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COSA DIRE del
CANTIERE ETERNO sito al Bivio di
Talsano
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Sapete qual è il male
quasi endemico di questa sfortunata città? L’indifferenza, l’abitudine
consolidata alle brutture, la resa incondizionata al peggio. Solo così si può
giustificare la sopravvivenza di storture sparse in ogni dove, ormai parte di
un panorama altrimenti bellissimo. Si potrebbe scrivere per ore,
raccontare cosa non va, l’ennesima volta, ancora una volta che, vi
garantiamo, non sarà l’ultima perché non abbiamo intenzione alcuna di
arrenderci, anche se i destinatari dei nostri articoli, delle nostre mail,
delle nostre segnalazioni sono “assenti per vocazione o per pusillanimità”.
Peggio per loro, dimostrano quanto poco rispetto hanno per il mandato, quali
uomini dappoco siano. Noi continuiamo con quello definito dall’architetto
Conte “il mostro col pigiama”, orrendo scheletro da anni insediato nei pressi
del bivio di Talsano, muto testimone di tutto quello che non funziona. Bene,
dopo un letargo di decenni, sembrava dovesse, finalmente, essere
completato, ma la speranza è durata poco e si è tornati allo status ante, aggravato
dallo sventolio delle reti sbrindellate che lo fanno assomigliare, oggi,
allo spettro di un mostro col pigiama.
Ci chiediamo:
risponde al vero che un
cantiere non può rimanere fermo per più di 180 giorni senza motivata ragione
?
E c’è una ragione ?
Che risposte dare ai
cittadini costretti a tollerarne la presenza da tanto, troppo tempo?
Oggi, dopo la
ripresa dei lavori ed il pressoché immediato blocco, quel sudario
oramai lacero è l’emblema di cosa? Quali saranno mai le motivazioni addotte
per il nuovo fermo cantiere che auspichiamo non debba durare altri 30 anni?
Perché il Comune non
procede ai dovuti controlli ?
Cosa prevede in tal caso
il Regolamento Comunale ?
Perché la vigilanza
edilizia …….. non vigila ?
Cos’hanno da dire
Sindaco, Consiglieri, Assessori, Dirigenti chiusi nei palazzi?
Si chiedono mai cosa
fanno per la città? Forse riposano le stanche membra alla vista dei tanti
danni ormai diffusi?
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