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Pulsano: Comunicati consigliere Di Lena
lunedì 5 giugno 2017

- "SIT IN" DI PROTESTA PER PISTA PEDONALE
- OSSERVAZIONI SU PROGETTO APPRODO TURISTICO Seno Capparone


SIT IN DEL CONSIGLIERE INDIPENDENTE ANGELO DI LENA PER PROTESTARE SULL’ANDAMENTO DEI LAVORI PER LA PISTA PEDONALE.


Si è svolto nella mattinata del 3 giugno u.s. un "sit in" del consigliere indipendente del Comune di Pulsano Angelo Di Lena per protestare sui lavori della ormai contestatissima pista pedonale che il Comune sta realizzando sulla litoranea insieme ai parcheggi privati per riorganizzare il flusso del traffico. Alla manifestazione di protesta hanno partecipato anche pulsanesi residenti. Il consigliere Di Lena, intervistato dalle televisioni locali ha, in proposito, rilasciato le seguenti dichiarazioni:
“Nei giorni scorsi avevo presentato una interpellanza sui tempi di realizzazione della pista pedonale , perchè ritenevo questo progetto positivo insieme ai nuovi parcheggi, ma mi sono accorto, esaminando le carte e visionando i lavori sul posto, di alcuni gravi difetti di progettazione ed inadempienze nella realizzazione della pista pedonale . Non c'è dubbio, come hanno denunciato anche molti cittadini, che chi ha progettato le soluzioni tecniche per la pista pedonale ha commesso degli errori madornali. Alcuni di questi appaiono macroscopici: la pista pedonale è, infatti, troppo stretta per il transito nei due sensi di marcia di due carrozzelle per disabili; non ha tenuto conto dei parcheggi per i disabili e per i residenti; l'asfalto in più punti della pista andrebbe completamente rifatto del tutto; il cordolo delimitante d’asfalto, alto appena 20 cm, non offre idonea protezione ai passanti , ma offre soltanto un restringimento della carreggiata . Ma v’è di più. Sembra che non siano state rispettate le prescrizioni delle autorizzazioni rilasciate dalla Sovrintendenza ai Beni Culturali , ed alcune prescrizioni della Regione Puglia, nel senso che non si sarebbero rispettati i vincoli forestali. Come conseguenza alcune specie arboree sarebbero state abbattute malgrado i divieti imposti dagli Organi competenti suddetti per far spazio ai parcheggi ed inoltre non si e' provveduto a regolarizzare le pendenze per il deflusso delle acque meteoriche in base al dlgs 152 del 2006 e ss.mm. ii. ( Testo Unico Ambientale ).
Per tali motivi come consigliere indipendente sottoporrò alla giunta e al Sindaco di Pulsano, garante della legalità, queste osservazioni attraverso una interpellanza facendo presente le rimostranze dei cittadini e chiedendo di intervenire affinché sia fatta al più presto chiarezza su queste inadempienze degli uffici tecnici e vengano bloccati immediatamente i lavori. Voglio, infine,far presente, l’assenza delle altre forze politiche di opposizione in supporto ai cittadini col sottoscritto nella giornata odierna"

















Inviato da Consigliere di opposizione Angelo Di Lena ( Presidente della prima commissione affari generali e polizia municipale del comune di Pulsano)


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CONSIGLIERE DI Lena : inviate l'1.06.2017 ore alle 10.43 al Demanio Costiero e Portuale le osservazioni in riferimento al progetto dell'approdo turistico in localitĂ  Seno Capparone a Pulsano

IL PROGETTO DEL PORTO TURISTICO DI PULSANO, UNA OPPORTUNITĂ€ DI CRESCITA O UNA MERA ILLUSIONE PER I PULSANESI ? COSA SIAMO IN GRADO DI OFFRIRE AI TURISTI? INTERVENTO DEL CONSIGLIERE INDIPENDENTE ANGELO DI LENA


Ritorna nuovamente all’attenzione della cittadinanza di Pulsano, riemergendo dagli abissi fra le polemiche, il progetto del porto turistico di Pulsano nel paradiso della conchetta della Baia Seno Capparrone, meglio conosciuta come la baia del ristorante girasole. Un progetto realizzato con soldi messi in cantiere dai privati, dapprima bocciato dalla Regione, ma poi ripresentato e riproposto con un “projectfinancing” da parte Della GRUPPO IMMOBILIARE s.r.l. di SAVA ( TA ).

Per l’occasione è intervenuto il consigliere indipendente Angelo Di Lena :
“ Personalmente, anche se la mia voce rischia di essere fuori dal coro questo modo di fare progettualità non mi convince, visti i risultati che ha prodotto in altre realtà territoriali locali. Il concetto di projectfinancing prevede, infatti, che gli investimenti necessari per la realizzazione di questo porto dovrebbero essere forniti dai privati e poi pagati dallo Stato e, quindi, da noi cittadini. In altre realtà ciò che è accaduto, in molti casi, è che poi lo Stato e, quindi la collettività, ha pagato per dieci volte il suo valore. Cerco di spiegarmi meglio. Il “finanziamento di un progetto”, meglio noto come projectfinancing, funziona così: lo Stato decide di realizzare un’opera, un privato la costruisce in cambio della concessione di utilizzo o di un canone d’affitto per un numero di anni sufficienti a ripagare la spesa e guadagnarci il giusto. Fin qui, tutto bene, il problema è che le cose, a quanto hanno dimostrato molte esperienze concrete, sono così solo in teoria: intanto spesso i soldi con cui i privati fanno l’investimento sono garantiti dal pubblico e poi la remunerazione della spesa iniziale è sempre scandalosamente alta. Tradotto: zero rischi, molto guadagno per l’investitore. Il projectfinancing, dapprima usato solo dallo Stato per opere enormi tipo le autostrade, oggi è diventato un modus operandi frequente anche degli enti locali, spesso il mezzo con cui Regioni, Comuni e Asl in questi anni hanno aggirato i vincoli di bilancio che gli impediscono di fare investimenti. Infatti per un ente locale o un’azienda sanitaria è oggi quasi impossibile costruire una scuola o un ospedale chiedendo un mutuo: sforerebbe i parametri sia sul deficit che sul debito. E qui arriva il finanziamento di un progetto: il privato chiede il mutuo e costruisce l’opera, il sindaco firma un contratto d’affitto ventennale con annesso servizio di pulizia, manutenzione e chi più ne ha più ne metta. Per questi motivi dopo aver letto il progetto del porticciolo credo che il Sindaco abbia il dovere di chiarire alla cittadinanza questi aspetti sui quali occorrerà fare molta attenzione: 1) da dove provengono i denari per tale costruzione? 2) Chi farà da garante per tale costruzione e, al termine della concessione, qualora l’opera dovesse produrre più debiti che crediti, chi dovrà pagare questi debiti? 3) Se i debiti verranno riversati sul Comune? 4) Chi dovrà sostenere economicamente la manutenzione ordinaria e straordinaria del porticciolo? 5) Se dovremo assistere agli stessi disagi del porto di Campomarino? 6) Chi sborserà i denari per i futuri ed inevitabili dragaggi?

Al di là di questi importanti aspetti di natura finanziaria il progetto del porto turistico di Pulsano presenta, comunque, altre problematiche e punti deboli, che vanno esaminati, perché non sia una mera illusione ad incrementare il turismo. Facciamo alcune riflessioni. Per realizzare questo porto, ovviamente bisognerà intervenire sull’assetto della costa con la realizzazione di dragaggi che andranno a modificare i fondali creando problemi alla flora e alla fauna del posto. Quindi si avranno delle indubbie conseguenze sul piano ambientale paesaggistico, vero punto di forza fino ad ora della nostra zona costiera. Ma v’è di più! L’arrivo nel mare di Pulsano di almeno un numero di 350 barche (tanti sono i posti previsti), la gran parte di grosse dimensioni, che stazionerebberero nel porto e nelle vicinanze della costa sicuramente cambierà radicalmente il mare come lo ricordiamo noi. Tutti sappiamo cosa succede quando una grossa imbarcazione staziona davanti alle coste. L’acqua si sporca per il gasolio che viene rilasciato in mare ed la costa sabbiosa ci mostra pian le chiazze oleose, oltre l’inconfondibile odore di carburante. Altro che bandiera blu, come ha detto il Sindaco Ecclesia nei prossimi anni ,( e anche qui ha fatto flop ) .

Con questa invasione di barche è molto più probabile pensare che il mare come lo conosciamo noi, limpido e chiaro diventerà solo un ricordo. Ma veniamo all’aspetto economico. Mi chiedo, siamo veramente sicuri che l’arrivo del porto turistico sarà in grado di incrementare l’economia di Pulsano facendole fare la svolta che attendevamo da anni? Non c’è dubbio che la presenza nel periodo estivo di più persone sicuramente pronte a spendere aumenterà sul nostro litorale. Il vero problema però è un altro. Pulsano è pronta a accogliere questo flusso di gente e, soprattutto, è in grado di offrire i servizi che i vip o comunque la gente denarosa cerca nelle località turistiche.

Vorrei in proposito ricordare al Sindaco Ecclesia, al di la di quanto ha detto sulla viabilità di Pulsano nei giorni scorsi, che in zone centrali del paese (non in periferia) ci sono ancora vie prive del tutto di asfalto, luce, acqua, illuminazione con famiglie che sono sul piede di guerra per i disagi che affrontano quotidianamente. Ed allora, mi chiedo, quale è il biglietto da visita che offre Pulsano ai turisti? Quale la sua immagine oggi che non riesce a garantire, neanche quella che in gergo tecnico potremmo definire la “normalità” in tanti settori? Fra le tante cose basti pensare che ancora oggi non abbiamo un canile municipale e mute di cani affamati si aggirano indisturbate per il paese, laddove andrebbe garantito loro un ricovero degno. Forse dobbiamo prendere coscienza che Pulsano come paese non è ancora pronta a ricevere una simile struttura, visto che manca della normalità in molti settori, quella che tantissimi cittadini agognano e che l’amministrazione dovrebbe anzitutto pensare a garantire. E’ bene ricordare che i turisti, specie quelli di alto livello come i diportisti, sono abituati ad avere servizi efficienti che trovano nelle località da vip, vedi Capri, Portofino, ecc. Il rischio concreto, pertanto, è che Pulsano diventi una semplice stazione di ricovero di grosse barche e che i turisti si spostino in zone più appetibili e, soprattutto, più efficienti della nostra costa, lasciando a noi pulsanesi l’ingrato compito di area di parcheggio con tutti gli oneri che ne conseguono e pochi onori.

Per questi motivi il 1 Giugno 2017 l' alle ore 10:43 attraverso una pec il consigliere Di Lena in qualitĂ  di Consigliere di minoranza e vice presidente della quinta commissione ambiente del Comune di Pulsano ha inviato al Servizio Demanio Costiero e Portuale le Osservazioni della Dr .ssa Baldacconi in riferimento al progetto dell'approdo turistico in localitĂ  seno Capparone⁩. Nello specifico la societĂ  " Gruppo Immobiliare " chiede il rilascio di concessione di anni 30 , di aree del demanio marittimo per una superficie complessiva di mq 127.370 ricadenti nel comune di Pulsano ( Ta ) allo scopo di realizzare un Porto Turistico . Le osservazioni riguardano gli aspetti naturalistici di pregio che caratterizzano l' ambiente ,marino ricadente nell' area oggetto dell' istanza , assolutamente incompatibili con la realizzazione di un porto turistico . L'eventuale costruzione di un porto provocherebbe la completa compromissione dell' ambiente naturale .Dalla lettura scientifica infatti , emerge che la costruzione di un porto e la sua successiva gestione , produce una serie di impatti rilevanti di seguito elencati : cementificazione costiera ,alterazione del paesaggio costiero , perdita del grado di naturalita' del paesaggio ,alterazione dei fondali marini , alterazione e distruzione gli ecosistemi marini , intorbidamento delle acque , inquinamento delle acque , inquinamento atmosferico , del suolo acustico , alterazione dll' idrodinamismo costiero , alterazione del trasporto litorale del sedimento , produzione di rifiuti e necessita' di effettuare dragaggi . Per queste ragioni il nostro auspicio è che la concessione demaniale marittima per la realizzazione e la gestione di un porto turistico , non venga accordata ai proponenti del progetto . Come sempre mi meraviglia il silenzio assordante delle forze politiche su queste vicende , e se diranno la loro lo faranno in base all' opinione dei cittadini !













Inviato da Consigliere di minoranza Angelo Di Lena (Vice Presidente della quinta commissione ambiente del comune di Pulsano )





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