Unioni
Civili - Altieri(CoR): Renzi ritiri DDL Cirinna' non ha più i numeri ne' al
Senato ne' nel Paese.
Secondo gli ultimi sondaggi il 70% degli italiani e' contrario alla stepchild
adoption e ormai anche al Senato si va delineando una maggioranza di uomini e
donne, che al di la' delle appartenenze e dei giochi di potere, voteranno no -
secondo coscienza - all'art. 5 del ddl Cirinna'. Renzi, quindi, non faccia il
"bambino offeso", ritiri il ddl Cirinna' e si proceda a riscrivere
una legge chiara che riconosca i diritti civili alle coppie omosessuali, come
la maggioranza del Paese e del Parlamento considera giusto e non più
rinviabile. L'introduzione della stepchild adoption e' stato un inutile
"avvelenamento dei pozzi", una forzatura ideologica che oggi rischia
di pregiudicare anche il giusto riconoscimento degli stessi diritti e tutele
alle coppie gay come a quelle etero. Renzi non giochi il suo personale Risiko
di potere sulla pelle e sulla sensibilità di tanta gente, faccia un passo
indietro, ritiri il ddl Cirinna', non divida il Paese su un tema dove dopo
tanti anni si è raggiunta una ampia condivisione sui diritti civili. La
stepchild adoption, invece, offrirebbe una cornice di legalità ad una pratica
"orrenda" qual'e' la maternità surrogata e la compravendita della
vita che va combattuta e non normalizzata.
Lo dichiara Nuccio Altieri Deputato dei Conservatori e
Riformisti.
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ZULLO
AD EMILIANO: “NON BASTA SOLO COLLABORARE CON LA MAGISTRATURA, SERVE ANCHE SAPER
FARE IL PRESIDENTE DELLA REGIONE”
Dichiarazione
del presidente del gruppo regionale COR, Ignazio Zullo
Il
presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, all’indomani dell’arresto
del sindaco di Brindisi ha avuto un pensiero affettuoso per quella città
affermando: “In questo momento la mia solidarietà va a tutti i brindisini
onesti che si sono sentiti ancora una volta traditi dalle istituzioni, e posso
dire loro che la Regione Puglia ha tentato, credo con successo, in
collaborazione con la magistratura, di ridurre al minimo i problemi legati al
ciclo dei rifiuti, che queste irregolarità e queste illegittimità avrebbero
rischiato di dilatare ulteriormente, ripeto, a causa probabilmente dei fatti
che sono oggetto di indagine”.
Desidero
non entrare in fatti che sono al vaglio delle autorità giudiziarie, il cui
lavoro va rispettato così come vanno rispettate le garanzie costituzionali che
sono in capo alle persone indagate. Il problema è di capacità politica e
amministrativa di un centrosinistra che, al governo della Puglia dal 2005, ad
oggi ha ridotto la gestione dei rifiuti ad una questione emergenziale.
E’
fallita l’idea “rifiuti zero”, contrabbandata con slogan elettorali, e
con essa tutta la pianificazione fondata sul recupero delle materie. E’ venuto,
così, meno il rispetto non solo per i cittadini onesti di Brindisi
ma per tutti i cittadini onesti della Puglia costretti a pagare una tassa sui
rifiuti insopportabile che incide sul bilancio delle famiglie - più di
quanto esse spendano per l’acquisto di alimenti per dar da mangiare ai propri
figli - e sul bilancio degli artigiani, dei commercianti e delle imprese con importi
superiori ad ogni altro costo.
E’
morta l’idea del Sindaco di Puglia, altro slogan elettorale, di un Presidente
di Regione che non comprende quanto i Sindaci dei Comuni pugliesi sono
diventati invisi ai propri cittadini per l’aumento incolpevole di una
tassazione ormai sentita universalmente tiranna per un Piano Regionale della
Gestione dei rifiuti sinistro.
Non
basta per un Presidente di Regione adempiere doverosamente alla collaborazione
con la Giustizia e non può un Presidente fregiarsi di aver preso le distanze da
un Sindaco che egli stesso con il suo partito avevano candidato e portato alla
vittoria.
Si dà
l’idea di un Emiliano-lavatrice il cui effetto è devastante nell’opinione
pubblica; si cerca di far passare la convinzione che persone siano candide e
oneste secondo il giudizio del Presidente Emiliano, se ruotano intorno a lui o
se da lui vengono nominati in Enti o Aziende partecipate e sono sempre candide
e oneste se dal centrodestra vanno da lui e non lo sono più
se dal centrodestra vanno da Renzi. Salvo, poi, ripudiarle e rinnegarle
se sono adombrate da schizzi di fango.
L’idea
che la Puglia deve affermare è invece quella dell’efficienza, dell’efficacia,
dell’economicità e dell’eticità dell’azione amministrativa e questa idea la si
coltiva se si ha capacità di riforme strutturali di questioni come sanità,
rifiuti, lentocrazia, tassazione che si presentano come terreni paludosi di
sperperi, clientele, sprechi, disservizi che poi costituiscono anche terreno
fertile per prassi opportunistiche e delinquenziali.
Vedo
Emiliano piuttosto distratto ed incapace di agire in questo senso e molto più
attivo nella ricerca di una fatua quanto dannosa per la Puglia visibilità
mediatica personale nell’ottica di un carrierismo già intrapreso con scarso successo
dal suo predecessore Vendola.
Bari,
7 febbraio 2016
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Info
Mariateresa D’Arenzo
tel 338/2447026