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5^ RIT. A1 BASKET DONNE: Schio-Taranto 74-71
domenica 3 febbraio 2013 da Alessandro Salvatore Addetto Stampa
LA GOLDBET SFIORA L’IMPRESA: SCONFITTA AL SUPPLEMENTARE IN CASA DEL FAMILA
MAHONEY: “UN GRANDE PECCATO MA QUESTA SQUADRASTA CRESCENDO”.
FAMILA SCHIO-GOLDBET TARANTO 74-71 FAMILA SCHIO: Wambe 7, Masciadri 8, Macchi 11, Godin 10, Lavender 6; Sottana 7, McCray 8, Benko ne, Nadalin 17, Ramon ne. All. Lasi. GOLDBET TARANTO: Cohen 5, Siccardi 5, Mahoney 25, Giauro 4, Petronyte 14; Gatti 8, Crippa 2, Zanoni ne, Antibe 8, Wabara. All. Ricchini. ARBITRI: Belfiore di Napoli e Sivieri di Ferrara. PARZIALI: 15-17, 35-26, 46-45, 64-64, 74-71. NOTE: T2 Schio 22/51, GoldBet 21/55; T3 Schio 4/12, GoldBet 5/15; TL Schio 18/22, GoldBet 5/15.
Taranto (03-02-13) Peccato. La GoldBet sfiora l’impresa in casa della capolista Schio, rischiando seriamente di vincere il match valido per la quinta giornata di ritorno. E’ stata una sfida spettacolare con le joniche che la perdono al termine del supplementare dopo una battaglia e dopo aver sprecato il possesso finale sia al 40’ che al 45’. Una sconfitta però densa di basket, che fa capire alla squadra rossoblù come il suo valore sia cresciuto e che si può guardare con fiducia al prosieguo del campionato, dove c’è l’allungo di Lucca a +2 su Taranto, che ora è terzo con Parma. LA PARTITA Equilibrio spettacolare. Schio e Taranto non deludono le attese dal primo pallone. Tatticismo e tecnica funzionanti. Le due squadre corrono parallele, alternandosi nei vantaggi. Siccardi alimenta la prima fiamma, scoccando la tripla al 3’ che vale il 7-5. Schio risponde con la stessa moneta due volte grazie alla mira di Masciadri: arancioni avanti a +2 al 7’. Taranto risponde difendendo bene e trovando in attacco (buona regia dell’ex Cohen che però ha un impatto errato col tiro da 3), un paio di canestri buoni di Petronyte, reattiva anche a rimbalzo. La lituana contribuisce al +2 delle joniche alla fine del primo parziale. Schio entra più deciso sul parquet nel secondo atto: Nadalin e la tripla dell’ex Sottana valgono il 5-0 che riporta davanti le venete al 12’: +3. Ricchini chiama la squadra (apparsa meno concentrata, con Gatti al posto di Cohen in regia e Antibe per Petronyte) per la riflessione nel primo timeout del match. Al rientro in campo Taranto risponde con Mahoney: il suo “2+1” vale il pareggio. Ma Schio alza la sua difesa che irrita le joniche e si rilancia in contropiede con le buone intuizioni di Nadalin che, assieme ai punti di Macchi, spinge la sua squadra di 7 punti (break di 16-8) al 17’, dopo che Ricchini aveva subito un tecnico per proteste. La GoldBet prova a reagire, rafforzando il pacchetto arretrando e catapultandosi in attacco. Ma Schio non molla un centimetro, davanti ad un Cras (mescolato continuamente dal suo tecnico) che ha il primo tentennamento del match, che si rispecchia nel -9 della prima metà, che evidenzia il parziale scledense pari a 20-9. Taranto subisce Schio sino al 6’ del terzo parziale: 42-34 di Schio. Qui scoppia come una mina Mahoney, che sveglia la squadra (si eleva Giauro tra difesa e attacco) e getta le basi della rimonta, che vale il sorpasso scandito da Gatti (regia sicura) dalla lunetta: 45-44 jonico dopo il break di 19-9 in 8’. L’ex Godin spezza l’immobilismo scledense e porta le locali al +1 a fine terzo atto. Torna l’equilibrio. Affascinante ma snervante. La GoldBet resta attaccata all’avversario ed impone anche il suo gioco in certi tratti del match. Ma Schio ha una regia più lucida, al contrario di quella offerta da Cohen, che è imbambolata davanti alla sua vecchia squadra. Schio firma il +3 al 35’, ma Taranto lotta con Mahoney, Giauro, Antibe e Petronyte: -1 al 37’ ed al 38’. Godin allontana le joniche dalla lunetta: +3 a -1’ 40”. No è finita. Gatti infila la tripla e Mahoney spacca il canestro. Il 5-0 in 60 secondi vale il sorpasso: +2 a 8” dalla fine. Coach Lasi chiama Schio nel minuto di riflessione. Momento catartico. Macchi in penetrazione pareggia in un amen. Mancano 5” alla sirena. Ora è Ricchini che chiama la sospensione. Mahoney lancia Cohen dalla rimessa ma l’israeliana e stoppata e l’effetto è andare al supplementare. La tensione resta la stessa. Nadalin prova a scacciare con il 5-0 che rasserena Schio: +5 al 2’. Taranto con una Cochen “fantasma” tentenna un attimo. Ricchini toglie l’israeliana ed entra Gatti. Il cambio produce velocità e tattica. Taranto risponde con la doppia tripla Mahoney-Gatti e pareggia a 25” dalla fine col 7-2 che vale il 71 pari. Risponde malefica ancora una volta Godin con il 2/2 dalla lunetta che vale il +2 arancione. Taranto ha un possesso prezioso. Per costruirlo degnamente Ricchini chiama il timeout a 14” dalla fine. Il ritorno in campo offre un’azione errata: la GoldBet perde il pallone e lo consegna a Schio che archivia il match vincendolo. RICCHINI: “ORGOGLIOSO DELLA MIA SQUADRA” Il risultato sarebbe stata la ciliegina sulla torta crassina ed invece è Schio che impone per la terza volta in questa stagione la sconfitta. Il commento di coach Roberto Ricchini traduce il presente rossoblù: “Rispetto ai precedenti match con loro la squadra è cresciuta tantissimo ed io sono orgoglioso di lei. Peccato però, perché per un’inezia, dopo aver sfiorato il successo nel possesso finale, abbiamo perso. La sconfitta addolora sempre, ma questa sera è attenuata da una prestazione importante contro la squadra che per me è la più forte del campionato”. L’effetto del quarto ko su 9 match dell’A1 di Taranto è di perdere la seconda fila che sino ad oggi condivideva con Lucca e Parma. “Non mi interessa della classifica – commenta Ricchini – ciò che mi preme è vedere i risultati della mia squadra e seguirla nella sua crescita. La prestazione di oggi, in tal senso, infonde fiducia”. MAHONEY: “DISPIACIUTA, VOGLIO SEMPRE VINCERE” Il segno della battaglia è sul volto di Megan Mahoney. L’ala del Sud Dakota è stata la protagonista del match del PalaCampagnola, collezionando 25 punti, con il 10/14 nel tiro dal campo, il 3/3 dalla lunetta , i 10 rimbalzi, i 6 recuperi ed i 2 assist in 40 minuti di gioco. Una prova “enorme” che però “non ci ha fatto vincere e questo mi dispiace tantissimo, perché io sono una che anela sempre al successo” dichiara spontanea la giocatrice americana. Immensa la sua prestazione, ma alla fine Taranto consegna il successo all’avversario. “Resta una nostra prestazione, che mi fa dire che la nostra squadra sta raggiungendo un buonissimo livello di forma. Bisogna però crescere ancora e lavorare sui nostri difetti”.
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