A Taranto ogni giorno dalle 2 alle 3 persone scoprono di avere il
cancro. Stiamo parlando della sola città, escludendo la provincia. Parliamo
delle nuove diagnosi a cui sono corrisposte crescenti richieste di esenzione ticket
per le cure antitumorali. Infatti le esenzioni 048 sono passate da 651 nel 2004
a 1034 nel 2013 nella sola città di Taranto.
E' una drammatica e disumana lotteria a cui si sta sottoponendo
l'intera città.
E' ora disponibile, sul sito della ASL di Taranto
l'aggiornamento del Registro Tumori che conferma la drammatica gravità della
situazione per i "residenti nell'area a rischio ambientale".
L'aggiornamento pubblicato sul sito della ASL conferma "la
maggiore incidenza neoplastica nel distretto del comune di Taranto rispetto al
resto della provincia”.
Rispetto all’intera provincia infatti a Taranto si manifestano -
in modo statisticamente più significativo - eccessi di tumori di vario tipo. In
particolare il cancro allo stomaco, al colon, al fegato e al polmone.
Per non parlare del mesotelioma, collegato all'amianto.
Ma preoccupa anche il melanoma, che è collegato a fattori
ambientali, cosa poco nota ma acclarata da recenti ricerche.
Nella città di Taranto vi sono eccessi di cancro al rene, alla
vescica e alla prostata, mentre nelle donne all'utero.
Molto diffusi il tumore alla tiroide, alla mammella, il linfoma
non hodgkin.
Tutte questi dati allarmanti per la ASL attestano "la
necessità di porre particolare attenzione in termini di assistenza e
sorveglianza ai residenti nell’area a rischio ambientale".
Stiamo parlando di dati anomali, superiori all'atteso, eccessivi,
connessi in molti casi all'inquinamento e comunque potenzialmente connessi
all'effetto globale del fattore diossina e PCB.
Scrive infatti Patrizia Gentilini, medico oncologo "Anche se
l’effetto cancerogeno, in particolare per diossina e composti diossino-simili,
è stato quello affrontato per primo e quindi più studiato, ciò che oggi emerge
con sempre maggiore evidenza per l’insieme di queste molecole è la complessa azione
di squilibrio endocrino-immuno-metabolico, per cui l’effetto oncogeno
appare essere più una conseguenza, che non una diretta azione. Di fatto
queste molecole rientrano fra gli ‘interferenti endocrini’ e moltissime
sono le patologie a loro correlate".
Parliamo quindi di alterazioni del sistema immunitario e di
effetti distruttivi sul sistema endocrino.
PeaceLink in passato ha chiesto alla ASL di conoscere quando vi
sarà a Taranto il picco dei tumori. Ma non abbiamo ancora ottenuto risposta.
Per cui cogliamo l'occasione per riproporre la domanda: quando ci sarà il picco
dei tumori a Taranto? E' stato realizzato uno studio? Il sistema sanitario
è programmato per affrontarlo?
Infine una considerazione sulla mortalità: abbiamo chiesto che vi
sia a Taranto un registro della mortalità aggiornato in tempo reale.
Occorre un indicatore istantaneo che fornisce anche alla magistratura il polso
della situazione. Siamo stanchi di essere tranquillizzati dai soliti politici
mentre la situazione è grave, gravissima.
Nonostante tutte le rassicurazioni, a Taranto non è stato
aggiornato dalla ASL lo studio Forastiere commissionato dal GIP Todisco e
che si è dimostrato determinante per acclarare il nesso fra inquinamento
industriale, patologie e mortalità. Perché dopo quattro anni di promesse quello
studio non è stato aggiornato?
Temiamo di conoscere la risposta.
Infatti neppure su ictus e infarti, correlati all'impetto
immediato delle polveri sottili e agli effetti a breve termine
dell'inquinamento, la ASL è in grado di fornire dati tranquillizzati.
Vogliamo allora che i numeri dei morti e dei malati in eccesso
divengano lo sprone per agire sulle cause del disastro sanitario, senza più
rimandare e senza più aspettare oltre.
Per PeaceLink
Antonia Battaglia
Fulvia Gravame
Luciano Manna
Alessandro Marescotti
http://www.peacelink.it
"Sii
tu il cambiamento che vuoi vedere nel mondo".
Mahatma Gandhi