PRESENZA LUCANA Presidente: Michele
Santoro
Associazione Culturale e Sociale
Via Veneto
106/a
Tel. 099/7384301
Cell 338.4945141
E-mail: presenzalucana@libero.it
Giovedì
21 Marzo 2013
“I VENERDI’
CULTURALI DI PRESENZA LUCANA” – 23° Anno
I SANTI MERIDIONALI - Sant’Egidio Maria da Taranto: Storia e biografia.
Dopo
“Versi e Musica della Settimana Santa a Taranto” ritorna, per “I Venerdì
Culturali di Presenza Lucana” la cartella “Santi Meridionali” che, questa volta,
è dedicata a Sant’Egidio Maria da Taranto, nato nella città Jonica nel 1729 e
deceduto nel Convento di San Pasquale a Napoli il 7 Febbraio del 1812, giorno
in cui cade la festa liturgica.
Questa
scheda si aggiunge alle altre riservate a San Cataldo, San Sebastiano, San
Rocco, San Nicola, San Francesco di Paola e San Giuseppe Moscati.
L’incontro
introdotto da Michele Santoro avrà come relatore il socio dell’Associazione
Angelo Albano, che ha condotto uno studio accurato sulla storia e biografia del
santo la cui beatificazione è avvenuta il 5 Febbraio del 1888 per opera del
Papa Leone XIII e la canonizzazione solo 108 anni dopo, il 2 Giugno del 1996,
per opera di Giovanni Paolo II.
Naturalmente, gli autori della cartella di Presenza Lucana
non hanno la presunzione di trattare l’argomento legato alla spiritualità e ai
tanti misteri che hanno accompagnato la vita dei Santi presi in esame, ma
intendono offrire delle piccole conoscenze biografiche, affidandosi a quanto è
già stato scritto, in passato, da autori accreditati.
Il dover raccontare, in poco spazio, una vita, spesso,
avvolta dal mistero, è cosa non semplice. Per questo le cartelle non sono dei
trattati ma, semplicemente, degli appunti, fruibili, facilmente dai lettori.
Nel Sud, terra in cui il cattolicesimo ha radici più
profonde che altrove, è un fatto normale che i cattolici, pur venerando tutti i
santi, se ne costruiscano uno cui sono più devoti, umanizzando le statue,
icone, figurine e parlando con loro.
Un grande esempio è dato da una poesia in lingua
napoletana del poeta Ernesto Murolo, in cui il devoto parlando con la “Maronna
e ‘o Carmine” vede in una lacrima che scende dagli occhi dell’icona, una
risposta al suo invocare e grida, “Comm’a ‘na pazza, arrevutianno ‘a chiesa
tutta quanta: chiagne a’a Maronna, Chiagne!”
Un grande esempio del rapporto che i napoletani hanno
con i santi è rappresentato nella commedia “Vincenzo De Pretore”, del grande
commediografo Eduardo De Filippo, in cui tutta la vicenda è incentrata sul
dialogo umano con i santi.
Nella nostra penisola tutti i paesi hanno un santo
protettore venerato e festeggiato, in diversi modi, in un determinato giorno
dell’anno.
L’umile casa in cui è vissuta la famiglia Pontillo,
cognome del santo, si trova nella città antica presso il Pendio La Riccia. E’
un seminterrato in cui vivevano Cataldo Pontillo, Maria Grazia Porcaccio e
quattro figli, tra cui Sant’Egidio.
La casa fu donata dal Comune di Taranto ai Frati
Minori del Convento di San Pasquale che la trasformarono in luogo di preghiera
nel 1960.
A Napoli Frate Egidio si incontrava spesso con il
Musicista Tarantino Giovanni Paisiello.
Per questo durante la narrazione della vita fatta da
Angelo Albano, un gruppo di quattro esecutori, formato dal Maestro Paolo Battista
(Violino), Cosimo Maraglino (Flauto traverso), Manuel D’Ippolito (Viola) e Luca
Basile (Violoncello) eseguiranno musiche del compositore tarantino.
Domenico Semeraro ha composto una lirica per il santo
che declamerà.
L’orario d’inizio, presso la sede di Via Veneto 106/A
Taranto, con libero ingresso, è fissato per le ore 18.15.
Articolo di Michele Santoro