La denuncia degli Autotrasportatori di Casartigiani Taranto che
mettono all’indice
le istituzioni ed alcuni enti socioeconomici
“Non ci sentiamo rappresentati dalle istituzioni politiche e da
alcune organizzazioni socioeconomiche del territorio. Stiamo morendo e nessuno
fa niente per aiutarci”. La denuncia, forte, di Giacinto Fallone, presidente
della categoria Autotrasportatori di Casartigiani Taranto che, con l’inizio del
nuovo anno, lancia l’ennesimo appello, con la speranza, estrema, che il 2016
porti finalmente qualcosa di buono.
“Niente Porto, Ilva muore e Agromed non decolla: non sappiamo più
come andare avanti”. E’ questo lo stato d’animo dei tanti lavoratori del
settore che non vedono nuove strade per la logistica locale.
Porto, Ilva e Agromed. Fallone è chiaro e diretto, centrando
quelle che sono le tematiche economiche ed occupazionali maggiormente sentite
in riva allo Jonio. Perché, se di Ilva e Porto di Taranto si discute
quotidianamente, la questione Agromed è quella che si vorrebbe vedere emergere
in un momento in cui di tutto il resto non vi è una traccia positiva.
“Parlando di Agromed, il suo presidente, Luigi Sportelli, numero
uno uscente della locale Camera di Commercio, è particolarmente fiero di un
bilancio attivo di circa 10 milioni di euro. Non vi è però da essere fieri –
evidenzia il rappresentante degli autotrasportatori iscritti alla nota
associazione artigiana – se valutiamo che questi soldi ci sono semplicemente
perché i vertici di Agromed (di cui la Camera di Commercio è socia insieme a
Comune e Provincia di Taranto) non sono stati in grado di investirli. Ad oggi,
infatti, nessun progetto è stato avviato e nessun impegno è stato assunto da
determinati politici e da determinati rappresentanti socioeconomici nell’ottica
di rilancio e sviluppo della nostra categoria, e non solo, pur in presenza di
risorse”.
Insomma, Casartigiani Taranto chiede e pretende nuove opportunitĂ
per una cittĂ che, alla luce delle sue potenzialitĂ , ha il diritto di vivere e
non solo di sopravvivere. “Basta con le promesse puntualmente disattese e
soprattutto – chiude così Giacinto Fallone – basta con l’incapacità di chi è
alla guida del nostro territorio e di quelle realtĂ che potrebbero costituire
la svolta mentre, invece, sono solo statiche e propagandistiche”.
Cordiali saluti Ufficio Stampa
Casartigiani