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Pallanuoto maschile Serie C girone 6: SPORT PROJECT BARI - RARI NANTES TARANTO 1996 7-8
domenica 22 marzo 2015 da Raffaele Oliva stampa@rarinantestaranto.it Si preannunciava come lo scontro della verità e tale si è rivelato. La Rari Nantes torna vittoriosa da Bari, forte di un primato ora in assoluta posizione solitaria e forte soprattutto di una vittoria ottenuta in trasferta in uno scontro diretto contro una delle formazioni più temibili del girone, la Sport Project di Bari. La forza dei Tarantini non si è appalesata nel gioco questa volta, i ragazzi di Sabato sono stati più volte pari nel punteggio o addirittura sotto di una rete e non sono riusciti ad imporre il loro ritmo ad una gara che si è, al contrario, adagiata sui ritmi più blandi della Sport Project: la Rari Nantes però ha ancora una volta dimostrato di avere sette vite e grinta da vendere fino all’ultimo secondo, risolvendo la gara in proprio favore a 45” dal termine, dopo aver riagguantato il pareggio poche azioni prima. Veniamo alla cronaca. Il primo quarto si apre con la Sport Project che, vinto il primo sprint, si affaccia subito in attacco e gela la difesa tarantina con Chieco il quale infila la porta di Pantile con un tiro improvviso dalla lunga distanza dopo soli 20” di gioco. Sembra un inizio shock per i tarantini che iniziano a cercare di macinare gioco ma sprecano subito due superiorità numeriche. Il goal del pareggio (1-1) arriva a metà del primo tempo su una bella azione di intesa sull’asse Oliva V. – Carucci che riescono a fulminare tre difensori avversari ed il portiere con un solo passaggio ed una rapida conclusione da distanza ravvicinata. Il primo quarto si chiude dunque in parità e lascia presagire un equilibrio che si manterrà per tutto l’incontro. Il secondo quarto ricomincia con gli stessi ritmi blandi del primo e la Sport Project che sfrutta la superiorità numerica per ritornare avanti nel punteggio. Ancora in perfetto equilibrio, le due formazioni giocano una partita contratta, rispondendosi punto su punto ed andando al riposo di metà gara ancora in parità sul 4-4. Nel terzo tempo, quello che nella pallanuoto si rivela essere spesso cruciale, l’equilibrio sembra rompersi in alcuni momenti: Taranto, iniziando con un’altra rete subita, riesce a riportarsi in pareggio con il difensore D’Addato, solita prova di sacrificio in difesa la sua, impreziosita da due reti stavolta, ed anche in vantaggio, per la prima volta nel match con Carucci che segna il goal del momentaneo 4-5. Il vantaggio ospite però è effimero, dura meno di un minuto in quanto il solito Chieco, ex di turno, sigla la sua tripletta personale e riporta i suoi al passo, mandando le squadre all’ultimo intervallo sul 5-5. L’ultimo quarto vede la Rari Nantes conquistare finalmente uno sprint e quindi avere in mano la palla per la prima azione. La Rari inizia ad essere presente con sempre maggiore convinzione in attacco, sfruttando una condizione atletica nettamente migliore rispetto a quella degli avversari e riesce a conquistare un rigore, neutralizzato magistralmente dall’esperto portiere Attolico (fratello di quell’Attolico campione di tutto con la Nazionale di Rudic negli anni ’90): il portiere barese blocca a due mani il rigore, rilancia l’azione ed i suoi in avanti si portano nuovamente in vantaggio con Vettone G. autore della rete del 6-5. Riprende dunque un’altalena di vantaggi e recuperi che porta, ad 1’11’’ dalla sirena finale, prima D’Addato a bersaglio con un pregevole tiro a schizzo imparabile anche se dalla distanza ed infine Oliva V. pescato in controfuga dai compagni a superare l’estremo difensore avversario per il definitivo 7-8 che fa saltare di gioia la panchina ed i sostenitori amici e getta nello sconforto gli avversari. Gli ultimi 45” di gioco sono ad altissima tensione: Taranto subisce l’inferiorità numerica ma si chiude bene, costringendo gli avversari a tirare in modo inefficace, Pantile blocca il tiro letteralmente accerchiato dagli attaccanti avversari, tutti raccolti in uno specchio d’acqua ristrettissimo di fronte alla porta tarantina, e rischia grosso su un passaggio per liberare l’area salvato dal time-out chiamato un attimo prima dal suo tecnico. Taranto gestisce l’ultimo pallone per 6”, gli avversari non tentano nemmeno il recupero, evidentemente stremati e demotivati. Alla sirena finale, Taranto è finalmente capolista solitaria del girone. Il settebello tarantino è quindi sembrato caotico nel gioco, forse a causa della tensione avvertita in questo incontro, ha fatto qualche passo indietro nella costruzione e nella finalizzazione offensiva sia in parità numerica che in superiorità ma è riuscito comunque a vendere cara la pelle anche in questa occasione.
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