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Comunicazioni NcI
sabato 21 aprile 2018

da Press Noiconlitalia
press.noiconlitalia@gmail.com


APPELLO FERRARESE CONTRO BUROCRAZIA, PERRINI: LO ACCOLGO DA IMPRENDITORE DEL SUD DEL SUD

Il consigliere regionale di Direzione Italia-Noi con l’Italia, Renato Perrini, assicura tutto il suo impegno per cambiare lo stato delle cose





Da imprenditore del Sud del Sud non solo condivido la lettera-appello del presidente del fondo immobiliare dello Stato (INVIMIT), Massimo Ferrarese, ma quotidianamente vivo sulla mia pelle e su quella dei miei dipendenti cosa significa avere a che fare con la burocrazia meridionale. Le norme che sovrintendono l’affidamento di lavori pubblici, le tante autorizzazioni, le procedure sono leggi nazionali e quindi dovrebbero avere tempi e modi uguali dal Nord e al Sud, ma poi da noi qui nel Mezzogiorno le trafile hanno una fila infinita, si passa da un ufficio all’altro senza mai avere la certezza di aver azzeccato quello giusto, il burocrate appare come un muro da scalare non uno sportello con cui dialogare, più un nemico che un facilitatore. Personalmente in varie occasioni avrei voluto mollare tutto e mandare tutti a quel paese, ma io sono meridionale, la mia famiglia, le mie radici sono qui e non ho nessuna intenzione di andar via e cerco di trasmettere questo sentimento anche ai miei figli, perché non si scoraggino e non decidano di lasciare me e la loro terra in cerca di un futuro migliore altrove.

Per questo accogliendo l’appello-lettera di Ferrarese come componente della Commissione regionale Attività produttive ho intenzione di intraprendere tutta una serie di iniziative per contribuire alla costruzione di quel percorso comune che possa cambiare tutto questo


Bari, 21 aprile 2018


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SANITA’, APPELLO DI PERRINI AL CENTRODESTRA E AI COLLEGHI TARANTINI: DIVIDERSI E’ UNA FOLLIA!


Dichiarazione del consigliere regionale di Direzione Italia-Noi con l’Italia, Renato Perrini




Sulla sanità dividersi è una follia. Abbiano talmente tante emergenze che ipotizzare di viaggiare su binari diversi sarebbe un suicidio politico. Mi rivolgo direttamente al centrodestra ionico e ai colleghi consiglieri di opposizione, il mio è un appello a restare compatti affinché per l'ennesima volta non venga mortificato il territorio di Taranto che merita ben altre attenzioni rispetto a quelle riservate da questo governo regionale di centrosinistra. Le ultime decisioni sulla chiusura dei Punti di Primo Intervento sono una mazzata micidiale per Taranto, basti pensare all'ospedale Moscati, che ha già perso il Pronto Soccorso, smantellando così un presidio sanitario per una città e un quartiere costantemente a contatto con malattie terribili. Già allora tale scelta appariva assurda ma ora il sistema collasserà definitivamente. Ecco perché dobbiamo combattere, io lo sto già facendo con la stessa intensità con cui non volevo la chiusura del PS, affinché l'ospedale Moscati venga potenziato e non nuovamente mortificato.

Oggi, che le decisioni di Emiliano sono viste male anche da colleghi della sua oramai ex maggioranza, come centrodestra dobbiamo prendere per mano il futuro della sanitĂ  jonica, e lo dobbiamo fare a Taranto e a Bari in Regione Puglia, seguendo una linea comune e mostrandoci coesi e determinati. Incontriamoci e parliamo, di persona, dialoghiamo e scendiamo in campo con una proposta comune per il bene della nostra comunitĂ .

Taranto, 21 aprile 2018


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Campi Salentina, manifestazione centrodestra contro smantellamento Ospedale; Caroppo, Manca, Congedo: “Il presidente Emiliano fermi programmazione e discuta con i territori”

Dichiarazione congiunta dei consiglieri regionali del centrodestra Andrea Caroppo, Luigi Manca e Saverio Congedo




Dal Gargano a Santa Maria di Leuca la situazione delle strutture ospedaliere pugliesi è identica. Campi è l'emblema di programmazioni caotiche e incomprensibili, di scelte sbagliate, che hanno compromesso i livelli assistenziali sul territorio: ospedali declassati, reparti chiusi, servizi sottratti -come è stato quello ad esempio del laboratorio di clinica patologica a Campi e che sta demolendo la struttura ospedaliera.

Tra Governo e Regioni ci sono uno scambio ed un rimpallo di responsabilità per cui non si comprende chiaramente di chi sia la competenza specifica. E' vero che la Regione si muove nell'ambito di un quadro normativo (D.M. n°70) che mette dei paletti alla tenuta dei punti di primo intervento, ma il punto è comprendere se ci sia o meno una visione di Sanità sul territorio che sia adeguata alla domanda di salute che viene dai cittadini. Noi riteniamo che quello che manca sia proprio questo: la mancanza di visione d'insieme che porti ad razionalizzazione del sistema, equilibrando sanità ospedaliera e di territorio.

Invece, in perfetta continuità Vendola - Emiliano sono state fatte scelte che hanno prodotto un sistema sanitario regionale inadeguato e che fa acqua da tutte le parti. Peraltro attuato senza alcun coinvolgimento e collaborazione dei territori (in primis dei sindaci, che sono autorità sanitaria oltreché voce dei cittadini). Chiediamo pertanto al presidente Michele Emiliano di fermare questa programmazione -seppur non si tratti di un atto del consiglio regionale ma di governo- e di rimettersi a discutere con i territori per avere delle indicazioni chiare e certe che possano portare ad una Sanità vicina ai cittadini.


manifestazione campi salentina



Congedo, Caroppo e Manca


Bari, 21 aprile 2018


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SANITA’, ZULLO: SOSTITUIRE I PUNTI DI PRIMO INTERVENTO CON AMBULANZE MEDICALIZZATE? ASSURDO, SI DEVE POTENZIARE L’ASSISTENZA TERRITORIALE

Dichiarazione del presidente del gruppo regionale di Direzione Italia-Noi con l’Italia, Ignazio Zullo


I Punti di Primo Intervento (PPI) sono strutture funzionali al sistema di emergenza sanitaria la cui funzione è indispensabile per alleviare i Pronto Soccorso (ormai diradati) degli ospedali da prestazioni correlate ad urgenze minori e per offrire al paziente una prima stabilizzazione nell'alta complessità, al fine di consentire il trasporto nel Pronto soccorso più appropriato.

Se è vero che il futuro dei PPI è la trasformazione in postazione medicalizzata del 118 entro un arco temporale predefinito, è altresì vero che questa trasformazione deve avvenire con il contemporaneo potenziamento dell’attività sanitaria territoriale al fine di trasferire al sistema dell’assistenza primaria le patologie a bassa gravità e che non richiedono trattamento ospedaliero secondo protocolli di appropriatezza condivisi tra 118, DEA, HUB o Spoke di riferimento e Distretto, mantenendo rigorosamente separata la funzione di urgenza da quella dell’assistenza primaria.

Nella Puglia di Emiliano e del centrosinistra, purtroppo!, prevale il depauperamento dei luoghi di cura e delle risorse impiegate rispetto al potenziamento della Prevenzione e delle funzioni assistenziali territoriali. Insomma, si chiudono i PPI ma il potenziamento della medicina territoriale è lacunoso ed assente. E in assenza di potenziamento delle funzioni assistenziali territoriali, la chiusura dei PPI è da considerarsi pericolosa per i pazienti. E' sufficiente leggere il D.M. 70/2015, nella parte inerente la rete dell'emergenza-urgenza, per comprenderlo.

GiĂ  ora con i PPI attivi nelle sale dei pochi Pronto Soccorsi residuati assistiamo al sovraffollamento di pazienti costretti a lunghissime attese anche di 24 ore, figuriamoci cosa potrĂ  avvenire con la chiusura dei PPI in assenza del potenziamento delle funzioni assistenziali territoriali.
Serve una rivoluzione civile e democratica che parta dalla presa di coscienza delle comunitĂ  di una SanitĂ  Pugliese fatta di scelte di pianificazione ed organizzazione inaccettabili e dannose di un Presidente-Assessore assente ed inadeguato.

Bari, 21 aprile 2018
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Liste di attesa, Zullo (Dit-NcI): "Nostro gruppo disponibile a confronto costruttivo"


"Prendiamo atto della categorica chiusura del collega Fabiano Amati, la cui proposta di legge sulle Liste di Attesa non è stata bocciata solo dal nostro gruppo, ma anche da tutti i medici auditi in commissione sanità ieri.

Apprezziamo, invece, lo spirito collaborativo dei colleghi Paolo Pellegrino e Cosimo Borraccino ai quali invieremo subito gli emendamenti, che abbiamo presentato ieri in conferenza stampa (proprio in virtù di quello spirito collaborativo al quale Amati aveva richiamato anche il centrodestra), perché ci possa essere un confronto costruttivo che mette al centro della discussione la carenza di organico e non colpevolizzi, invece, i medici che sono già costretti a lavorare in situazioni di notevole disagio".

Così il presidente regionale di Direzione Italia-Noi con l'Italia, Ignazio Zullo

Bari, 20 aprile 2018


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per informazioni
mariateresa d'arenzo
338/2447026





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