Il neo professionista Luigi Merico debutta con un confortante pareggio a Corato

  Buon debutto nel mondo professionistico per Luigi Merico. Il 21enne pugile pulsanese ieri sera a Corato ha conseguito un risultato di parità nel match che lo ha visto opposto, in quattro riprese, all'abruzzese di origini ucraine Oleksandr Samara (manager Biagio Zurlo) al limite dei pesi leggeri (135 libbre, 61 kg circa).

  Merico, accompagnato dal padre Santo (ex dilettante di buona levatura con una breve apparizione tra i pro) e dall'altro tecnico Vincenzo Fiore, è stato autore di una bella prova, quattro riprese ricche di colpi che hanno divertito il folto pubblico accorso.

  Il suo è stato un match in salita, perché, dopo una prima ripresa equilibrata, nella seconda ha dovuto incassare un gancio sinistro dal suo avversario che lo ha costretto a piegarsi su un ginocchio, subendo il conteggio dell'arbitro. Dopo aver recuperato energie, è riuscito a chiudere la ripresa senza subire altri colpi pesanti e nel terzo e quarto round ha dato sfoggio delle sue qualità tecniche per recuperare lo svantaggio di due punti. Il tentativo gli è riuscito e alla fine la giuria ha emesso il verdetto di parità.

 Il pulsanese seguito dalla scuderia professionistica romana “Round Zero” di Luca Ferrara e Lorenzo Spagnoli avrà presto un'altra occasione per salire sul ring, offertagli dalla Pugilistica Merico, la società dilettantistica del padre in cui Luigi ha sviluppato la sua carriera dilettantistica  (66 match, 40 vittorie, 7 pareggi e 19 sconfitte). Santo Merico ha infatti già trovato partner commerciali per allestire una riunione mista (in cartello professionisti e dilettanti) nel mese di giugno a Pulsano, all'aperto.

  «Luigi ha fatto un grande match – ha commentato Santo al rientro – e tutti hanno riconosciuto il valore suo e dell'avversario incontrato. Dei tre match professionistici disputati, il loro è stato l'unico terminato ai punti, mentre gli altri sono finiti prima del limite. Luigi è stato bravo a recuperare dal colpo subìto e coraggioso nell'affrontare l'avversario, peraltro mancino, nelle due riprese finali. Ora proverò a dargli una chance in casa sua, è bene che combatta davanti ai suoi concittadini»

 

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L’addetto stampa

Antonio Bargelloni

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