“Isole energetiche fotovoltaiche: un arcipelago nel
Sahara” è il progetto ambizioso ed umanitario degli studenti dell’Istituto
scolastico Righi di Taranto presentato da Francesco Picci. Ma non sono i soli
studenti impegnati in progetti ambiziosi ed umanitari, visto che è attiva una
Rete Nazionale di Scuole per un Futuro Sostenibile. Ed ogni scuola si è
coinvolta secondo le proprie competenze. “Lancia il tuo cuore avanti e corri a
raggiungerlo” è il progetto dell’Istituto Aristosseno presentato da Andrea Chioppa,
“Metodi e procedure di indagini chimiche e microbiologiche dell’acqua di un
pozzo dell’Africa Sub-Sahariana” è quello sviluppato dal Cabrini, “Coltivare 70
are di Savana” è quello del Mondelli, “Un sorso d’acqua pulita: educazione
all’uso corretto dell’acqua e prevenzione delle malattie a contagio oro -
fecale ” quello del Principessa Maria Pia, e infine “Sintesi e comunicazione
visiva: le immagini del cuore” del Lisippo. Gli studenti sono supportati dai
loro insegnanti, in primis da Giustino Melchionne della scuola Righi, capofila
del progetto Sunstain (Sustainable Future Students African Italian Network) che
raccoglie tutti i progetti elencati. Ma non ci sono solo le scuole di Taranto
menzionate, ma anche quelle di Prato (Buzzi, Gramsci-Keynes, Datini, Copernico,
Marconi), e il Centre de Formation Professionnelle di Fada N’Gourma, in Burkina
Faso i cui studenti devono essere formati per installare in loco le celle
solari, la Consulta degli studenti della Provincia di Taranto e quella di
Prato. E non solo le scuole ma anche l’Enea (Ente Nazionale Energie
Alternative) col progetto Educarsi al futuro e il movimento cristiano onlus
Shalom di San Miniato di don Andrea Cristiani, l’anima del progetto, che
festeggerà il 2 marzo i 25 anni di vita e di impegno nel sociale. Inoltre presto
entreranno a far parte della rete, scuole di altre province come quelle di
Brindisi, visto che era presente all’evento anche il dr. Monticelli referente
della Consulta degli studenti della relativa provincia. La finalità di Educarsi
al futuro dell’Enea è la realizzazione di un progetto pilota di “villaggio-scuola
sostenibile” volto a dimostrare possibilità concrete per rendere
autosufficiente una comunità di duecento studenti di un villaggio rurale
africano grazie alla produzione di energia e cibo necessari alla vita del
villaggio, attraverso l’uso di sola energia solare. L’occasione utilizzata per
presentare lo stato dell’arte dei progetti si è svolta sabato 23 febbraio
presso l’Aula Magna della sede dell’Istituto “A. Righi”. Erano presenti il D.S.
Vincenzo Giancarlo Dentico, Lella Montrone in rappresentanza del Provveditore
Francesco Capobianco, Fabio Farina della Consulta degli studenti e i professori
Giustino Melchionne dell’Istituto “A. Righi” e Helene Frances del liceo Linguistico
del Ginnasio Aristosseno, che hanno fatto da moderatori e intrattenitori. Vari
sono stati i collegamenti in video conferenza, con Roma (Giuseppe Pierro del
Miur e Giovanni De Paoli dell’Enea), Prato (D. S. Erminio Serniotti), Firenze
(don Andrea Cristiani) e Fada N’Gourma del Burkina Faso (D. S. Frère Albert
Sandwidi). Si è trattato di una vera e propria festa fra studenti, ben
riuscita e ben motivata, nella concretezza dei loro progetti, nello spirito della
cooperazione internazionale fra i popoli e dell’educazione allo sviluppo
sostenibile. - Non riesco a trattenere la gioia - ha esordito il prof.
Giustino Melchionne, dando il benvenuto al primo meeting delle scuole. - Sono
sempre dell’idea che l’anima di tutto ciò che si fa nelle scuole sono i ragazzi
- ha riferito il D.S. Dentico, padrone di casa. Giuseppe Pierro del Miur ha
stimolato ulteriormente gli studenti, facendo notare che le belle iniziative
hanno dietro le belle persone e le belle idee, che sono da coltivare
soprattutto in questi momenti di crisi e di futuro incerto. Sono le idee che
contano, perché diversamente si spegne la creatività che è la chiave del
successo. Negli Stati Uniti addirittura è una nuova professione quella di
vendere idee. Pertanto ha ringraziato le consulte degli studenti di tutta
Italia per aver raccolto fondi per rendere realizzabile questo progetto.
Commovente è stata la riproposizione del video “Yaguine e Fodé una lettera ai
potenti del mondo”, due ragazzi guineiani, martiri d’Africa, passeggeri
clandestini morti nella stiva di un aereo diretto a Bruxelles, stringendo tra
le mani una lettera, testimone delle aspirazioni di studio e di progresso dei
giovani dell’Africa. Un messaggio molto forte è stato lanciato : intercultura
è scambio di sentimenti, una condivisione di sensazioni e di bisogni. Le
conclusioni sono state di Giovanni De Paoli il papà secondo Melchionne, di
“Educarsi al futuro”: - Quello che state proponendo a Taranto è davvero qualcosa
di nuovo per la scuola - . Taranto, che oggi è una città simbolo anche delle
vicende italiane. È stato impressionante vedere secondo De Paoli in una inchiesta
televisiva di Rai3, che oltre il confine italiano c’è una fabbrica dell’acciaio
come quella di Taranto, che però non comporta nessun danno alla salute
dell’uomo, perché da vent’anni sono state applicate tutte le tecnologie e i
saperi scientifici di cui oggi si dispone, per lavorare senza morire. Certo è
che oggi l’umanità tutta è accomunata di fronte ad una sfida enorme da vincere,
quella di fare sviluppo sostenibile creando energia e cibo in un ecosistema, sia
che ci si trovi in Italia, sia in Africa o in qualsiasi altro posto della
Terra.
Vito Piepoli
Pannello fotovoltaico su capanna