“D’ANNUNZIO E PASCOLI NEL ‘ 900 LETTERARIO” – CONVEGNO
DI STUDI PER I 150 ANNO DELLA NASCITA DI GABRIELE D’ANNUNZIO
RELAZIONI DI
PIERFRANCO BRUNI, MARILENA CAVALLO, NATINO ALOI, TULLIO MASNERI – COSENZA – 12
APRILE
Cosenza celebra D’Annunzio
riproponendo la visione omerica di Pascoli. Gabriele D’Annunzio e Giovanni
Pascoli nel Novecento letterario. Convegno nazionale a 150 anni dalla nascita
di D’Annunzio e nel centenario, appena trascorso, della morte di Giovanni Pascoli.
Si discuterà di questa problematica venerdì 12 aprile prossimo nel Salone del
Terrazzo delle Culture Pellegrini di Cosenza, ore 18,30.
Il 2013 è l’Anno delle
Celebrazioni dannunziane che si inseriscono all’interno dei percorsi sviluppati
intorno alla poetica di Pascoli. Proprio per l’occasione verrà presentato, nel
corso della serata, il saggio di Marilena Cavallo e Pierfranco Bruni
dedicato a Pascoli: “Nel mare di Calipso. La dissolvenza omerica e l’alchimia
mediterranea in Giovanni Pascoli” (Pellegrini). Proprio in questo saggio si
parla del rapporto tra D’Annunzio e Pascoli aprendo una discussione sul
concetto di Mediterraneo e di estetica tra le due personalità che hanno
caratterizzato il Novecento letterario e anche politico. L’incontro vede la
collaborazione del Sindacato Libero Scrittori Italiani e della Casa Editrice
Pellegrini.
A relazionare sono stati
chiamati Pierfranco Bruni, esperto di modelli letterari e antropologici
– poetici e studioso dannunziano, Marilena Cavallo, docente e autrice
del saggio su Pascoli, giunto alla seconda edizione, lo storico e saggista Fortunato
Aloi, già Sottosegretario di Stato al Ministero della P.I. e lo storico e
Dirigente scolastico Tullio Masneri. A coordinare i lavori sarà Antonietta
Cozza, Capo Ufficio Stampa LPE.
Si discuterà
dell’estetica dannunziana ma anche di tradizioni, usi, modelli antropologici e
letterari, aspetti storici e politici attraverso la funzione letteraria e i
sentieri di un Novecento tutto vissuto su griglie simboliche che trovano in
D’Annunzio un punto di riferimento e una chiave di lettura di un secolo che
continua a vivere tra linguaggi, forme e poesia in un attraversamento che trova
in Giovanni Pascoli un punto dialogante importante.
Pierfranco
Bruni, che più volte si è occupato di D’Annunzio in diversi scritti e testi,
pubblicherà prossimamente, un saggio che traccerà le metafore del “Notturno”
come alchimia del “fuoco” e “contemplazione della morte” (“Gabriele D’Annunzio.
L’alchimia del fuoco e lo sciamamo notturno”) in un attraversamento onirico e
tragico.
D’Annunzio
era nato il 12 marzo del 1863 a Pescara e morto il 1 marzo del 1938 a Gardone
Riviera. Pascoli muore nel 1912.
La
straordinaria forza letteraria di D’Annunzio, tra le relazioni di Bruni,
Cavallo, Masneri e Aloi, verrà illustrata in una visione non solo analitica ma
fortemente comparativa sia con gli strumenti critici che con l’impostazione che
le culture hanno adottato nel confrontarsi con un poeta e un uomo al centro di
un’epoca che ha dettato i modelli linguistici della contemporaneità.
“D’Annunzio,
afferma Pierfranco Bruni, non è uno specchio infranto e neppure uno specchio
dove potersi specchiare ma un personaggio nell’avventura e nel destino
dell’estetica e della parola. Un costruttore e un seminatore di personaggi che
hanno come tracciato il mistero e il tempo. Come un guerriero impeccabile nella
letteratura ha saputo disegnare la sua vita come l’estremo atto di un viaggio
nell’alchimia”.
A 150 anni
dalla nascita D’Annunzio, incontrandolo con Pascoli fuori dagli schemi
scolastici e antologici, significa penetrare aspetti e ‘sotterranei’ che hanno
un senso particolare sia per la parola sia per lo scavo che la parola stessa
proietta nello sguardo della letteratura del Novecento.