il Comitato Editoriale
Dopo
i volumi ‘900
e oltre. Inediti italiani di poesia contemporanea (pubblicato nel
1997 e prefato da uno saggio di Pompeo Giannantonio, già ordinario di
Letteratura italiana all’Università “Federico II” di Napoli) e Con le armi
della poesia. Antologia della poesia italiana contemporanea (edito nel 2007 e
prefato da uno studio introduttivo di Sergio Givone, filosofo e professore
ordinario all’Università di Firenze) – dei quali si leggono infra i pieghevoli –,
avendo avuto a suo tempo positivi riscontri di critica e di pubblico,
l’Istituto Italiano di Cultura di Napoli intende pubblicare nelle sue
Edizioni, a distanza di sette anni, una nuova antologia della poesia italiana
contemporanea, della quale aspira a dare uno specimen significativo e
di rilevante qualità letteraria.
Gli autori interessati sono
invitati a proporre, preferibilmente per posta elettronica o, altrimenti, per
posta cartacea, insieme ad una esauriente nota bio-bibliografica, tre o più
poesie inedite, che verranno esaminate dal Comitato di lettura dell’Istituto,
composto da Steven Carter, Constantin Frosin, Antonio Illiano, Roberto
Pasanisi, Mario Susko, Násos Vaghenás, Nguyen Van Hoan.
L’invito è rivolto sia a poeti
riconosciuti sia ad autori che aspirino a far conoscere attraverso una
pubblicazione qualificata ed in un àmbito istituzionale e non amatoriale la
loro produzione poetica, sottoponendo i propri versi ad un giudizio critico
professionale.
In caso di adesione
all’iniziativa, i testi vanno inviati entro il mese di agosto 2014.
Edizioni dell’Istituto
Italiano di Cultura di Napoli
ICI Edizioni
via Bernardo
Cavallino, 89 (“la Cittadella”); 80131 Napoli (Italia)
tel.
081 / 546 16 62 - fax 081 / 220 30 22 - tel. mobile 339 / 285 82 43
sito
www.istitalianodicultura.org
posta
elettronica ici@istitalianodicultura.org
prefisso editore: 8889203 – codice
Alice: 44935 – codice editore: 206490
Direttore
editoriale: Roberto Pasanisi
distribuite da
L’Istituto
Italiano di Cultura di Napoli (www.istitalianodicultura.org; ici@istitalianodicultura.org),
in collaborazione con la rivista internazionale di poesia e letteratura
“Nuove Lettere” (da esso edita), pubblica cinque collane editoriali: due di
poesia (entrambe dirette da Roberto Pasanisi: una intitolata Lo specchio oscuro, l’altra — di plaquette — intitolata Nugae), due di
narrativa (una già diretta da Giorgio Saviane ed intitolata La bellezza;l’altra — di plaquette — diretta da
Roberto Pasanisi ed intitolata Gli angeli) ed una di
saggistica letteraria (già diretta da Franco Fortini ed intitolata Lettere Italiane).
Le ICI Edizioni
Elettroniche
pubblicano tre collane di libri elettronici: una di poesia (Adriana), una di
narrativa (La
Cittadella)
ed una di saggistica (Neapolis).
Il Comitato di
lettura
delle Edizioni
dell’Istituto Italiano di Cultura di Napoli (ICI Edizioni) è
costituito da Steven Carter (Lingua e letteratura inglese, State University
of California, Bakersfield, Constantin Frosin (Lingua e letteratura francese,
Università “Danubius”, Galaţi; scrittore), Antonio Illiano (Lingua e
letteratura italiana, University of North Carolina at Chapel Hill), Roberto
Pasanisi (Storia del cinema e del video; Teoria e metodo dei mass media, Accademia di
Belle Arti “Fidia”; scrittore), Mario Susko (Letteratura americana, State
University of New York, Nassau; scrittore), Násos Vaghenás (Teoria e critica
letteraria, Università di Atene; scrittore) e Nguyen Van Hoan (Letteratura
italiana e Letteratura vietnamita, Università di Hanoi).
‘900 e
oltre
inediti italiani di poesia contemporanea
a
cura di
Roberto Pasanisi e Gerardo Salvadori
Prefazione di Pompeo Giannantonio
Edizioni dell'Istituto Italiano di Cultura di Napoli
A cura di Roberto
Pasanisi e Gerardo Salvadori - Prefazione di Pompeo Giannantonio (Università
di Napoli “Federico II”) - Nota di Roberto Pasanisi - Postfazione di Gerardo
Salvadori.
«Tentativi in
direzione ‘postmoderna’ sono registrati anche in questa antologia, che nel
titolo ben interpreta l’orientamento dei suoi autori. Infatti le presenze di
tutti gli indirizzi poetici novecenteschi, da noi indicati nella
ricostruzione della storia della lirica, a buon diritto collocano il volume
tra i contributi più qualificati dell’odierna vicenda letteraria. Quindi il
volume ben piantato nell’area novecentesca, di cui esplora e valorizza gli
indirizzi, si apre moderatamente alle più avvertite esigenze dell’attuale
avventura letteraria, come si deve da parte di chi vuole contemporaneamente
progredire ed innovare.»
(dalla Prefazione
di Pompeo Giannantonio)
Con le
armi della poesia
antologia della poesia italiana contemporanea
a cura di Ernesto L’Arab e
Roberto Pasanisi
Prefazione di Sergio
Givone
Edizioni
dell’Istituto Italiano di Cultura di Napoli
Introduzione
In un’antologia
poetica si vorrebbe poter indicare il criterio di scelta, l’idea-guida, il
senso dell’operazione compiuta. E se invece la forza e la novità della
proposta consistessero nel fare spazio alla poesia indipendentemente da
scuole, movimenti, correnti? Se la vera, la sola intenzione fosse il libero
dispiegarsi di voci che si offrono all’ascolto al di là di qualsiasi
appartenenza e di qualsiasi progetto? Direi che questo è il caso nostro.
Troviamo qui nomi
di autori affermati, intellettuali prestigiosi, studiosi di fama, e nomi di
esordienti, ma prima ancora nomi di poeti che attendono alla loro opera con
discrezione e riserbo, lontani dalle ribalte, non preoccupati se non di
corrispondere alle sollecitazioni della parola e al suo appello. È bello osservare
quanto siano diverse le strade che gli autori hanno percorso e quanto ampio
il ventaglio delle possibilità espressive da loro sperimentate. Ciò vale per
tutti. Vale per coloro che vantano una carriera di tutto rispetto nel mondo
delle lettere, e vale anche per coloro che si affacciano per la prima volta
ad esso. Fa onore sia agli uni sia agli altri aver accettato di comparire
nello stesso volume senza distinzioni di sorta.
Ma vediamo per
rapidissimi cenni come l’opera di tutti contribuisca a documentare tale
ricchezza di prospettive. I versi di Giorgio Barberi Squarotti inducono a
tenere fermo lo sguardo sui gesti essenziali della vita, cercando il mistero
dell’origine nel cuore del tempo e addirittura ponendo la domanda su «come si
debba fare perché inizi / finalmente la nascita del mondo». Per certi aspetti
agli antipodi si collocano gli ‘improvvisi’ di Renato Minore. Qui non è la
creaturalità a essere innalzata a cifra e a simbolo; al contrario, sono le
grandi costruzioni simboliche («le anime migravano / verso un punto
certo / del gran vortice di luce») ad abbassarsi, a umiliarsi, tanto da
esserci riconsegnate nella forma di una cantilena infantile che macina
indifferentemente senso e non senso («dove ogni dolorino / si fa tanto
meschino / da entrare nel mirino / della gran trebbia / universale»).
Invece Roberto
Pasanisi sceglie la perfetta misura classica di un dire che il disincanto e
un velo d’ironia esaltano facendola echeggiare di risonanze inedite: «Amarti
è ricordarsi di un risveglio, / fiorire dell’inquieta dolcezza del tuo
sguardo / che dalla soglia fra la vita e la morte / se ti volti sospeso mi
sorride: “Aspettami nell’eternità”…».
Notevole per
l’amara e sorridente desolazione che sprigiona è la vena satirica di
Francesco De Crescenzo, in cui par di ritrovare i tratti di una poesia civile
che si vorrebbe poter incontrare più spesso di quanto non accada: «Forse un
capriccio futile / v’appare, alquanto inutile, / qualche dettaglio invero, /
ch’a me non par leggero». Ma di grande interesse è anche la sperimentazione
linguistica di Enzo Minarelli, che accoglie nei suoi versi i detriti di un
linguaggio diventato totalmente opaco e li fa servire all’innesco di
corto-circuiti che scompaginano gli assetti comunicativi: «Mossad d’Istanbul
Mossad di Kabul mosse e contromosse in contropiede il boom…». E come non
citare, fra quanti ritentano antiche vie, ma come se fosse ancora e sempre la
prima volta, Natalizia Pinto: «ha placato il vento / la nebbia / sorpreso il
mattino / ritiene il respiro / e s’adagia sospeso / nel cuore il pensiero».
Vorremmo poter
continuare. Ma di gran lunga preferibile è rinviare il lettore all’insieme
dei testi raccolti nel volume. Senza imporgli alcuna conclusione e neppure
pretendendo di offrirgli un filo rosso. Che non c’è, né ci può essere. Perché
la poesia abita nell’aperto. Non sopporta schematizzazioni. E soprattutto,
come dimostra questa antologia, è sorprendentemente viva, e stupisce,
sconcerta, attende al varco.
Sergio Givone
(Dipartimento
di Filosofia, Università di Firenze)
I edizione settembre 2007 -
ISBN 88-89203-24-2 - Progetto grafico, copertina e logotipo dell’ICI: Roberto
Pasanisi - In copertina un’opera elettronica di Roberto Pasanisi, Incantesimo
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