Maltempo in arrivo a Taranto.
Le forti raffiche di vento hanno tuttavia avuto un effetto benefico sui polmoni
dei tarantini. Infatti il vento ha spazzato via gli IPA (idrocarburi
policiclici aromatici) che sono potenzialmente cancerogeni e che ieri - a causa
della calma di vento - si erano addensati a Taranto, formando una cappa
velenosa che è arrivata a picchi elevatissimi: fino a 300 nanogrammi a metro
cubo.
Basti pensare che il fumo passivo
provoca concentrazioni medie di 30-40 nanogrammi a metro cubo.
Oggi gli Ipa sono scesi
invece di cento volte proprio grazie al vento, e questo fatto - che a
noi sembra un bene - appare invece un male per il Comune di Taranto che non è
assolutamente attrezzato a fare valutazioni degli effetti del vento
sull'inquinamento.
Quindi a Taranto la preoccupazione deve nascere più quando
c'è calma di vento che quando c'è vento.
E' pertanto paradossale l’allarme che è partito dal Comune di Taranto
che avvisa la cittadinanza: «A breve le condizioni metereologiche peggioreranno
sulla nostra città. Il fenomeno potrebbe essere accompagnato da forti raffiche
di vento».
Da Palazzo di Città giunge la raccomandazione di adottare "ogni cautela e
precauzione per evitare accadimenti pregiudizievoli alla sicurezza e pubblica
incolumità".
Il Comune avrebbe dovuto
preoccuparsi di più ieri allertando le persone all'inizio della giornata,
perché facessero attenzione al ricambio dell'aria in quanto alle 7.30 di
mattina vi era una concentrazione di cancerogeni elevatissima che avrebbe
dovuto sconsigliare di aprire porte e finestre.
Alleghiamo una comparazione fra
le medie di IPA registrate ieri mattina e quelle registrate oggi grazie alle
raffiche di vento che hanno spazzato via la cappa di IPA cancerogeni.
Si allega un'immagine che sintetizza
- gli IPA di stamattina 22/10/2014 con vento (1,7 nanogrammi a metro cubo)
- e gli IPA di ieri mattina 21/10/2014 senza vento ((180,5 nanogrammi a metro
cubo)
Questi dati sono stati misurati
con un analizzatore di IPA dotato della stessa tecnologia utilizzata da ARPA
(Ecochem PAS 2000).
Ci chiediamo quando vi sarà un salto culturale che
inserisca nelle previsioni meteo anche una previsione sulle concentrazioni di
IPA e di polveri sottili in modo da sconsigliare attività sportive
per i bambini nei giorni in cui l'inquinamento è più elevato. E' possibile
avere dei Wind Days anche per gli umani e non solo per i camini dell'ILVA?
Vi è tuttavia da registrare - dai bollettini meteo e dalle
previsioni online di questi minuti - che il vento, che stamattina soffiava dal
mare (da SSW a circa 10 km/h) verso la città, ora ha cambiato
direzione. Il vento che stamattina aveva liberato la città dalgli IPA, fra
non molto rischia di portare sul quartiere Tamburi una quantità impressionante
di polveri industriali (carbone e minerale di ferro).
Attualmente il vento proviene da Nord Ovest a velocità sempre più
sostenuta, ossia soffia dall'area ILVA verso il quartiere Tamburi. Già sta
arrecando un notevolissimo disagio. Il fenomeno aumenterà nelle prossime ore
con raffiche di vento che supererenno i 40 km/h.
Una simile situazione causerà una serie di problemi notevolissimi nel quatiere
Tamburi non per colpa del vento ma per colpa dei cumuli di minerale ILVA
ancora non coperti. Ciò conferma ancora una volta come la copertura dei
Parchi Minerali dell'ILVA sia un'esigenza assolutamente non rinviabile.
Riassumendo: stamattina il
vento da SW a circa 10 km/k ha avuto un effetto benefico sulla città, in quanto
proveniva dal mare.
Da poco il vento è cambiato e
ora proviene da NW (area industriale ILVA) a 20 km/h, con previsione di
crescita fino a oltre 40 km/h.
Alleghiamo la foto dei parchi
minerali ILVA che verranno battuti sempre più violentemente dal vento.
area-parchi-minerali
parchi-minerali-ILVA
La loro copertura (prevista inizialmente dall'AIA per
ottobre dell'anno prossimo) sembra essere rinviata ancora più avanti nel tempo.
E siccome il governo definisce "a norma" l'ILVA anche realizzando
solo l'80% dei lavori, questa prescrizione importante (è infatti la n.1
nell'elenco delle 96 prescrizioni) potrebbe non essere mai realizzata
Come si può vedere sono attualmente scoperti ed esposti al
vento.
Distano solo 200 metri dall'abitato.
Sono composti di polvere di carbone e di polvere di minerale
di ferro.
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Alessandro Marescotti
Presidente di PeaceLink
http://www.peacelink.it
http://www.tarantosociale.org
http://comitatopertaranto.blogspot.com