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Basket in carrozzina
Boys Taranto: intevista al coach Piero Scarano

lunedì 18 gennaio 2016

da Antonio Bargelloni


 

 

Boys Taranto, un primato costruito con il lavoro

 

Coach Scarano: «Tutti stanno dando il massimo»

 

 

Un primato costruito con grandi prestazioni e anche con grande carattere. I Boys Taranto Inail hanno virato al giro di boa del girone D di serie B 2015-2016 lasciando tutti sulla propria scia. Un primato inatteso alla vigilia della stagione, considerato il calendario, ma meritato.

Piero Scarano, il coach chiamato per dare professionalità ad una squadra messa su in meno di tre anni, l'ennesima della storia tormentata del wheelchair basketball dei due mari, è forse il principale artefice di questo exploit, ma preferisce lasciare tutti i meriti ai suoi uomini.

«Non ci aspettavamo un “percorso netto” dopo 5 partite – confessa Scarano - , perché di queste ben 3 sono state disputate fuori casa. Il primato è il frutto del lavoro effettuato in fase di preparazione della stagione, ma anche della determinazione di tutti i componenti della rosa: ognuno è sceso in campo per dare il massimo».

La “mano” del tecnico palagianese si vede nel gioco e nei miglioramenti individuali: «Ho cercato di apportare un sistema di gioco diverso da quello solitamente utilizzato in serie B, un gioco che prevede maggiore coralità sia in fase difensiva che in quella offensiva. Ma il merito principale resta dei giocatori: un maestro non può fare miracoli, se la classe non ha alunni di valore. Ho potuto contare su un gruppo storico e affiatato, con i vari Todaro, Latagliata, Sansolino, Donvito, nel quale l'innesto di Calò è stato importante. Ma il pivot sfrutta il lavoro tutta la squadra. Insieme ad essi, ci sono giocatori come Gallipoli ed Eletto che hanno fatto miglioramenti sostanziali in questi mesi».

La vittoria di sabato 9 gennaio a Lecce è sintomatica dello spirito di gruppo creatosi in questa stagione: «Quando si vincono tre gare esterne di fila non si può parlare di casualità. A Battipaglia e Termoli abbiamo comandato il gioco, a Lecce ci siamo ritrovati un ambiente caricato a mille, deciso a giocarsi la grande chance di rientrare nel giro dei playoff. Non mi sono mai spaventato dello svantaggio, neanche sul -18: in 25 anni di carriera, ho imparato che quando una squadra parte con grande foga, alla lunga molla. Ai ragazzi ho detto di star tranquilli, alle prime avvisaglie di rimonta già nel terzo periodo l'inerzia del match era già cambiata. Ed il parziale di 20-2 dell'ultimo periodo è stato la conseguenza della pazienza e consapevolezza delle nostre forze».

Il campionato dei Boys non sembra risentire delle difficoltà logistiche, «ma preferirei non averle. Non è facile allenarsi su un campo in gomma, con i tabelloni dei canestri in legno, come quello della scuola “Giovanni XXIII” a Palagiano, e poi giocare le gare casalinghe sul parquet del “Maria Pia”. Purtroppo paghiamo le scarse attenzioni nei confronti della nostra disciplina ed un certo pregiudizio nei confronti di questo sport, considerato dannoso per i parquet: è inconcepibile che la Lupiae Lecce possa giocare al PalaVentura, Battipaglia al PalaSchiavo (dove gioca la A1 femminile) e noi non possiamo allenarci e giocare al PalaMazzola o in altra struttura simile».

Scarano è un perfezionista, vede ancora margini di miglioramento: «Possiamo crescere in alcune situazioni difensive e nella gestione dei palloni, ne perdiamo ancora molti». Tutto questo in vista dei playoff... «Ci mancano un paio di vittorie, forse tre, per la matematica certezza. Il secondo posto potrebbe non bastare per accedervi (vanno le prime dei 5 gironi, più le migliori 3 seconde), per cui ne riparliamo più avanti...».

Giusto così. Sabato 23 il campionato riprenderà e per i Boys sarà ancora... trasferta (la quarta in 6 giornate), a Bari. Un altro blitz potrebbe comportare la prima vera fuga, nella giornata di Lecce-Termoli. Sarà un'altra battaglia, come in ogni derby che si rispetti, ma se i Boys saranno gli stessi dell'andata...