Berto nel Centenario
tra l’Ecclesiaste e la lettera inedita a Francesco Grisi nel libro “La
necessità di raccontare”
di Pierfranco Bruni
Convegno e
significativo dibattito sul Giuseppe Berto di Pierfranco Bruni con La Necessità di raccontare tra la ribellione di Camus e la metafisica di Maria Zambrano in un
Incontro a Roma
Il
ruolo di Giuseppe Berto nel Novecento letterario italiano. È stato il tema
dell’incontro svoltosi a Roma, Palazzo Sora, con la presenza di Pierfranco
Bruni, autore del recente saggio dedicato allo scrittore de “Il male oscuro”
dal titolo: “Giuseppe Berto. La necessità di raccontare”.
Berto
tra tradizione e innovazioni linguistiche: la linea della discussione si è
sviluppata proprio intorno a questa visione che è letteraria ma anche
“filosofica”.
Pierfranco
Bruni, esperto di letterature del Mediterraneo, ha affrontato la questione
relativa al Berto conoscitore degli intrecci linguistici ma la sua relazione
oltre ad affrontare i legami tra le lingue tra la Calabria, Venezia e Roma ha sottolineato l’incontro letterario tra Giuseppe Berto e Albert
Camus. La rivolta e il Mediterraneo nella metafora del viaggio. Il tema di
Bruni ha suscitato molto interesse: “La metafisica del personaggio: tra il
ribelle e la morte”. Ovvero tra Camus e Maria Zambrano, dalla quale Berto ha
recuperato il senso della metafisica della scrittura e dell’ontologia del
rapporto tra Cristo e Giuda.
Pierfranco
Bruni recuperando un capitolo del suo saggio ha approfondito il legame tra
letteratura e antropologia citando sia “Il brigante” che “Anonimo veneziano”.
L’incontro si è aperto con la proiezione di un Video andato in onda sulla Rai e
realizzato da Pierfranco Bruni nel 2010 e si è concluso con un altro Video,
sempre della Rai e sempre curato da Bruni, risalente al 2011.
Nel
libro di Pierfranco Bruni “La necessità di raccontare” prevale
l’interpretazione antropologica all’interno di un vissuto esistenziale che va
da “Il cielo è rosso” sino a “La Gloria” che continua ad essere punto centrale
in una nuova “teologia” della letteratura tra spiritualità e scavo in quella
eresia di incontro con una cristianità oltre la liturgia.
Da
“Il male oscuro” ad “Anonimo veneziano”. Ma uno dei temi del testo di Bruni
tocca la presenza dell’Ecclesiaste in Berto. Sottolineature che Bruni ha
sollevato con molta accortezza tanto che sarà uno dei prossimi incontri sul
Berto tra il Giuda e il Cantico.
Un
percorso che pone al centro i personaggi ma soprattutto i luoghi come nel
romanzo “Il brigante”.
Il
saggio di Pierfranco Bruni ha il contributo del Sindacato Libero Scrittori
Italiani, al quale Giuseppe Berto era molto vicino, e rientra nel Progetto
“Etnie e Letterature” del Mibact. Prossimi incontri per presentare il testo di
Pierfranco Bruni sono previsto a Taranto il 17 ottobre, a Vibo il 22 ottobre e
il 6 novembre a Roma.
Nel
corso dell’incontro si è mostrata ufficialmente la lettera che Berto indirizzò
a Francesco Grisi.
Un
omaggio ad uno scrittore che come scrisse Giancarlo Vigorelli, ricordato da
Pierfranco Bruni, “non si vendeva, restava imprevedibile e inclassificabile,
gregario neppure di se stesso”. Il testo vede i contributi di Mauro Mazza,
Gerardo Picardo, Micol Bruni, Marilena Cavallo e Claudia Rende.