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Comitato lavoro U.O.I.: "ultimatum" e conf.stampa 29 giugno ASL TA + Riunione ambulanti/artigiani martedì 30 Via Rintone
lunedì 29 giugno 2015

da meridionalista@libero.it





COMITATO LAVORO – COMITATO DISOCCUPATI
ALBA - CASA DEL SOLE E DEL MARE
ASSOCIAZIONI FAMILIARI ONCOLOGICI E PSICHIATRICI
LARGO BINO 6 - 74020 LIZZANO (TARANTO) TEL. 345 76 414 87



AI DIRETTORI RESPONSABILI DELLA STAMPA

E P.C. AL DIRETTORE GENERALE dell'ASL di Taranto

AL PREFETTO E AL QUESTORE DI TARANTO

AL PRESIDENTE DELLA REGIONE PUGLIA Emiliano


OGGETTO: decisione “ultimatum” dopo l’ennesimo rifiuto D’INCONTRARE IL COMITATO LAVORO, siamo costretti a tenere la prima e ultima conferenza stampa nell’azienda ASL di Taranto LUNEDI' 29 GIUGNO e precisamente nella sala di attesa del Direttore Generale, al secondo piano con inizio alle ore 10

INVITO A PARTECIPARE A TUTTA LA STAMPA CARTACEA E TELEVISIVA ALLA SOPRAINDICATA CONFERENZA STAMPA

Il Comitato lavoro e dei Disoccupati di Taranto insieme alle associazioni dei familiari di pazienti oncologici e psichiatrici, Alba e Casa del sole e del mare, hanno manifestato, da martedì 16 sino al 28 e continueranno sino al 30 giugno ed oltre, per denunciare le gravissime condizioni in cui vengono tenuti, pazienti ed operatori, sia nell’ambiente oncologico che in quello psichiatrico, da anni abbandonati dalla suddetta Azienda, che millanta di occuparsene.

Infatti non provvede più a trasportare i tantissimi pazienti oncologici, adducendo di non avere il denaro necessario al servizio, quando invece lo ha sprecato senza alcun controllo (si parla di circa sette milioni di euro), e continua a sprecare danaro pubblico per delle strutture concesse in modo totalmente anomalo (vedi, le gare annullate dal TAR, ma concesse ai privati privilegiandoli, mentre avremmo risparmiato 60 milioni di Euro - perché tanto ci costano) le stesse sono ancora malgestite dalle solite società “protette dalla politica” e da dirigenti ancora “collusi”, visto che nessuno interviene per fare chiarezza e soprattutto giustizia. Ecco perché il direttore “calato dall’alto” evita d’incontrarci.

Dicevamo della consegna di strutture pubbliche che dovrebbero servire alla riabilitazione dei pazienti psichiatrici, quando invece attualmente detti pazienti vengono solo custoditi in strutture chiuse come i manicomi e lasciati “marcire”, oppure riempiti di “droga legalizzata” cioè di medicinali che rincoglioniscono qualsiasi paziente.

I Comitati e le Associazioni constatano,

che ancora oggi la ASL di Taranto continua ad essere occupata da Burocrati che tengono in ostaggio anche il Direttore Generale che, appena arrivato, ci aveva promesso telefonicamente un incontro, che mai si è tenuto; al contrario si continua a proteggere aziende privilegiate, che non rispettano per niente l’appalto, causando danni agli operatori e soprattutto ai pazienti.

(magari la stampa aprisse gli occhi e non avesse solo l’attenzione sui fatti di corruzione di mafia capitale)

1) queste società “Nuova luce e Demetra” hanno licenziato il personale (ben quattro esponenti, che facevano parte dell’albo degli operatori Asl) in modo arbitrario, in quanto sono stati condannati, ma senza aver prima ricevuto alcun RICHIAMO-rimprovero dal Dipartimento di salute mentale. Per non parlare del cattivo esempio mostrato in strutture delicatissime, in cui i pazienti sono sensibili a tali «violenze» e chiaramente sono stati danneggiati-traumatizzati, visto che in tali ambienti non si era mai arrivati a certi comportamenti (come possono i familiari restare tranquilli, quando la struttura pubblica si trasforma in un vero manicomio ?!);

2) hanno ceduto o venduto ad una cooperativa (DEMETRA), senza alcun requisito e diritto di precedenza, salvo l’avvallimento venduto a trecento euro, per cui adesso la stessa cooperativa non può per niente scomparire, dal momento che è la stessa cooperativa a dover rispondere della cattiva gestione e per non aver attuato il servizio, così come recita il capitolato d’appalto, ergo, cosa aspetta la Asl a dargli il benservito ?! (questo è uno dei tanti favori dati a costoro);

3) non si è voluto controllare scrupolosamente, sia la scelta dei funzionari che hanno valutato e deciso, sia i requisiti che l'affidamento dei partecipanti (quasi tutti coinvolti nelle tante società partecipanti alle gare), sia la loro presenza nelle attuali cooperative “affidatarie” e soprattutto come e cosa hanno fatto per salvare costoro dall’annullamento delle gare, deciso dal Tar di Lecce;


4) il continuo spreco di danaro pubblico per aver tenuto, per circa quattro anni, abbandonate le strutture di Lizzano e per aver abusato nello scippare tutte le strutture della cooperativa sociale “Lacanosa” (composte da computer-stampanti-fotocopia-cucina al completo-materiali di vari laboratori - tavoli-sedie-attrezzature varie ed il pulmino, causando un danno di sessantamila euro);

5) infine, vorremmo sapere cosa si è fatto relativamente a tutti gli attacchi criminali subiti dalle Cooperative negli anni, dal 2011 a tutt'oggi, «colpevoli di aver fatto ricorso al Tar, cioè avendo le stesse alzato la testa e preteso una giustizia che nell’Azienda Sanitaria Locale di Taranto è sconosciuta».

Visto che solo per aver deciso di protestare sotto la Asl venimmo aggrediti dalla criminalità (la stessa intercettata e chiusa in gabbia attualmente), con l’attentato alla sede della cooperativa in Largo Bino, poi l’incendio di un mezzo di lavoro e ancora, il taglio delle ruote del pulmino Mercedes che ha lavorato nella struttura Asl di Lizzano, seguiti dal furto nella friggitoria di via Silvio Pellico, infine dall’incendio di 2 alberi d’ulivo sul terreno dato in comodato alla società Lacanosa.
(cosa aspettiamo qualche morto ammazzato ?!)

Vorremmo veramente sapere dalla nostra commissione ANTIMAFIA che rapporti c’erano tra la sacra corona unita e l’amministrazione comunale, perché dopo la criminalità, anche l’amministrazione comunale colpiva tremendamente la società, sia danneggiando una piazza per penalizzare la cooperativa che possedeva un locale, già pronto per essere adibito a ristorante etnico nel centro storico, dove alcuni pazienti sarebbero stati inclusi al lavoro, sia distruggendo una realtà dinamica-aperta che produceva in occupazione e in civiltà, ma che evdentemente doveva essere ANNULLATA. Anche attraverso il sostegno del Comando dei Carabinieri di Lizzano che, guarda caso, «pretendeva la chiusura della PESCHERIA per mancanza di agibilità strutturale», dimenticando che l'intero paese ne era sprovvisto, persino la Caserma stessa. Inoltre, questo nostro Comando non era riuscito a trovare nemmeno un ignoto (dei criminali che ci avevano aggredito e derubato), dimostrando di non garantire alcuna sicurezza nel Paese.

Di conseguenza è risultato evidente che contro il “diverso” è meglio essere in tanti a colpire, perché anche l’Ufficio Provinciale del Lavoro ha risposto ai lamenti di queste aziende (privilegiate e protette dalla politica e dalla ASL di Taranto), inviando ispettori e controllando "scrupolosamente" la società cooperativa Lacanosa, con l’intento di farla chiudere definitivamente.

Le stesse realtà associative e cooperative a fronte di tali avvenimenti «criminosi», DECIDONO

di denunciare sia tutti i commissari straordinari e direttori generali della Asl, presenti a Taranto dall’anno 2011 a tutt’oggi, sia il Dipartimento di Salute Mentale, da Scapati alla Nacci sino a Ferraro, le varie Procure della Repubblica di Taranto, Lecce e Matera, il presidente dell’Autorita’ anticorruzione, la Corte dei Conti, circa tutti gli abusi, le discriminazioni, le eventuali collusioni-corruzioni-clientele, verificatesi prima e dopo l’affidamento di strutture pubbliche dell’Asl e precisamente nei centri diurni e crap.

Ogni familiare, operatore, cittadino, è tenuto a sostenere la giusta azione di protesta contro coloro che millantano responsabilità senza aver dimostrato rispetto delle regole, al contrario calpestandole e abusando notevolmente, per aver consentito tutto questo che denunciamo pubblicamente e per avere a tutt’oggi tenuta la porta chiusa del direttore generale, che non vuole alcun incontro proprio per difendere i suoi burocrati, colpevoli di tutto questo.

f.to Alfano, ADDETTO STAMPA del Comitato lavoro
Lizzano 27 giugno 2015

__________



Buongiorno Amici Ambulanti/Artigiani e stampa che non pubblica NIENTE

dopo una prima giornata di sensibilizzazione a favore di tutte le categorie degli ambulanti ci corre l'obbligo di informarvi che Martedì sera 30-06-2015 alle ore 18,00 presso il BAR DI VIA RINTONE N.55/57 c'è la consueta riunione settimanale di tutti coloro che vogliono risolvere l'annoso problema del lavoro precario in cui sono costretti a vivere.

La manifestazione di ieri ha dimostrato una forte partecipazione di 21 ambulanti (comunque molto scarsa per ottenere la soluzione che andiamo cercando) che hanno con determinazione presenziato dimostrando solidarietĂ  - attivismo - consapevolezza - ingegno e dichiarandosi disponibili a continuare, con tutti i mezzi, nell'azione che porterĂ  il comitato ad incontrare sindaco e prefetto, per ottenere un' ordinanza provvisoria per la soluzione di tutti i problemi, in modo che controlli - ostacoli - privilegi vengano a cessare.
Aspettiamo da tutti voi una grande partecipazione alla riunione settimanale che si terrĂ  MARTEDI' 30-06-2015 ALLE ORE 18,00 PRESSO IL BAR DI VIA RINTONE N.55/57.

Un abbraccio
dal portavoce del comitato lavoro U.O.I.
Andrea Nobile

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