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REDDITO DI DIGNITA' E POLITICHE PER L'INCLUSIONE SOCIALE: LE PROPOSTE ANCI PUGLIA SUL DDL REGIONALE 116/2015
sabato 23 gennaio 2016
da Antonio Branca
Anci Puglia






Anci Puglia, in sede di audizione odierna in 3^ Commissione Consiglio regionale, ha presentato una serie di proposte e osservazioni al DDL n. 116 del 30.11.15 “Reddito di dignità e politiche per l’inclusione sociale”.  Per l’Associazione dei Comuni pugliesi, presente Michele Lamacchia, componente Comitato Direttivo regionale, delegato dal presidente Sen Luigi Perrone.

L’Anci, pur esprimendo parere favorevole sull’impianto generale della norma, sottolinea la necessità di un fattivo, imprescindibile e sistematico coinvolgimento dell’Associazione, e quindi dei Comuni e degli Ambiti territoriali sociali, nelle varie fasi della gestione del beneficio economico: procedura  presentazione domande, istruttoria, ammissione e assegnazione.

In merito alle risorse, al fine di supportare gli Ambiti sociali di zona nell’espletamento delle attività previste dalla presente legge, l’Anci chiede l’attribuzione agli stessi ambiti di un importo pari al 2% del riparto di cui al comma 4 dell’art. 8 della presente legge.

In tema di requisiti, l’Anci chiede che divenga obbligatoria la sottoscrizione da parte del richiedente e del suo nucleo familiare, di apposito patto individuale di inclusione sociale attiva, per l'adesione al relativo percorso concordato di attivazione e di inclusione sociale attiva. L’Anci inoltre, chiede la sospensione del beneficio nel caso di assunzione a tempo determinato per periodi superiori a tre mesi ed inferiori a sei mesi. 

Bari 20 gennaio 2016

 


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