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Comunicazioni NcI / Dit
venerdì 2 novembre 2018

da Press Noiconlitalia
press.noiconlitalia@gmail.com

SanitĂ , Zullo: "Chi ha piĂą diritto di lavorare? Per me chi ha vinto il concorso della ASL"

Il presidente del gruppo regionale Direzione Italia/Noi con l'Italia, Ignazio Zullo, ribadisce la sua posizione:



"La politica ė fatta di scelte che devono indirizzarsi verso il senso di legalitĂ  e di giustizia. Chi sorregge i precari che oggi protestano, da comprendere e da sostenere con un nuovo concorso, in fondo non farebbe altro che favorire la continuitĂ  del lavoro precario ( tra i precari che protestano alcuni hanno partecipato al concorso non vincendolo) lasciando a casa chi ha vinto il concorso.
Per porre fine alla precarietà del lavoro infermieristico sviluppatasi negli anni scorsi la Regione, tramite l'ASL Bari ha bandito ed espletato un concorso che tendeva ad applicare il Decreto Madia sulle stabilizzazione e a formare la graduatoria per le assunzioni stabili. In attesa dell’espletamento del concorso, come per legge, si è proceduto a coprire i posti vacanti con il tempo determinato che alla scadenza, per legge, non possono essere prorogati perché il posto spetta ai vincitori del concorso. Avendo contezza che la graduatoria dei vincitori del concorso si esaurirà a breve, ho già parlato con il Presidente Emiliano e con i vertici ASL per indire nuovo concorso per colmare in modo stabile ulteriori esigenze nel SSR ed è presumibile che questo avverrà in aprile 2019.
Allo stato, pur comprendendo le ragioni di chi a conclusione dei contratti a termine è andato a casa, non si può che prendere atto che il posto lasciato libero da ognuno di loro spetta ai vincitori di concorso.

A questa regola, sorretta da norme di legge, si stanno adeguando anche le altre ASL pugliesi che finora avevano operato diversamente e i Direttori Generali che hanno sbagliato saranno chiamati a pagare di tasca propria il risarcimento del danno arrecato ai vincitori di concorso.
Quando la politica si sbraccia a favore di questi precari, si è contro coloro che hanno vinto un concorso e che nel passato hanno vissuto di contratti a tempo determinato alla cui scadenza hanno dovuto lasciare il posto a chi protesta oggi. Evviva il senso di legalità e di giustizia di questi politici e, lo dico con molta amarezza, proclamano lavoro stabile ma poi si mettono dalla parte della continuità del precariato.
Non è una novità: ILVA, TAP qualcosa ci avranno insegnato. O no?".

Bari, 1 novembre 2018


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PIANO CASA, VENTOLA: ANCORA UNA VOLTA GRAZIE AL NOSTRO VOTO E AI NOSTRI EMENDAMENTI MIGLIORIAMO UN IMPORTANTE STRUMENTO URBANISTICO

Dichiarazione del consigliere regionale di Direzione Italia/Noi con l’Italia, Francesco Ventola


Per l’ennesima volta in questa legislatura contribuiamo ad approvare e migliorare il Piano Casa (“Misure straordinarie e urgenti a sostegno dell’attività edilizia e per il miglioramento del patrimonio edilizio residenziale”). Oggi in Commissione Urbanistica abbiamo deciso di far slittare al 31 dicembre 2019 il termine per la presentazione delle istanze abilitative in materia edilizia per realizzare ulteriori volumetrie. Di conseguenza gli edifici per i quali viene fatta domanda devono essere costruiti entro il 1 agosto scorso.

Una proroga - che in assenza di un Testo Unico sulle Leggi urbanistiche promesso da Emiliano – consente di far respirare il settore dell’edilizia pesantemente colpito da una crisi persistente

Ora la parola ed il voto passa al Consiglio.

Bari, 31 ottobre 208

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LUDOPATIA, DIT/NCI: LA DISTANZA NON GUARISCE LA MALATTIA, MA OGGI IL “GIOCO D’AZZARDO” LO HA FATTO IL MOVIMENTO 5 STELLE

Dichiarazione congiunta del gruppo regionale DIREZIONE ITALIA/NOI CON L’ITALIA (Ignazio Zullo, Francesco Ventola, Luigi Manca e Renato Perrini)


Chi pensa che basterebbe spostare in periferia o a 500 metri (dai punti sensibili) i centri scommesse per “guarire” i malati di ludopatia, non ha capito nulla della malattia: non 500 metri ma 5 chilometri il malato di gioco è disposto a fare. Altro è quello che serve e non è certo il metro la soluzione. Anzi il proibizionismo metterebbe queste persone nelle mani della malavita e degli usurai.

Ma il dibattito andato in scena nell’aula del Consiglio regionale pugliese oggi ha avuto un che di surreale, per un verso, e di paradossale per un altro. A un certo punto sembrava che la discussione fosse tra chi fosse pro gioco d’azzardo e contro, mentre la norma in discussione riguardava il gioco legale e i centri scommesse autorizzati dallo Stato e che dànno lavoro a tanta gente, di contro una legge regionale approvata cinque anni fa e che impone ai gestori di mettersi in regola con le distanze entro il 20 dicembre prossimo. Il centrosinistra è arrivato in aula con due proposte separate (non è la prima volta che accade!): una di Abbaterusso-Amati, da noi condivisa e che rimandava a una legge nazionale il riordino della materia, l’altra di Santorsola che, invece, dava ai gestori altri sei mesi di tempo per mettersi in regola con la normativa regionale.

Ognuno ha “giocato” la propria parte con trasparenza e dichiarando la propria posizione lineare. I colleghi del Movimento 5 Stelle, è il caso di dire, hanno “giocato d’azzardo”, mostrando in aula di saper fare meglio della “vecchia politica”: hanno votato l’emendamento Santorsola – facendolo così passare – ma poi non hanno votato il disegno di legge che lo recepiva. Insomma, hanno giocato con la pelle dei poveri malati di ludopatia e con i dipendenti dei centri scommesse. Non una linea politica chiara e riconoscibile: ma un gioco a prendere in giro tutti. Del resto, come hanno dimostrato sull’Ilva e sulla Tap, a questo gioco sono i più bravi!

Bari, 30 ottobre 2018

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DDL COLONNA, PERRINI: E’ EVIDENTE CHE CI SONO PROBLEMI NELLA MAGGIORANZA O DI NATURA POLITICA O SU QUESTA PROPOSTA


Dichiarazione del consigliere regionale di Drezione Italia/Noi con l’Italia, Renato Perrini, che ha chiesto il numero legale


Sono sincero: mi è davvero dispiaciuto aver chiesto il numero legale e quindi conseguentemente aver fatto cadere la seduta delle due Commissioni congiunte (IV e V) impegnate nell’esame del disegno di legge per la promozione dell’uso dell’idrogeno proposto dal collega consigliere Enzo Colonna. Ma la situazione in cui versa il centrosinistra alla Regione è davvero diventata insostenibile.

Infatti, nonostante la buona volontà del presidente della Commissione, Pentassuglia, perché i lavori proseguissero, per la terza volta ci siamo trovati di fronte a una maggioranza assente su un’importante proposta di legge che veniva spiegata solo all’opposizione, che per altro stava votando anche favorevolmente. Per altro erano assenti anche i due assessori.

Un comportamento politico, quello della maggioranza, non rispettoso nei confronti degli altri colleghi, ma anche del collega Colonna promotore di una legge che punta a migliorare la qualità dell’ambiente nella nostra regione. Una cosa alla quale evidentemente non tiene il resto del centrosinistra.

Bari, 29 ottobre 2018

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SANITA’, ZULLO: ASSURDO CI SONO LE GRADUATORIE DEGLI INFERMIERI CHE HANNO SVOLTO REGOLARE CONCORSO, MA LE ASL PROROGANO I CONTRATTI AI PRECARI

Il presidente del gruppo regionale Direzione Italia/Noi con l’Italia, Ignazio Zullo, ha presentato un’interrogazione al presidente e assessore alla sanità, Emiliano



Ma la Sanità di Emiliano favorisce il precariato? La risposta non può essere che sì. Perché non si spiega diversamente come possa sfuggire all’assessore alla Sanità, nonché presidente della Regione, una situazione paradossale che si sta consumando nelle Asl pugliesi a discapito di personale che ha regolarmente partecipato e vinto un concorso.

Nei mesi scorsi, infatti, la Asl di Bari ha indetto un concorso per infermieri da assumere in tutto il Servizio Sanitario Regionale. L’espletamento ha dato vita a due distinte graduatorie: una per chi ha lavorato già nel SSR come precario (quindi con un’esperienza alle spalle) e un’altra per chi avendo i titoli ha partecipato ed effettuato anche le prove psico - attitudinali.

L’assunzione in una delle due graduatorie significa dare lavoro stabile a operatori sanitari che hanno vinto un regolare concorso. Ma ci sono alcune Asl pugliesi che, invece, preferiscono prorogare i contratti ai loro precari e quindi, finiscono con l’ingrossare e di molto l’elenco di chi non ha un lavoro stabile, cosa che il concorso mirava proprio a eliminare.

Morale: chi ha vinto il concorso – sia che si trovi in una o nell’altra lista (con l’aggravante che quella dei precari in virtù del Decreto Madia scade il prossimo 31 dicembre) – rimane fuori, mentre il precario che non ha partecipato al concorso continua a lavorare, ma da precario.

A questo punto sono costretto ancora una volta a chiedere pubblicamente, con un’interrogazione al presidente Emiliano, se è a conoscenza di questa situazione paradossale e se si rende conto che la graduatoria del Decreto Madia, che scade il prossimo 31 dicembre, manderà a casa proprio quei precari che si intendeva stabilizzare, mentre nelle Asl si sta creando nuovo precariato.

Bari, 29 ottobre 2018


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per informazioni
mariateresa d'arenzo
338/2447026




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