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Post finale playoff, intervista a coach Leale
(con ringraziamento particolare al collega Leo Spalluto) venerdì 7 giugno 2013 da Luca Fusco Addetto Stampa Coach Leale
Cus Jonico, Leale: “La stagione, i playoff, il pubblico. Tante emozioni” Rammarico e soddisfazione: un mix di sensazioni per il tecnico tarantino dopo la finale persa con Maddaloni: “Grazie ai ragazzi per averci provato, peccato. Futuro? Un po’ di riposo…”
Non è finita come tutti volevano e speravano. La stagione del Cus Jonico Basket Taranto si è chiusa con un ko amaro, e per di più davanti al proprio pubblico che ha dovuto vedere Maddaloni festeggiare la promozione in DNB guadagnata, a pieno merito, dopo il 2-0 nella finale playoff. C’è il rammarico per quell’infortunio di Alessio Giuffrè in gara1, con la partita in piena parità, e quel paio di fischi di troppo (due tecnici e un antisportivo) che hanno innervosito Greco e compagni durante il disperato tentativo di rimonta peraltro quasi riuscito in gara2. Proprio quel pari a 72 sfiorato da Leoncavallo ai liberi a meno di 2’ dalla fine resta il rimorso più grande anche se coach Leale smaltita leggermente la delusione per la sconfitta non rimprovera nulla alla sua squadra anzi: “L’orgoglio più grande è aver visto la reazione dei miei ragazzi malgrado la situazione si fosse messa male. Affrontare una finale non è mai facile. Purtroppo abbiamo avuto un grosso calo psicologico più che tecnico e tattico. Nonostante questo abbiamo reagito e nel finale abbiamo riacciuffato la partita”. L’inerzia della partita sembra nelle mani del Cus ma qualcosa, sul più bello si è inceppato come dimostra il break negli ultimi 120”: 8-1 per la Cover. Anche qui l’analisi del tecnico tarantino è lucida: “Tutte le energie che abbiamo speso per fare quel recupero non ci hanno concesso di fare il sorpasso”. Un po’ di nervosismo, qualche fallo di troppo, Nicola Leale non si nasconde: “A freddo può essere sembrata solo colpa nostra ma senza entrare nel particolare degli episodi e dell’arbitraggio devo sottolineare che è mancato un metro uniforme per tutta la partita e questo, forse, dovendo rimontare, ha finito per esasperarci”. Sconfitta sul parquet, vittoria sugli spalti. Il Cus Jonico dopo diversi anni (Ricciardi-Fedema) ha riportato il basket maschile tarantino a giocarsi una finale playoff in un campionato nazionale e soprattutto tanti spettatori in un palazzetto, quasi 2000. Per Leale e non solo altro grande motivo d’orgoglio: “Una grossissima emozione vedere gli spalti pieni e sentire i boati del pubblico su ogni canestro, tiro, rimbalzo e quant’altro. Nonostante fossi preso dalla partita ho provato sensazioni stupende. Mi auguro che la gente di Taranto abbia avuto modo di apprezzare la pallacanestro maschile”. È il momento di tracciare un piccolo bilancio di una stagione che non può non essere positiva al di là del ko in finale: “Questa estate di certo le prospettive non erano quelle di arrivare a giocarsi la finale. Volevamo solo passare il primo turno playoff al nostro secondo anno in C Nazionale. È stato bellissimo. La società ha messo di certo delle buone basi, anche e soprattutto a livello giovanile. Poi ci sono fattori economici che non riguardano il mio ruolo ma che per fare basket di livello sono essenziali”. A chi gli chiede di ripescaggio Leale taglia corto: “Ora stacchiamo la spina per una settimana, ci siamo meritati un po’ di vacanza, poi parleremo di programmazione. Essere arrivati in finale apre uno spiraglio per un eventuale ripescaggio vista la riforma dei campionati della prossima stagione ma ora è prematuro parlarne”. Leoncavallo ringrazia il pubblico Giuffrè a fine partita Sarli protesta
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