir di oblio

non è mai tardi,

la sera,

se carezzarti non posso

per la tua assenza

che striscia il vento di malinconia.

Ci siamo raccontato tutto

quella notte

che annunciava l’alba

con i nostri passi

sul ponte

stretti dal nostro segreto,

e poi a suggerirci

di affidare al vento la magia

fu l’orizzonte

che aveva mandole sui seni.

E a darmi un ricordo

non sono le parole,

ma le mie dita

sulle lune dei tuoi seni

nel cavo dell’orizzonte.

 

 

4.  OLTRE LO SPECCHIO

 

Perché a cercarti

mi basterebbe

rincorrerti

tra i fili

dell’alba

in trasparenza

nei tuoi occhi.

Amandoti

come io amandoti posso

non ho bisogno di cercarti

ma di attenderti

oltre lo specchio

che non ti ho mai regalato.

 

 

5.  ABITARTI L’ANIMA

 

 

Abitarti l’anima

portandoti,

mia preziosa,

nel mio scavo d’epoca

è custodirti

tra i fiumi

che hanno il taciuto il silenzio.

Non ho mai pensato

alle lune prigioniere,

ma ai tuoi fianchi

che hanno la danza

negli anni sconfitti,

amore mio.

Se abitarti l’anima

è un foglio di vita,

tu sei tutta la vita

tra le foglie del tempo.

 

 

 

6. IL VENTO NEL CAPRCCIO DEL MARE

 

 

Poche volte

sei partita

senza la concessione

di un saluto.

Hai la bellezza

negli occhi

mia Baja

e porti il vento

tra gli incavi della pelle

con il sudore del sale

e il capriccio del mare.

La mia vita

è con te,

come la danza

dei Sufi

nel bianco del girotondo,

per l’unico

incontro

che non ha deserti d’anima.

L’appuntamento,

mia Bajia,

mio amore,

è per la sera

dei tramonti

che non annunciano resa.

 

 

 





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