Il Direttore Generale di EFSA,
Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare, Bernhard Url, ha scritto una
lettera in data 1 aprile 2015, ad Antonia Battaglia, di Peacelink, nella quale
sottolinea che all’EFSA non è mai stato chiesto di produrre un parere scientifico
sulla eziologia, quindi sul rapporto di causa-effetto, della malattia del
disseccamento rapido degli ulivi in Puglia.
L’EFSA, che ha lavorato sulla
questione Xylella a partire dal 2013, su richiesta della Commissione Europea ha
già prodotto un primo parere nel novembre del 2013 e uno studio più ampio nel
gennaio 2015, completato a marzo 2015 da una lista delle piante che possono
ospitare la Xylella fastidiosa.
Nella lettera, il direttore
chiarisce « che l’EFSA non ha ricevuto il compito di fornire un parere
scientifico sull’eziologia della malattia stessa. Ciononostante – prosegue
Url- nella sua opinione scientifica », l’EFSA ha notato che « le
ricerche hanno dimostrato che gli ulivi con i sintomi (del
disseccamento rapido, ndr) erano in genere colpiti da un complesso di
infestanti, comprendenti la Xylella fastidiosa, da diverse specie di funghi
appartenenti al genere Phaeoacremonium and Phaemoniella,
e dalla Zeuzera pyrina», un lepidottero.
La lettera con la quale la
Commissione Europea chiede all’EFSA un nuovo urgente parere scientifico sulla
vicenda in Puglia, sottolinea che l’azione di Peacelink e il materiale fornito
hanno rimesso in questione l’intera politica europea di controllo della
malattia, che consiste nella distruzione delle piante infette, sulla base del
presupposto che non esistano altri trattamenti efficaci.
« Abbiamo ricevuto dalla NGO
italiana Peacelink informazioni scientifiche e tecniche secondo le quali
Xylella fastidiosa non è la causa del fenomeno del declino degli ulivi in
Italia meridionale ma solo un elemento endogeno presente negli ulivi, che non è
attivo o aggressivo a meno che una serie di funghi (…) non infettino le piante
e creino le condizioni favorevoli per lo sviluppo della Xylella fastidiosa.
Allo stesso tempo la NGO italiana sostiene che esistono possibilità di
trattamento per questi funghi », scrive ancora la Commissione nella sua
lettera all’EFSA.
L’EFSA si è impegnata a fornire
il nuovo parere scientifico, sulla base delle informazioni fornite da
Peacelink, entro il 17 aprile, come richiesto dalla Commissione stessa.
Peacelink chiede con urgenza che
il Governo Italiano e/o la Commissione Europea diano mandato all’EFSA per
produrre un parere scientifico esaustivo riguardante l’eziologia del complesso
del disseccamento rapido (CODIRO), tenendo conto di tutti i diversi fattori che
intervengo nella malattia.
In base a questo studio
eziologico, EFSA dovrebbe anche indicare quali sono i trattamenti efficaci per
il disseccamento rapido (e non per la sola Xylella), prendendo in
considerazione anche metodi già sperimentati con successo dall’Associazione
Spazi Popolari su più di 500 ulivi nella zona La Cstellana, Li Sauli, Alezio,
epicentro del focolaio.
Per Peacelink
Antonia Battaglia