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Taranto ???....... ma ce me ne Futt... a mè!!!
venerdì 19 dicembre 2014

da osservatoriolegnc@libero.it





redazione@tribunadelsalento

Libero OSSERVATORIO della LEGALITA’ onlus (TA)  osservatoriolegnc@libero.it

  

Taranto...?   Ma ce me ne Futt... a mè !!!

 

 

L'ACQUEDOTTO ROMANO E ...

Quale maledizione grava su questa città incapace di esprimere un’amministrazione in grado di risolvere qualcuno dei suoi mille problemi?

Può un’assise comunale non vedere quanto accade al suo interno?
Perché l’amministrazione emette delibere, ordinanze che non hanno seguito?
Possibile non esistano progetti per la città, ma progettini sull’onda delle amicizie, su “base fiduciaria”?

Perché le voci dei cittadini comuni, le denunce dei cittadini comuni sono inascoltate, anche quando riguardano gli interessi di molti?
Vogliamo fare degli esempi?

Cominciamo dal “solito” piatto indigesto, dal mercato erroneamente chiamato di Piazza Sicilia, perché la dizione esatta è “mercato di via Lucania” giacché allocato in un tratto di via Lucania inibito al traffico, a ridosso di un plesso scolastico Alfieri e di “civili abitazioni”, di fatto ridotte ad “incivili abitazioni” per la presenza di tutto quello che può derivare dall’insistenza di un mercato diversificato (ortofrutta, carni, latticini, pesci e frutti di mare, ecc), dai liquami e dal proliferare di ogni sorta di insetti.

 

IL " LIQUAMEN" TARANTINO 

Si comprende che non presenta la benché minima caratteristica del mercato, tanto da esserne stata consigliata la chiusura nel 2007 come da relazione seguente:

Dipartimento di Prevenzione Asl Ta

at: SINDACO - Direzione LL.PP. Patrimonio - Direzione AttivitĂ  Produttive

Prot. n. 1405/8/07

oggetto : Problematiche igienico-sanitarie presso l’area mercatale di via Lucania - TA –Proposta di chiusura”.

“A seguito di sopralluoghi effettuati congiuntamente da questi Servizi Igiene Alimenti e Nutrizione e Servizio Igiene e Assistenza Veterinaria-area B della Asl Ta di Taranto, in data 10/08/07 e 13/08/07 presso la struttura in oggetto è stato accertato quanto segue:
1. Le condizioni igienico sanitarie generali, ed in particolare in prossimitĂ  dei banchi vendita e dei box, sono da considerarsi scadenti;

2. La pavimentazione è costituita da asfalto le cui condizioni di manutenzione non assicurano comunque una buona pulizia, lavabilità e disinfezione dai residui di prodotti ortofrutticoli marcescenti sparsi ovunque;

3. Presenza di un canale di raccolta delle acque piovane e di lavaggio dotata di griglia, corrente lungo tutta l’estensione del mercato, ove si verifica la stagnazione di acque e di residui liquidi, dovuta ad intasamento della stessa, causa di esalazioni maleodoranti e richiamo per insetti – ratti e gatti ;

4. Spazi operativi per la commercializzazione degli alimenti estremamente ridotti, con conseguente difficoltĂ  alle normali operazioni di pulizia;

5. Servizi igienici per gli operatori utilizzati promiscuamente con gli avventori e comunque con rubinetteria non a norma di legge;

6. Presenza di box adibiti alla vendita di carni con superficie limitata che non consente la preparazione di prodotti carnei pronti a cuocere (hamburger, salsicce, ecc.) e privi di lavello, per cui non vengono assicurate le operazioni di lavaggio di attrezzature ed utensili.

Alla luce di quanto sopra esposto si ritiene che la suddetta area mercatale è allo stato non idonea per l’uso cui è attualmente destinata, tenendo altresì conto che le condizioni strutturali generali, così come descritte, costituiscono un ostacolo non eliminabile per qualsiasi intervento di pulizia, sanificazione e disinfestazione. Pertanto si propone alla S.V. la chiusura della suddetta area mercatale in quanto in contrasto con le vigenti leggi in materia igienico-sanitaria ed in particolare con l’O.M. 03/04/02 e seguenti”.
f.to Dr. Durante – Dr. Notaristefano


A detta relazione hanno fatto seguito alcuni tentativi di intervento che non hanno risolto granché all’interno, ancor meno eliminato le strozzature nel tratto di Corso Italia e di via Emilia interessate dall’area mercatale, dal carico e scarico merci, dalle bancarelle disseminate all’esterno del muro di recinzione della scuola media Alfieri. 
Ecco, adesso, l’ennesimo “coniglio tirato fuori dal cappello” da qualche mente illuminata: l’ampliamento del mercato recintato con l’inclusione degli ambulanti esterni. Ma dove trovare lo spazio?  Tutt’intorno è un continuum di palazzi, tranne dal lato dove insiste la scuola che vanta un bel giardino nel passato destinato a “progetti di verde” per ragazzi. 

Come è possibile partorire un convivenza così oscena?

Il mercato di via Lucania è un vero e proprio alla dignità della città, andrebbe rimosso a tutela della salute pubblica, invece … nulla, anzi no, di tanto in tanto emerge la proposta di ampliamento, utilizzando il giardino dell’adiacente scuola, incuranti del rischio per gli alunni.

Cosa dice l’Ascom? Cosa dice il sindaco? Cosa dice il Prefetto?
E cosa direbbero se il mercato fosse ubicato sotto le loro abitazioni? Perché nessuno avverte l’obbligo di dare risposte, di dare spiegazioni? Possibile che l’autoreferenzialità sia giunta a siffatta indolenza?

Una nuova allocazione nell’ex-area Camuzzi permetterebbe la riapertura del tratto “negato” di via Lucania tra via Liguria e Corso Italia, snellirebbe la circolazione, oggi “intasata” per la presenza di ambulanti e, soprattutto, restituirebbe dignità agli abitanti e valore agli immobili penalizzati da presenze inopportune.

Pare proprio che, per chissà quale destino, via Lucania debba essere oggetto di “iniziative a dir poco avventate” come i marciapiedi a gradoni, utilizzati per parcheggiare le auto, poco percorribili per i pedoni a causa dei dislivelli e dei tanti paletti parapedonali dei quali si ignora l’uso.

 

 

Taranto lì, 19.12.14                                                                Emma Bellucci CONENNA


 - Sic transit gloria mundi -




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