da Valerio
L'Abbate
Assistente Deputato Giuseppe L'Abbate
GRANO:
LE ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA ALLA CAMERA CHIEDONO IL SUPERAMENTO DELLE BORSE
MERCI
Durante
le audizioni dei rappresentanti degli agricoltori sulle risoluzioni L’Abbate
(M5S) e Mongiello (PD), quasi all’unanimità viene richiesta l’entrata in vigore
della Cun. Necessario, intanto, un piano cerealicolo finanziato adeguatamente
Nell’attesa
del Tavolo di filiera convocato dal Ministro Maurizio Martina per
il prossimo 20 luglio, in Commissione Agricoltura alla Camera sono iniziate le
audizioni delle associazioni di categoria del comparto cerealicolo.
L’intervento degli stakeholder ha analizzato le misure inserite all’interno
delle due risoluzioni presentate dai deputati L’Abbate (M5S) e
Mongiello (PD). A Montecitorio hanno preso parte ai lavori Agrinsieme
(CIA- Confagricoltura-Copagri-Alleanza delle cooperative
italiane-agroalimentare), Coldiretti (con il Presidente regionale pugliese
Giovanni Cantele), UeCoop e Unci nonché AIDEPI (associazione industrie del
dolce e della pasta) e Italmopa (ass. industriali mugnai d’Italia).
“Ad
emergere è stata la volontà pressoché unanime di voltare finalmente pagina e
porre fine al vetusto sistema delle Borse merci – commenta il
deputato pugliese Giuseppe L’Abbate, capogruppo M5S in Commissione Agricoltura
alla Camera – Serve ridurre la forbice di prezzo tra le
materie prime ed il costo del prodotto finito. Per questo, ci auguriamo che
venga istituita quanto prima la Cun (Commissione Unica Nazionale) divenuta
legge quasi un anno fa grazie ad un mio emendamento. Lo chiedono a gran voce i
produttori e risulta necessario per il sistema dell’intera filiera cerealicola
nazionale: le contrattazioni devono avvenire su solide basi di trasparenza,
assenza di conflitti d’interessi e speculazioni e su una mole di dati e
informazioni condivise. Al contempo – continua L’Abbate (M5S) – è
necessario predisporre, come ci auguriamo con la nostra risoluzione, che venga
predisposto un piano cerealicolo concreto e fattivo, finanziato nella giusta
misura e che non si riveli un buco nell’acqua (come giustamente qualcuno oggi
ha lamentato durante le audizioni) come quello mal sostenuto economicamente del
2009. L’Italia è il secondo produttore al mondo di grano duro e il primo in
Unione europea con il 44% della produzione – prosegue il
deputato pugliese 5 Stelle – non si possono rimandare oltre
misure sempre piĂą urgenti e necessarie per guardare ad un agricoltura capace di
redistribuire reddito lungo la filiera e prospettarsi nel futuro. Singolare il
fatto che il vicepresidente di Italmopa, Cosimo De Sortis, abbia smentito i
dati della Camera di Commercio di Foggia in merito ai prezzi delle semole: a
suo dire, infatti, il prezzo di quest’ultime si è ridotto di molto, seguendo la
discesa del grano quando, per la CCIAA della Capitanata, il prezzo delle semole
è rimasto costante. Come mai questa divergenza di informazioni?! – conclude
L’Abbate (M5S) – per capire chi ha realmente ragione, abbiamo
chiesto al presidente Luca Sani (PD) di audire di vertici dell’Ente camerale
foggiano nelle prossime riunioni della Commissione Agricoltura”.
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da Giovanni Vianello
Collaboratore del cittadino
portavoce Diego De Lorenzis
FSE: Delrio e il PD
vogliono regalare ai privati!
De Lorenzis (M5S):
Vogliamo un’azienda pubblica efficiente!
Le dichiarazioni del Ministro Delrio che a Polignano hanno
dimostrato apertura del PD e del Governo ai privati per le Ferrovie Sud Est. Il
capogruppo del M5S della Commissione Trasporti della Camera dei Deputati, Diego
De Lorenzis, risponde a tono alle dichiarazioni del Ministro dei Trasporti.
“Delrio ha gettato la maschera, vuole dare a saldo ai
privati le Ferrovie Sud Est.” - commenta Diego De Lorenzis del M5S - “Ci
opporremo con tutte le nostre forze!”
“E’ il solito schema che vediamo da decenni attuato in
Italia nei servizi pubblici locali da politici irresponsabili e collusi:
prima si fa gestire per anni, una societĂ di diritto privato a capitale
pubblico ad incompetenti, in cui la politica fa nomine e assunzioni
indiscriminate, dando compensi milionari a dirigenti e consulenti evitando ogni
controllo inclusi quelli previsti per legge. Poi dopo anni di lunghi
silenzi scoppiano i disastri che non sono emergenze ma drammi annunciati e
prevedibili. La terza fase si realizza facendo entrare i privati con le
solite giustificazioni di presunti investimenti da fare e dell’efficienza del
mercato. La quarta fase, la piĂą tragica, la passano i cittadini che
vedono la diminuzione del numero delle corse e l’aumento esponenziale dei
costi del servizio, i lavoratori, considerati un costo, vengono mandati
in parte a casa. Epilogo, addio diritto alla mobilità .”
“Per legge” - continua il parlamentare pugliese del M5S - “i
privati non fanno beneficenza e non investono sulle tratte non
remunerative, che quindi vengono tagliate e i contratti di
servizio non garantiscono che il servizio sia efficiente, frequente, dignitoso
e neanche sicuro come dimostra la tragedia annunciata del disastro ferroviario
recente. E’ sotto gli occhi di tutti cosa accade nella nostra regione con il
trasporto locale.”
“Venerdì 15 luglio, il Ministro Delrio sarà costretto a
rispondere ad una mia interpellanza sul futuro di FSE, vedremo come
giustifica questa malagestione! Di questa vergognosa situazione” - conclude
Diego De Lorenzis - “ne parleremo in un apposito incontro con i cittadini,
domenica 17 luglio a Bari alle ore 19:30 presso l’Hotel Mercure di Villa
Romanazzi Carducci all’interno dell’evento “Il Futuro delle Ferrovie Sud Est,
non perdiamo questo treno”.