CIAO
MAURO..
Mauro come Erasmo. Due vite profondamente diverse ma segnate da un
unico tragico destino. Mauro Caporale, che da ieri non è più con noi,
era un regista e sceneggiatore. La sua figura tondeggiante, il suo
sorriso beffardo e la faccia un po’ da schiaffi lo facevano
sembrare, per chi lo conosceva, come il terzo fratello dei Blues
Brothers al fianco di John Belushi e Dan Aykroyd .
Nel corso della sua purtroppo breve carriera ha realizzato diversi
corti e mediometraggi. E’ stato nel 2002 assistente alla regia di Pupi
Avati nel film “Il cuore altrove”. Per lui aveva speso parole di
apprezzamento persino lo scrittore Giancarlo De Cataldo. Per
tantissimi anni è stato legatissimo ai colori rossoblù della squadra
di calcio. Col tempo la sua passione per il Taranto ha ceduto però il
passo a quella per la cinematografia. Tuttavia, aveva saputo trovare
la maniera per coniugare il Taranto con la cinema. Il comune
denominatore lo aveva trovato in Erasmo Iacovone. Se lo ricordiamo
qui, sulle pagine di Febbre a 90, è perché uno dei suoi progetti
cinematografici, rimasto purtroppo incompiuto, era “Iaco”.
Come si può facilmente intuire, si trattava di un film sulla vita del
centravanti del Taranto, antidivo per antonomasia. Iacovone – narra
la sceneggiatura scritta da Mauro – diventa amico di Aldo, capo ultrà
della curva nord ed operaio dell’Italsider – come si chiamava allora
l’Ilva. Carichi della voglia di farcela, i due personaggi si
rivelano in qualche maniera fratelli. E quando Erasmo muore, Aldo
decide di mirare a una promozione in fabbrica frequentando la scuola
serale. Perché è così che avrebbe fatto il suo idolo. Insomma, per
Mauro ma non solo per lui, Iacovone assurge a simbolo della voglia di
riscatto di una città affumicata dai veleni materiali e morali.
Quella sceneggiatura che la sera dell’8 febbraio 2009, divenne la base
di un cine-reading con immagini documentarie ed improvvisazioni al
pianoforte, che si tenne al Ramblas, purtroppo non sarà mai tramutata
in film. Lo stesso Mauro, che per presentare il suo progetto fu anche
ospite qualche anno fa del programma 100 sport di Gianni Sebastio,
diceva che il mercato era in stallo e che sarebbe stato difficile
trovare chi finanziasse il film.
Ora che Mauro non c’è più ci permettiamo di lanciare una proposta.
Sarebbe bello che i tifosi del Taranto, attraverso le loro
associazioni, che già si sono mostrate meritorie nell’opera di
salvaguardia della memoria storica, potessero far loro quella
sceneggiatura per far in qualche modo rivivere il suo ricordo.
Mauro era un ragazzo semplice e gentile, colto e socievole e, forse,
inconsapevolmente sognatore.
Chi volesse tributagli un ultimo saluto potrà farlo domani alle ore
11.00 presso la Chiesa di San Lorenzo, in Viale Magna Grecia, dove si
terranno i suoi funerali. Ciao Mauro.
Antonello Napolitano