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Comunicazioni COR 19 gennaio 2016
martedì 19 gennaio 2016

da conservatorieriformisti.puglia@gmail.com





RIFORMA SOPRINTENDENZE, ALTIERI: “STOP LENTOCRAZIA, FRANCESCHINI ABBIA PIU’ CORAGGIO”

Dichiarazione del deputato e componente della Commissione Cultura della Camera dei Conservatori e Riformisti, on. Nuccio Altieri

 

Bene la proposta di unificazione delle Soprintendenze, per evitare doppi e tripli pareri, quadruple infinite attese e conflitti tra Soprintendenti giocati sulla pelle di cittadini e imprese, ma la riforma del Mibact non abbia solo un bel titolo. 

Oggi in audizione in Commissioni Riunite Camera e Senato, ho chiesto al ministro Franceschini che la riforma abbia piĂą coraggio e intervenga nella sostanza della materia, riducendo la discrezionalitĂ  e i tempi autorizzativi delle Soprintendenze, oggi vero blocco allo sviluppo e alla valorizzazione del nostro patrimonio culturale e paesaggistico.

Il Governo non si fermi, dunque, al "Risiko" delle dirigenze e alla creazione di nuove caselle per i funzionari in mobilità, ma è necessario inserire nel testo di legge - in maniera chiara - norme per semplificare le procedure autorizzative e soprattutto codificare tempi brevi e certi per ottenere un parere. La "lentocrazia" e la "divietocrazia" delle Soprintendenze hanno allontanato dal nostro Paese importanti investitori e investimenti nella valorizzazione del paesaggio e dei beni culturali, oggi è urgente superare la politica dei "vincoli ciechi" e dare in tempi "europei" un si o un no, perché la cultura e il turismo sono una delle attività produttive più importanti per la crescita economica e occupazionale dell'Italia e non devono essere in alcun modo frenate e disincentivate.

Roma, 19 gennaio 2016

 

Info

Mariateresa D’Arenzo

tel 338/2447026

 

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OSPEDALI ED EQUILIBRIO DI BILANCIO, ZULLO: “CARO EMILIANO LO STABILISCE LA LAGGE, MA NOI VEDREMO SE SAPRAI DIRE BASTA A TANTE SITUAZIONI DI SPEREQUAZIONE”

Dichiarazione del presidente del gruppo regionale dei Conservatori e Riformisti, Ignazio Zullo

 

Ospedali efficienti e in grado di offrire servizi sanitari garantendo anche un equilibrio economico non è solo un obiettivo del presidente Emiliano o una nostra battaglia politica da sempre. Lo prevede la legge (D. M. 70 del 2015, Regolamento recante definizione degli standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi relativi all'assistenza ospedaliera).

 

Ma ora basta chiacchiere, Emiliano passi dagli slogan, troppi quelli sentiti finora, ai fatti. Noi, Conservatori e Riformisti, abbiamo da tempo detto BASTA a situazioni insostenibili e sproporzionate. Emiliano dirà anche lui basta a  un Oncologico, quello di Bari, che con appena 80 posti letto assorbe, in proporzione, più del doppio dei finanziamenti rispetto al Miulli di Acquaviva che ha 600 posti letto e una serie di reparti, compreso il Pronto soccorso, che necessitano di maggior investimenti?

Emiliano dirà basta a quelle situazioni per cui un  primario riesce, grazie alla benevolenza o alla stessa tessera di partito di chi governa, ad avere per il proprio reparto più risorse rispetto a chi, figlio di nessuno, per il proprio ospedale non riesce neppure ad avere un infermiere?

Emiliano dirà basta a fine anno a correre in soccorso per  sanare i conti di quegli ospedali che mai sarebbero riusciti a pareggiare i loro conti e sono sempre agli stessi, un vero e proprio “aiuto di Stato” o meglio “aiuto di Regione”, che inevitabilmente, nel corso degli anni,  ha creato strutture ospedaliere di serie A e di serie B, con veri e propri poli di eccellenza sanitaria a macchia di leopardo, lasciando totalmente scoperti interi territori e presidi periferici, per i quali diventa inevitabile non raggiungere quegli indici di funzionalità ottimali, proprio perché catalogati  di serie B.

E allora ben venga il governatore Emiliano, venerdì prossimo, in Commissione Sanità. Lo attendiamo con grande interesse e con la speranza che ci sia davvero una svolta nel modo di concepire la rete ospedaliera pugliese anche e soprattutto con una diversa allocazione delle risorse che tenga conto della medicina territoriale e di quella preventiva. Di fronte a una razionalizzazione delle risorse e una migliore distribuzione siamo convinti che a beneficiare non saranno solo i bilanci, ma la salute dei cittadini ai quali saranno offerti servizi migliori.

 

Bari, 19 gennaio 2016

 

 

 

 

 

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TRIVELLAZIONI NEL SALENTO, CONGEDO: UN ENNESIMO SCHIAFFO AL TERRITORIO. SERVE AZIONE FORTE E TRASVERSALE CONTRO GOVERNO RENZI

 

Dichiarazione del consigliere regionale di CoR e presidente della VII Commissione, Erio Congedo

 

Non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire. Il NO TRIV che ieri, 18 gennaio, si è levato forte da Manfredonia è solo l’ultima delle innumerevoli mobilitazioni in cui amministrazioni locali, istituzioni religiose, associazioni, categorie professionali e imprenditoriali, semplici cittadini hanno gridato la propria contrarietà alle trivellazioni al largo delle coste pugliesi.

Per questo apprendere oggi che il Governo avrebbe autorizzato prospezioni da Porto Cesareo a Santa Maria di Leuca ci lascia sconcertati, in quanto si tratta di uno schiaffo al territorio, alla comunità salentina e alle istituzioni che la rappresentano a cominciare da quella regionale che si è espressa in modo chiaro e unanime approvando i quesiti referendari. Oltre a calpestare il sacrosanto diritto del territorio ad essere protagonista dei percorsi decisionali che  lo riguardano, si tratta di una scelta che rischia di colpire quella sorta di oro blu che è la bellezza e l’incontaminatezza del mare del Salento, colpito il quale quel  fenomeno di crescita turistica ed economica inevitabilmente registrato negli ultimi anni si bloccherebbe e si spegnerebbe.

Renzi con il suo governo privo di legittimazione popolare, dopo aver dimenticato dalla sua agenda il Mezzogiorno, non può ricordarsi della Puglia solo con opere e infrastrutture che ne mettono a rischio l’immagine, la capacità attrattiva e la vocazione turistica. Ogni iniziativa è pertanto necessaria perché tale scempio non si compia sulla pelle della nostra Gente e del nostro territorio.

Bene ha fatto il governatore della Puglia, Michele Emiliano, ieri a Manfredonia a annunciare  che fino a quando ci sarà lui alla guida della Puglia il nostro mare non sarà mai trivellato, ma a questo deve aggiungersi una forte e trasversale azione parlamentare senza bandiere e senza faziosità e soprattutto senza timori reverenziali verso Renzi,  ne come Presidente del Consiglio, ne come Segretario del PD”.

 

Bari, 19 gennaio 2016

 

 


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