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E la carneficina continua ...
martedì 7 maggio 2013
da USB Taranto


UNIONE SINDACALE DI BASE
LAVORO PRIVATO
Coordinamento Taranto


 
 

 
        

Taranto,07.05.2013

                                                        Comunicato stampa.

Continua la “carneficina” nello stabilimento Ilva di Taranto. L’ennesimo gravissimo incidente odierno conferma le nostre preoccupazioni e svela quanto poco è attenta alla sicurezza dei Lavoratori questa  Direzione aziendale.

Sarebbe semplicistico puntare il dito contro chiunque in questo momento ma è anche vero che non si può più attendere che altri, magari marziani, vengano qui a risolvere il problema. L’USB non si ferma e comunica immediatamente lo sciopero per tutto lo stabilimento e, però, non può esimersi dal rivolgere critiche a 360°. Partire dal presupposto che la persona vada sempre messa al centro è cosa naturale e ovvia per noi , salvare e difendere l’operato di chi non bada a spese solo quando deve elargire favori e “mazzette”  è politica che non ci appartiene. Vogliamo capire cosa sia successo oggi e ieri in questa fabbrica. Vogliamo sapere se la GIUSTIZIA appartiene ancora a questo Stato o se siamo tutti convinti che “ALCUNI” siano  onnipotenti. Siamo incazzati perché la macchina della LEGALITA’ viene troppe volte imbavagliata   quando si tratta di  dover contrastare il potere e le connivenze dello stesso. Diciamo basta alle morti sul Lavoro, basta agli infortuni, basta al regime vigente in Ilva. Troppi “favori”, troppe agevolazioni, troppe licenze di uccidere  a questa azienda,  troppe complicità… adesso BASTA!!!

Intervengano con decisione gli organismi preposti esterni, facciano quello che ad essi compete, perché la fiducia dei Lavoratori comincia a scarseggiare nei confronti di una Giustizia a senso unico. Vogliamo chiarezza su quanto accaduto a Claudio Marsella, a Francesco Zaccaria, a Ciro Moccia. Riteniamo che di questo siano corresponsabili coloro che dovevano e devono controllare, salvaguardare la vita dei Lavoratori  e impedire a questa azienda di continuare a spargere sangue umano in ogni dove. L’USB non è mai stata disponibile a trattare sulla sicurezza e sulla salute. Per noi non è negoziabile la vita delle persone come sembra vogliano farci credere altri con il loro ossequioso “yes man” quotidiano.  Sappiamo cosa sta succedendo anche con i Contratti di Solidarietà, con i paventati esuberi, con i dichiarati riscontri e controlli che i firmatari di quell’accordo citano in ogni occasione. Hanno firmato senza il consenso dei Lavoratori, mentre oggi si apprestano a fare le assemblee dopo 2 mesi da quella firma. Cosa state controllando? Così come più volte abbiamo denunciato, vogliamo “informarli” che è tutta una farsa; che il lavoro straordinario dilaga ,  che vengono messi a riposo  o trasferiti ad altri reparti quei Lavoratori scomodi  che non sono allineati  al potere. Chiediamo alle Istituzioni, alla Magistratura, allo Spesal e alla Regione Puglia di rendere pubbliche le loro posizioni in merito all’accordo omicida del MOF. Chiediamo GIUSTIZIA per Claudio Marsella, per i suoi colleghi che ancora oggi sono vittime di vessazioni e infami  attacchi da parte dei loro stessi preposti, solo perché hanno paura di operare in solitudine e di convivere con il rischio di morire. Per quanto attiene a quest’ultimo incidente, ennesimo insulto alla dignità e alla vita dei Lavoratori, riteniamo colpevole il pressapochismo di tanti soggetti . A che serve fare TAVOLI  ISTITUZIONALI se poi i risultati sono questi?  LA SICUREZZA SI FA SUI  LUOGHI DI LAVORO E NON NELLE BUIE STANZE DEL POTERE , DIVENTATE DELLE VERE E PROPRIE KERMESSE . Le Istituzioni  devono essere al servizio dei cittadini e non dei “POTERI  FORTI “.Un velo pietoso va steso d’obbligo, infine, per la politica aziendale in merito proprio alla sicurezza e alla salute anche pubblica: dalla “zanzariera” dei parchi minerari  sino al MANDATO  DIVINO,  per alcuni, conferito per accordo o contratto  a  poter disporre della vita , della salute e della dignità altrui . LA VITA E’ UN BENE IRRINUNCIABILE  E NON VA SVENDUTO.

Si fermi la macchina degli omicidi in questa fabbrica, in questa città. I Lavoratori non dormano sogni tranquilli e non aspettino manne calate dall’alto. Tocca ad essi rialzare la testa e combattere per un presente minacciato dalle ingiustizie, dai collusi, da un padrone senza scrupoli, perché il futuro, altrimenti, è segnato con la complicità anche di chi non ha il coraggio di lottare.

Ad majora.

USB-Ilva Taranto.

__._,_.___
GLI ACCORDI SONO I VOSTRI!! LE VITE SONO LE NOSTRE!!
VIA DALL'ILVA FIM-FIOM-UILM

 

Unione Sindacale di Base – Lavoro Privato TARANTO-Talsano - Piazza Lojucco, 8 Tel e fax 0997716525 www.puglia.usb.it – taranto.ilva@usb.it



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