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Comunicazioni NcI / Dit

martedì 18 settembre 2018

- LEGGE CONTRO IL BULLISMO
- LISTE D'ATTESA

da press.noiconlitalia@gmail.com

LEGGE CONTRO IL BULLISMO, ZULLO: POTEVAMO MAI VOTARE CONTRO A COSI’ TANTE BELLE PAROLE? PECCATO CHE NON VI E’ CERTEZZA SULLE RISORSE


Il presidente del gruppo regionale di Direzione Italia/Noi con l’Italia, Ignazio Zullo, avrebbe voluto che il testo prevedesse una copertura finanziaria certa e congrua


Si può mai essere contrari a una legge contro il bullismo e cyberbullismo? No, e per questo anche noi abbiamo votato il disegno di legge proposto dal Movimento 5 Stelle, anzi l’ha votata tutto il Consiglio regionale. Ma è bene che i pugliesi sappiamo che si tratta di belle parole e tante buone intenzioni che sono il pane quotidiano di chi fa politica più per spot che per risolvere i problemi concreti. Perché da oggi i pugliesi sanno che la Regione Puglia si è dotata di una legge che si propone di prevenire e contrastare, attraverso iniziative, quella che è diventata una vera e propria emergenza, il più delle volte alimentata dall’uso improprio dei social.

Ma come si tradurrĂ  nella vita quotidiana la meravigliosa legge? Le belle parole non bastano, ci vogliono risorse per finanziare progetti e queste nella legge approvata non ci sono, o meglio non ci sono con certezza, si parla di una generica copertura di bilancio ma non viene specificato quale capitolo e di quale importo si stia parlando.

Ma per i proponenti poco importa, anche l’Ilva doveva essere chiusa, la Tap non si doveva fare, i vaccini non dovevano più essere obbligatori, il reddito di cittadinanza doveva assicurare un’entrata a tanti disoccupati italiani… poi però la realtà è un’altra! Si prendono voti “facili” parlando alla pancia delle persone , ma poi si tratta di impegni non sostenibili. Bene, per una volta abbiamo anche noi voluto parlare alla pancia dei pugliesi e per spot!



Bari, 18 settembre 2018



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LISTE D’ATTESA, ZULLO: SE PER IL CENTROSINISTRA LA COLPA E’ DEI MEDICI ABBIA IL CORAGGIO DI DIRLO E NON DI RIMANDARE LA DISCUSSIONE


Il presidente del gruppo regionale di Direzione Italia/Noi con l’Italia infastidito dalla richiesta del Pd di rimandare l’argomento all’ordine del giorno del Consiglio



Le liste d’attesa si allungano per colpa dei medici? E’ questo il pensiero di questa Giunta regionale e della sua maggioranza? Abbiamo il coraggio di dirlo! Non si nascondano dietro richieste di rinvio per mascherare la spaccatura che sul tema esiste anche fra di loro. Una spaccatura anche evidente visto che si è giunti in aula con ben due proposte di legge del centrosinistra: quella del consigliere del Pd, Fabiano Amati, e quella del consigliere “La Puglia con Emiliano”, Paolo Pellegrino, mentre è assordante il silenzio sull’argomento dell’assessore alla Sanità, il presidente Emiliano.

Oggi l’argomento era all’ordine del giorno del Consiglio e sarebbe stato interessante sapere quale legge sarebbe stata votata, quale posizione assumeva questa maggioranza su un argomento così delicato per la Sanità pugliese. Del resto, si giungeva in aula dopo aver ascoltato tutte le parti protagoniste: i direttori delle Asl pugliesi, le categorie dei medici, quelle dei malati e chi più ne ha più ne metta. Noi del centrodestra eravamo e siamo convinti che la colpa non sia dell’attività intramoenia che svolgono i medici, ma dell’atavica carenza degli stessi che durante i turni di lavoro devono non solo effettuare le visite ma coprire tutte le inefficienze di organico all’interno del reparto. Quindi la soluzione è assumere nuovi medici, potenziare il servizio, fermo restando che esistono già nella legge nazionale tutti gli strumenti per sanzionare da parte dei direttore generali i medici “scansafatiche” (che pure esistono, ma non sono la generalità della categoria, anzi!), così come esiste una normativa che tutela l’utente fissando un termine entro il quale il servizio sanitario regionale deve dare una risposta, altrimenti la visita può essere svolta in una struttura privata a carico del servizio pubblico al costo dello stesso ticket.

Di tutto questo il centrosinistra preferisce parlare il 9 ottobre? Sono convinti che tre settimane in più serviranno a fare sintesi? Noi non ci crediamo, ma nell’interesse dei pugliesi lo speriamo



Bari, 18 settembre 2018



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per informazioni
mariateresa d'arenzo
338/2447026





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