PIERNICOLA PEDICINI
Portavoce eurodeputato del M5s al
Parlamento europeo
Coordinatore della Commissione
ambiente e sanità
Comunicato del 12 settembre 2016
NO
AL TAP, INTERROGAZIONE EUROPEA DI PEDICINI E D'AMATO (M5S) SUL GASDOTTO CHE
DOVREBBE ATTRAVERSARE IL SALENTO IN PUGLIA
I
numerosi motivi che dovrebbero spingere l'Italia e l'Ue a bloccare la
realizzazione del Tap, il gasdotto transnazionale che dall'Albania dovrebbe
approdare in località San Foca, sulle coste del Salento in Puglia, sono stati
elencati in un'articolata interrogazione alla Commissione europea presentata
dai portavoce eurodeputati del M5s Piernicola Pedicini e Rosa D'Amato.
In
particolare, i due portavoce pentastellati hanno posto alla Commissione tre
quesiti: 1) Se ritiene che il progetto sia compatibile con quanto previsto
nella strategia per la tutela del mare dal momento che l'Italia non ha ancora
adottato misure intese a ridurre le pressioni generate dalle attività umane
sull'ambiente marino come previsto dalla direttiva 2008/56/Ce; 2) Se la
Commisione ritiene che il progetto, ignorando le disposizioni del Piano
paesaggistico pugliese (Pptr), infranga gli obiettivi della direttiva
2001/42/Ce sulla valutazione dell'impatto sull'ambiente; 3) Se la Commissione
prevede di dover includere i gasdotti nella direttiva Seveso sui rischi di
incidenti o se adottare una nuova direttiva cosi come suggerito nel report
Env.g.1/fra/2006/0073 che mette in luce l'inopportunità di realizzare opere che
distruggono l'ambiente.
Pedicini
e D'Amato hanno inoltre messo in evidenza nell'interrogazione altri tre
importanti aspetti: a) Il tracciato del gasdotto passa a pochi chilometri dai
Siti d'interesse comunitario (Sic) “Le Cesine” e “Alimini”. Due aree importanti
per la presenza di boschi e macchie di quercus spinosa a terra, letti di
posidonia nonché pesci e cetacei migratori a mare; b) Il progetto ha ottenuto
parere negativo di Valutazione d'impatto ambientale (Via) dal ministero dei
Beni culturali e del turismo ed è in contrasto col Piano paesaggistico pugliese
(Pptr) che vieta esplicitamente la costruzione di gasdotti, al fine di tutelare
il delicato equilibrio dell’ambiente dunare; c) Il progetto deficita delle
prospezioni geologiche nel tratto off-shore della condotta e non fornisce studi
sul rischio di venuta a contatto dell’acqua marina con la falda acquifera.
PIERNICOLA PEDICINI
Portavoce eurodeputato del M5s al
Parlamento europeo
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