A TARANTO, CASA DEL LIBRO MANDESE, SI PARLERA’ DI
CLARETTA PETACCI CON IL LIBRO
DI PIERFRANCO BRUNI – SABATO 2 MARZO 2013
DOPO LA PUNTATA SU RAI UNO “PASSIONE E MORTE. CLARETTA
E BEN” DI PIERFRANCO BRUNI SARA’ PRESENTATO A TARANTO ALLA CASA DEL LIBRO
MANDESE DI VIA LIGURIA80/82
UN ROMANZO CHE FA
DISCUTERE E APRE CONFRONTI
Il
personaggio di Claretta Petacci e il suo rapporto con Benito Mussolini
raccontato nel romanzo suggestivo, poetico, emozionante di Pierfranco Bruni: “Passione
e morte. Claretta e Ben” (Pellegrini). Sarà presentato a Taranto sabato 2
marzo prossimo alle ore 18.00 nella sobrietà e nell’eleganza della “Casa del
Libro – Mandese” – Viale Liguria 80/82.
Un
romanzo che ha stimolato un interessante dibattito sulla tragedia di una donna
che viene uccisa per il troppo amore nei confronti del Duce. Un romanzo tra i
ricordi di un padre che racconta e lo scrittore che, superando ogni forma di
ideologia, propone una lettura originale della donna, dell’amante e della
consigliera del Duce durante i 600 giorni di Salò. Mussolini e Claretta
Petacci. Una storia d'amore nella tragedia dei giorni di Salò.
Un
romanzo che ottiene sempre più successo e apre modelli di dialettica sia sul
piano letterario che su quello storico, tanto che, recentemente, Rai Uno ha
dedicato una intera puntata de “L’Appuntamento” di Gigi Marzullo con studiosi
come Gabriela La Porta , Mirella Serri e Grazia Attili.
Ma
cosa è questo nuovo libro di Pierfranco Bruni che tanto fa discutere? Mirella
Serri, a Rai Uno, lo ha definito un romanzo di impatto e straordinariamente
bello e decisivo nella letteratura su Claretta e coraggioso nell’affrontare una
pagina tutta aperta che è quella dell’ultimo Mussolini. Gabriele La Porta ,
sempre sulla puntata di Rai Uno dedicata a Bruni, ha sottolineato l’estetica e
il vigore del romanzo che sa andare oltre la storia con capacità letterarie
forti scritto con una eleganza di linguaggio consono ai veri scrittori.
È
un romanzo che racconta la passione, l’amore, la tragedia, la morte di Claretta
Petacci, l’amante di Benito Mussolini. La donna con la quale condivise gli
ultimi angoscianti e terribili giorni e le ore della fine del Fascismo di Salò.
Lo
scrittore è come se si lasciasse trascinare dal racconto del padre che ha
vissuto la stagione del fascismo ed è stato partecipe degli anni in cui il
fascismo trionfò nel consenso di un’Italia che è diventata antifascista
soltanto dopo il 25 luglio del 1943.
È
un romanzo articolato all’interno di un diario che propone interpretazioni e
letture. Il romanzo si apre con l’incontro tra lo scrittore, il padre e la
madre che dialogano; segue un capitolo che è soprattutto una passeggiata tra i
luoghi dove Mussolini e Claretta vennero uccisi, ovvero di Giulino di Mezzegra.
Il
cuore del romanzo, comunque, si incentra sul rapporto, appunto, tra Claretta e
Benito. Le ultime pagine hanno una marcata liricità. Infatti è nei capitoli
finali che campeggiano le lettere immaginarie scritte da Claretta a Benito e
viceversa, le quali si aprono ad una discussione a tutto tondo tra la vita e
l’amore.