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TUTTAMIALACITTA' CHIEDE PROVVEDIMENTI URGENTI AL PRIMO CITTADINO
domenica 25 settembre 2016

da ufficiostampa@tuttamialacitta.it





Venerdì 23 settembre un gruppo di attivisti del percorso partecipativo
Tuttamialacittà, ha dato luogo ad un sit-in per la raccolta firme da
apporre su un documento recante quattro istanze urgenti all’indirizzo
del Sindaco di Taranto. Una delegazione è stata poi ricevuta dallo
stesso Sindaco, al quale ha potuto rappresentare e dettagliare quanto
richiesto nel documento.
In particolare, nella sua qualità di primo cittadino e massima autorità
sanitaria della città, gli è stato chiesto di ritirare la firma del
Comune dall’Autorizzazione Integrata Ambientale rilasciata all’Ilva di
Taranto, in conseguenza della mancata ottemperanza a numerose,
importanti, prescrizioni, così come certificato dall’Ispra, Istituto del
Ministero dell’Ambiente, nelle sue recenti visite ispettive.
Si è altresì chiesto di espletare la procedura tecnica e civile in grado
di accertare formalmente i responsabili dell’inquinamento dei terreni
del quartiere Tamburi dal punto di vista amministrativo, al fine di
applicare il principio europeo del “chi inquina paga”. Allo stato
attuale le bonifiche eseguite in alcune parti del quartiere sono gravate
sulla collettività, oltre ai costi già alti subiti in termini di
inquinamento.
Si è rappresentata la necessità di istituire un registro in tempo reale
della mortalità con indicazione dei luoghi dei decessi, in grado di
attestare gli scostamenti dalle medie in occasioni di giornate a maggior
tasso di inquinamento e la loro incidenza quartiere per quartiere. Il
punto, già sollecitato dall’associazione Peacelink, era già stato
portato all’attenzione della Giunta e non approvato.
Si è altresì chiesto di verificare presso la Asl se le attuali
condizioni di produzione del siderurgico comportino un rischio per la
salute dei tarantini.
Si è rappresentata l’urgenza di istruire provvedimenti, presso il
Governo ed il Ministero dello Sviluppo Economico in particolare, atti a
garantire la riconversione professionale degli operai che,
verosimilmente, potrebbero essere investiti da numerosi licenziamenti
l’indomani dell’ingresso nella proprietà dei nuovi acquirenti.
La delegazione ha infine motivato la posizione condivisa nel percorso di
piazza, riguardo alla chiusura delle fonti inquinanti – che si è
precisato essere non solo l’Ilva – argomentando che è proprio il sistema
di corruttela e clientela che gravita attorno ad esse ad ingessare la
riconversione sociale, etica ed economica della città.
Il Sindaco ha risposto che si attiverà con gli uffici competenti per
verificare la percorribilità delle istanze proposte e che fornirà
riscontro quanto prima.
Nel merito delle questioni sottoposte, ha comunque riferito che, per
l’accertamento delle responsabilità legate all’inquinamento, il Comune
si è costituito parte civile nel processo “Ambiente Svenduto”; punto sul
quale la delegazione ha precisato la necessità di rispettare il Codice
dell’Ambiente, oltre a costituirsi parte civile. Riguardo al Registro
sulla mortalità ha asserito di aver già provveduto a richiedere
riscontro alla Asl. Su questo punto si è richiesta comunque la
pubblicazione in tempo reale dei dati dell’anagrafe, in possesso del
Comune.
Il Sindaco ha fatto presenti i limiti dei poteri del suo incarico in
materia di politiche industriali, ma gli si è rimarcata la possibilità
di agire mediante ritiro dell’AIA, come da primo punto dell’istanza
consegnata. Possibilità che il primo cittadino ha detto che verificherà
quanto prima con gli uffici tecnici competenti. A riguardo però si sono
rappresentate anche le attese della città che, aldilà dei poteri  di cui
dispone il primo cittadino, si aspetta da tempo una sua forte e decisa
presa di posizione contro le politiche vessatorie del Governo. In
proposito dire di agire secondo norme e leggi, evidentemente non può
bastare in una città che, proprio attraverso le imposizioni dei decreti,
viene privata dei suoi diritti più elementari: quello alla vita, alla
salute e ad un lavoro che non sia fonte di morte.
Sono stati chiesti al Primo cittadino tempi brevi per il doveroso
riscontro, in considerazione della grave situazione in cui versa la
città. Il Sindaco si è impegnato a farsi carico delle istanze e a
fornire le evidenze degli uffici tecnico-amministrativi quanto prima.
Per la stesura del documento tecnico rappresentato al Sindaco,
Tuttamialacittà si è avvalsa della preziosa collaborazione delle
associazioni Legamjonici e Peacelink che si ringraziano sentitamente per
l’impagabile disponibilità.

#Tuttamialacittà
www.tuttamialacitta.it

 





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