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Comunicazioni Conservatori e Riformisti
venerdì 28 ottobre 2016

- Gruppo CoR: Bollo auto, se non paghi la Regione te la toglie.
- Zullo: TRAGEDIA FERROVIARIA, brutta querelle ...
- PROTONTERAPIA, Manca scrive al Presidente Emiliano
- Manca: Audizione Ruscitti






Bollo Auto, CoR: “Se non lo paghi per tre anni la Regione Puglia ti ‘toglie’ l’autovettura…anche se sei un moroso incolpevole!â€

Il gruppo dei Conservatori e Riformisti (Ignazio Zullo, Erio Congedo, Luigi Manca, Renato Perrini e Francesco Ventola) chiedono alla Regione di valutare caso per caso la radiazione dell’auto dei pugliesi “evasori†dal PRA


Non paghi il bollo auto, la Regione Puglia te la “toglieâ€. Non è una semplice minaccia: contro gli evasori del bollo auto la Regione Puglia ha deciso di usare il pugno di ferro: radiazione d’ufficio dell’autoveicolo.

Così se nei giorni scorsi a bussare alla porta di alcuni inadempienti pugliesi, che per tre anni (2012/2013/2014) non hanno pagato la tassa automobilistica, è stato un semplice postino per notificare il mancato pagamento triennale, passati 30 giorni a bussare sarà un ufficiale di polizia per il ritiro d’ufficio delle targhe e della carta di circolazione. In questo modo l’auto sarà cancellata dal Pubblico Registro Automobilistico (PRA). La Regione ha, infatti, deciso di attivare in modo categorico la procedura d’ufficio prevista dall’art 96 Codice Stradale.

Ora fermo restando che le tasse non solo vanno pagate, ma vanno pagate da tutti per avere migliori servizi il comportamento della Regione Puglia appare decisamente aggressivo se non vi è a monte una valutazione delle ragioni per le quali vi è il mancato pagamento. In un momento di grande difficoltà economica - è di oggi la notizia che la Puglia è fra le regioni italiane dove è più alta la percentuale di famiglie senza cibo (il 16% secondo il Censis) – irrigidire le misure con le quali si persegue l’evasore, magari non per scelta ma per necessità, diventa un accanimento che poco si sposa che le tanto sbandierate politiche sociali di questo governo regionale.

Per questo chiediamo al governo di rivedere in senso meno rigido l’applicazione del Codice della Strada per dare l’opportunità ai pugliesi in difficoltà, ai morosi incolpevoli e non certo a squallidi “furbettiâ€, di potersi mettere in regola senza il pericolo di perdere anche la disponibilità dell’uso dell’automobile.

Bari, 27 ottobre 2016


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Tragedia Ferroviaria, Zullo (CoR): “Una querelle fra Regione e Ferrotranviaria era l’ultima cosa che serviva in questo momento…ma da sindaco sceriffo a presidente pm il passo è breve!â€

Dichiarazione del capogruppo Cor alla Regione Puglia, Ignazio Zullo, torna sulle dichiarazioni che il presidente Michele Emiliano ha fatto martedì mattina a Bari, ad un convegno organizzato dai familiari delle vittime dell’incidente ferroviario dello scorso 12 luglio sulla tratta Andria-Corato


Una querelle fra Regione Puglia e Ferrotranviaria su una delle tragedie ferroviarie più gravi che non la Puglia, ma l’Italia ha vissuto era l’ultima cosa che avremmo voluto vedere e sentire. Il profondo senso di Giustizia ci induce a sperare che le famiglie delle vittime e dei feriti possano un giorno trovare le risposte che cercano sia dal punto di vista penale sia amministrativo.

Proprio per questo avremmo preferito che almeno in questa occasione il presidente Emiliano non vestisse – come gli piace spesso fare – nuovamente la toga di pubblico ministero con il rischio di poter, anche non volendo, influenzare il lavoro dei suoi ex colleghi.

Da sindaco sceriffo a presidente pm, infatti, il passo può anche essere breve, ma se si creano aspettative che potrebbero non trovare il riscontro dei fatti ai danni di chi ha già sofferto è oltrepassare il limite. Emiliano ha accusato direttamente Ferrotramviaria come se non sapesse che in tutta Italia sono le Regioni proprietarie dell’infrastruttura ferroviarie e come se non sapesse che le società titolari di contratto di servizio non possono effettuare nessun intervento sull’infrastruttura stessa che non sia la manutenzione, né decidere in proprio. E come se non sapesse che esiste un cronoprogramma di potenziamento di quella rete avviato nel 2008 proprio dalla Regione Puglia, peraltro inserito nel Piano di Trasporto Regionale. Il tutto senza considerare che il compito di accertare i fatti spetta alla Magistratura e non certo al presidente della Regione.

Il presidente Emiliano dovrebbe cercare di essere un po’ più cauto nelle dichiarazioni perché con questo modo di fare non rispetta né le vittime dell’incidente, né i lavoratori coinvolti, né il teritorio. Accusando e criticando a più riprese le aziende e l’imprenditoria locale, non fa altro che deprezzarle e depauperare le professionalità di cui la Puglia dispone. Una Puglia di cui, non dovrebbe dimenticarlo mai, lui è presidenteâ€.

Bari, 27 ottobre 2016


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Nei giorni scorsi il consigliere regionale dei Conservatori e Riformisti, Luigi Manca, nella sua qualità di vicepresidente della Commissione Sanità della Regione Puglia ha scritto al presidente della Regione, Emiliano, e per conoscenza all'assessore al Welfare, Nigro, e ai direttori del Dipartimento Salute Gorgoni, dell'Ares Ruscitti, della Asl Lecce Melli per chiedere l'istituzione di un tavolo tecnico per la valutazione della PROTONTERAPIA . Secondo Manca la nuova terapia oncologica, oggetto in questi giorni di un movimento civico di protesta, necessita di valutazioni scientifiche e tecniche prima di procedere o meno all'acquisto del costoso macchinario.

Di seguito il testo della lettera inviata da Manca ad Emiliano



Egr presidente Emiliano,

in un’epoca in cui il medico spesso è sostituito dalla ricerca su Google della malattia da curare è chiaro che anche i nuovi sistemi di terapia oncologica diventano oggetti di movimenti di cittadini che spinti dall’emotività più che dalla scienza intendono influenzare le scelte sanitarie senza che a priori ci sia una valutazione tecnica.

E’ quello che sta avvenendo a Lecce da un po’ di tempo: un gruppo di cittadini, coinvolgendo anche molti sindaci, sta portando avanti una battaglia per la Protonterapia. Si tratta di un particolare tipo di radioterapia che fa ricorso agli androni per irradiare le cellule malate. In Italia esistono solo due centri in possesso a Parma e Trento, anche perché il costo macchinario non è a portata di tutte le Asl, circa 70 milioni di euro. La pressante richiesta del movimento civico è di farlo acquistare anche a Lecce.

Ora, fermo restando che qualsiasi mobilitazione per garantire una migliore salute dei cittadini va sempre lodata e ringraziata, ritengo necessario che tematiche di questo genere non siano lasciate solo in balia delle parole, ma passare ai fatti concreti. Presidente Emiliano, è opportuno che ora ad esprimersi siano le Istituzioni competenti in materia. Lo dico non solo per la responsabilità che mi deriva dal mio ruolo istituzionale, vice presidente della Commissione Sanità della Regione Puglia, ma soprattutto come chirurgo oncologo che quotidianamente vive il dramma delle persone che combattono contro il tumore, una patologia – come è noto – in continuo aumento specie nel Salento.


Quindi, fatta la premessa che i malati, in modo particolare quelli oncologici, devono potersi curare possibilmente nel posto più vicino casa, per evitare al paziente e alla sua famiglia lo stress e i costi di cure fuori regione, è fin troppo evidente che i territori specie quelli più sprovvisti debbano dotarsi di nuove tecnologie. Per questo, anche in qualità di assessore regionale alla Sanità, Le chiedo l’istituzione urgente di un tavolo tecnico dove le parti interessate, a vario titolo, possano confrontarsi: penso anche all’assessore regionale al Welfare, Negro, al direttore del Dipartimento Sanità, Gorgoni, a quello dell’Ares, Ruscitti, così come a quello della Asl di Lecce, Melli, insieme al mondo scientifico e medico salentino. Per altro la Melli ha già fatto intendere al movimento la possibilità di attingere ai fondi europei per l’acquisto. Un tavolo che, per quello che mi concerne scientificamente, affronti in modo specifico le tecniche relative alla Protonterapia, ma che analizzi anche altre eventuali soluzioni per i malati oncologici.

Cordiali saluti


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Audizione Ruscitti (Ares), Manca (CoR): “Se il Veneto è la Regione con la migliore Sanità diamo fiducia al manager veneto, ma alle donne faccia un regalo: completi l’iter delle Beast Unitâ€

Dichiarazione del vice presidente della Commissione Sanità e consigliere regionale dei Conservatori e Riformisti, Luigi Manca




Il Veneto è la Regione con la migliore Sanità, la Puglia è terz’ultima, peggio solo Calabria e Campania: lo dice uno studio dell’Università Tor Vergata di Roma, pubblicato ieri.

Quindi come non dare fiducia al nuovo direttore dell’Ares Puglia, Giancarlo Ruscitti, veneto e con una carriera manageriale proprio nella Sanità Veneta? E’ chiaro che la nostra speranza è che forte della sua esperienza nella Regione con la migliore Sanità possa migliorare la nostra. Fanalino di coda nonostante i proclami del presidente e assessore Emiliano. I presupposti ci sono tutti: oggi lo abbiamo ascoltato in Commissione Sanità per la prima volta ed è apparso chiaro che ha già individuato le prime grandi falle nella nostra Sanità. L’aver, infatti, messo l’accento sulla problematica oncologica (in Puglia non esiste ancora una rete oncologica) non può che far ben sperare nel giorno in cui i dati confermano che il Salento è una delle zone più sensibili all’aumento delle patologie tumorali, specie quello ai polmoni.

Una malattia come il tumore, lo dico da chirurgo oncologo, necessita soprattutto di risposte immediate, una diagnosi precoce può salvare una vita più di quanto possano fare in seguito le terapie. Per questo motivo riteniamo indispensabile che ci si attivi per un’oncologia che dia risposte immediate e sinergiche fra: diagnostica-chirurugia-terapia nelle varie specie di tumore.

Al direttore Ruscitti ho chiesto, nel mese della prevenzione contro il tumore al seno, di ultimare l’iter multidisciplinare per il carcinoma alla mammella, la Breast Unit, in modo da dare risposte concrete alle donne colpite dal “big killerâ€, il cancro alla mammella resta infatti il primo per le donne, ma con una diagnosi precoce anche quello dal quale si guarisce.

Bari, 26 ottobre 2016

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Info
Mariateresa D’Arenzo
tel 338/2447026




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