Autorizzazioni in
deroga in barba alle condizioni comunitarie, irrorazioni di prodotti vietati,
etichette ministeriali fuorvianti. Con una risoluzione in Comagri, il M5S
chiede la revisione delle etichette ministeriali e un efficace sistema di
controlli nei territori
Il
continuo ricorso (oltre i tre anni previsti dal regolamento CE 1107/2009) alla
procedura di “autorizzazione speciale” di prodotti fitosanitari, bypassando in
questo modo il normale iter autorizzativo. Prodotti che, spesso, hanno classi
di rischio vietate dal Piano d’Azione Nazionale per l’uso sostenibile dei
prodotti fitosanitari. Ma anche i decreti autorizzativi che, facendo
riferimento alle etichette ministeriali, tendono a declassificare le classi di
rischio. E, infine, i dati reali, corretti e completi, con le relative giuste
classi di rischio, visibili solamente nelle schede di sicurezza.
“Troppo
pressapochismo e inadeguatezza alle normative comunitarie – commenta
Giuseppe L’Abbate, deputato pugliese M5S della Commissione Agricoltura – Per
questi motivi, abbiamo presentato una risoluzione per impegnare il Ministro
Martina ad allegare ai decreti dirigenziali e ad inserire nel database dei
prodotti fitosanitari i dati completi, finora ingiustificatamente assenti.
Inoltre, impegniamo il Governo Renzi a revisionare le etichette e,
naturalmente, interrompere immediatamente le autorizzazioni eccezionali dei
prodotti vietati dal Pan. Lo stesso iter autorizzativo va ripensato – continua
L’Abbate (M5S), cofirmatario della risoluzione – sia in relazione ai
criteri in base ai quali vengono emanate tali autorizzazioni e, quindi, alla
relativa situazione di emergenza sanitaria, sia all’assunzione delle eventuali
responsabilità, valutando di prediligere, in ogni caso, soluzioni alternative a
quella dell’autorizzazione eccezionale che dovrebbe essere considerata l’ultima
possibilità”.
Ma
sono anche altre le richieste del M5S, come per esempio l’attuazione di tutte
le misure affinché nei territori avvengano i controlli necessari a garanzia
del rispetto della normativa vigente e delle misure previste per la gestione
dei rischi, a salvaguardia della salute umana e dell'ambiente. Secondo i 5
stelle va fatta, inoltre, chiarezza sulle autorità preposte al controllo
sulle sostanze utilizzate, nonché i relativi ruoli e responsabilità. “È evidente
– conclude L’Abbate (M5S) – la mancanza di un controllo efficace
e di una figura di riferimento per il cittadino, che conosca la normativa
vigente e sappia farla rispettare”.