IL RITORNO DI FRANCESCO FORTI

 

Un “rientro” gradito quello del playmaker toscano, classe ’94, pronto a rimettersi a disposizione di Aldo Russo e del suo staff

Martina Franca - La trasferta di Vasto, oltre ai 2 punti in cassaforte, ha visto il ritorno di Francesco Forti tra le fila arancio-blu. Una gradita sorpresa per tutto l’ambiente della Valle D’itria Basket Martina e in particolare coach Aldo Russo, che può così riabbracciare il giovane playmaker toscano in seguito all’addio forzato di inizio dicembre per motivi familiari. Una decisione difficile che aveva portato Forti ad accasarsi a gennaio nella Pallacanestro Empoli, in Serie C, prima di una nuova esperienza sportiva e di vita in Danimarca, nella locale squadra degli Svendborg Rabbits, terminata solo il mese scorso. Legato ancora dal doppio tesseramento con la società martinese, Francesco Forti sarà a disposizione della DueEsse per questo finale di stagione e dopo una settimana di allenamenti, coincisa con la convocazione a Vasto, il ragazzo è pronto a mettersi alla pari dei suoi compagni già dall’ultima gara casalinga con la New Basket Mola. Un elemento prezioso non solo in campo, a livello di rotazioni, ma anche all’interno di un gruppo a cui fin dal primo giorno è rimasto molto legato.

soddisfazione anche per Mattia Mastroianni, nominato miglior under del Torneosoddisfazione anche per Mattia Mastroianni, nominato miglior under del TorneoD: Ciao Francesco, si può affermare metaforicamente che ritorni “a casa”?

R: Certamente! Posso finalmente dire: “home sweet home”. (casa dolce casa, ndr)

D: Quali sono le tue prime sensazioni dopo questo rientro nella famiglia DueEsse?

R: Quelle di aver ritrovato un gruppo ancor più unito, affamato e con una grande voglia di continuare a dimostrare il suo valore.

D: Cosa ti ha spinto a ritornare?

R: Ho sempre mantenuto un legame molto coinvolgente con la squadra e l’ambiente.

D: Ti senti di aver lasciato un discorso in sospeso qui a Martina?

R: Sicuramente e farò di tutto pur di dare una mano alla DueEsse Martina.

D: Che stato d’animo avevi nel momento successivo alla tua partenza?

R: Il giorno della partenza è stato molto triste, ma purtroppo non riuscivo a staccare la mente dai problemi di casa.

D: Hai vissuto e giocato gli ultimi 2 mesi in Danimarca in quella che potremo definire come un’esperienza “atipica”. Come la giudichi?

R: È stata una delle esperienze più importanti e belle della mia vita e che per questo rifarei molto volentieri.

D: Come è stato accolto il tuo rientro in gruppo dalla società e dai compagni?

R: Credo e spero bene! (risata, ndr) Scherzi a parte, il rapporto con loro è sempre stato molto buono e questo ha reso il mio ritorno molto più semplice.

D: E da coach Russo?

R: Allo stesso modo posso dire di coach Russo, con cui si è instaurato e mantenuto un ottimo legame.

D: In che modo pensi di renderti utile in questo finale di stagione?

R: Se sarò chiamato in causa cercherò di portare entusiasmo, positività e freschezza, in un momento di grande stress come possono essere i playoff.

D: Hai lasciato la DueEsse nel suo momento peggiore per poi ritrovarla qualificata ai playoff. Sorpreso dal miglioramento della squadra?

R: Assolutamente no! Sin dall’inizio della stagione sono sempre stato convinto che questa squadra, pur con l’età media molto bassa, avrebbe raggiunto un risultato del genere.

D: La tua attuale condizione fisica e di reinserimento nel roster è a buon punto? 

R: Ad oggi non voglio sbilanciarmi. Sto riprendendo gradualmente il ritmo e gli schemi di gioco, e anche se sento di non essere ancora al 100% cercherò di dare il massimo, giorno dopo giorno, per arrivarci il prima possibile.

D: Dopo la panchina contro Vasto sei pronto per ritornare in campo a tutti gli effetti contro Mola e davanti ai tuoi tifosi, anche in ottica playoff?

R: Ho talmente voglia di ritornare in campo che lo farei anche a mezzo servizio! Se ci sarà la possibilità di giocare domenica il coach potrà contare su di me al 100%, pur sapendo di essere appena arrivato e che di conseguenza ci sono degli equilibri da mantenere. In caso contrario sarò il primo ad incitare i miei compagni dalla panchina. Di certo non vedo l’ora di riabbracciare tutti i tifosi che tanto mi sono mancati in questi mesi e per questo tornare al Pala Wojtyla sarà un emozione unica!

 

 

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