PIANO DI RIORDINO, ZULLO: “EMILIANO
SAPPIA CHE ANCHE IN PUGLIA C’E’ CHI NON INTENDE FARE IL LECCHINO DEL GOVERNO”
Dichiarazione del presidente del gruppo
regionale dei Conservatori e Riformisti, Ignazio Zullo
Sul
Piano di Riordino ospedaliero “non c’è stato confronto”, ma solo scelte dettate
da un mero calcolo ragionieristico. Oggi a sostenerlo sono le 14 organizzazioni
sindacali che rappresentano i medici che hanno rifiutato l’invito del
presidente Emiliano a condividere solo dei tagli e non una visione strategica e
completa della SanitĂ in Puglia.
Emiliano
deve rendersi conto che coloro che leccano la strada che conduce ai potenti non
porta solo a Roma, ma anche a Bari dove lui è considerato il “potente” di
turno. E deve capire che se nel chiuso delle stanze, proprio per mantenere
stretto il potere riflesso, si è disposti anche a condividere un Piano di
Riordino “senza anima e senza strategia”, ci sono altri – come i sindacati e
alcuni partiti fra i quali i Conservatori e Riformisti – che non intendono fare
i lecchini del Governo regionale e la lingua preferiscono usarla per esprimere
tutta la contrarietĂ possibile a difesa di una SanitĂ che sia davvero degna di
questo nome.
Bari,
25 febbraio 2016
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RED, COR: “SI ALLARGA IL FRONTE DEL NO PERCHE’ COSI’ COME E’ NON
E’ SOSTENIBILE ECONOMICAMENTE E DIGNITOSAMENTE”
Dichiarazione del gruppo regionale dei Conservatori e Riformisti
(Ignazio Zullo, Erio Congedo, Luigi Manca, Renato Perrini e Francesco Ventola)
Il fronte del no al
Reddito di Dignità , così come voluto dalla Giunta Emiliano, si va allargando.
In commissione noi,
Conservatori e Riformisti, eravamo stati gli unici a votare contro, mentre il
resto della minoranza si era astenuta. Oggi leggiamo che anche i colleghi del
Movimento 5 Stelle cominciano a sollevare tutta una serie di perplessitĂ su
come il disegno di legge è formulato.
E’ bene fare una
premessa: il contrasto alla povertà è l’obiettivo che tutti i partiti politici
hanno nel loro programma. Resta da capire come si realizza. La Giunta Emiliano
pensa di risolverlo “elargendo” mensilmente a coloro che hanno un reddito ISEE
non superiore a tremila euro, e il proprio nucleo familiare è formato da almeno
cinque persone, 600 euro al mese (e via via a scalare verso il basso). Noi
sosteniamo che a fronte di uno sforzo della collettività , perché si tratta di
soldi pubblici, il beneficiario debba restituire, proprio a quella
collettivitĂ , un corrispettivo in lavoro. Convinti come siamo che lo stesso che
beneficia del Reddito di DignitĂ avrebbe, proprio, piĂą dignitĂ se quel reddito
derivasse appunto da un lavoro e non da un “obolo” .
A ciò si aggiunga che
vista la scarsitĂ di risorse che attanaglia tutti gli enti locali, anche il Red
non può dirsi un provvedimento stabile sul piano sia economico che della
continuità . Anzi. Ma a questo punto è la Politica che deve fare delle scelte e
darsi delle prioritĂ che non possono essere quelle che Emiliano, in modo
particolare per questo provvedimento, attua, ovvero rincorrere e
anticipare Renzi che sta varando una misura analoga o inseguire e in qualche
modo accontentare i colleghi grillini che vogliono un Reddito di Cittadinanza.
A furia di correre
dietro a uno o all’altro Emiliano prima o poi correrà il rischio di doversi
fermare senza mai aver raggiunto la meta, che rimane sempre e solo una: fare
gli interessi della Puglia. Di tutta la Puglia.
Bari, 25 febbraio 2016
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GROTTELLINE, COR: “IL
DIRIGENTE NON SIA L’AGNELLO SACRIFICALE NEL GIOCO DELLE PARTI TRA EMILIANO E
SANTORSOLA”
Dichiarazione dei consiglieri
dei Conservatori e Riformisti, Ignazio Zullo e Francesco Ventola
Nel
gioco delle parti fra il presidente Emiliano e il suo assessore all’Ambiente,
Santorsola, a rimanere schiacciato, incolpevolmente, è il dirigente del
Dipartimento Ecologia che sulla Discarica Grottelline che non ha fatto altro
che applicare le norme che prevedono l’invio degli atti alla Presidenza del
Consiglio dei Ministri in presenza di pareri discordanti e in assenza di un
preciso atto di indirizzo politico.
Se
noi, Conservatori e Riformisti, ieri mattina, non ci fossimo accorti dell’invio
della documentazione con molta probabilitĂ il Governo nazionale avrebbe preso
la decisione di far diventare quel sito una discarica e ci saremmo trovati di
fronte a un Emiliano che dava la colpa sempre a Renzi, che penalizza la Puglia
per penalizzare lui. E, invece, no. Questa volta ad aver penalizzato la Puglia
e il sito di Grottelline è stato proprio Emiliano e solo grazie a
noi quella discarica, quasi sicuramente, non verrĂ realizzata.
Bari,
25 febbraio 2016
Info
Mariateresa D’Arenzo
tel 338/2447026