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Appello all'Assessore Cosa
lunedì 17 marzo 2014

da osservatoriolegnc@libero.it




Libero Osservatorio della Legalità – onlus TARANTO osservatoriolegnc@libero.it

 

In questi momenti bui per il nostro Paese, in cui si assiste ad una crisi economica, morale, relazionale, di valori, è quanto mai importante la presenza nelle istituzioni di chi possa rappresentare un punto di riferimento, di chi sia disponibile a raccogliere le istanze dei più deboli. Tali presenze sono essenziali a tutti i livelli, in specie quelli rappresentativi come possono essere le amministrazioni, sempre più distanti dagli amministrati, dalla realtà insomma, spesso coinvolti in “giochi di potere” come hanno evidenziato le inchieste della emerita Magistratura tarantina.  In questo “deserto di valori” sta emergendo qualche  interlocutore disponibile ed affidabile, come il consigliere Dante Capriulo o come l’assessore Francesco Cosa, uniche voci di una amministrazione caotica, di cui non si conoscono i componenti, per via del continuo avvicendarsi, in cui non ci sono molti punti di riferimento. 

La città è allo sbando, abbandonata a sé stessa, abitata da eterotermi, alla mercè di prevaricatori e pressappochisti, che tentano,  ad ogni piè sospinto, colpi di mano, che “brutalizzano” il territorio, sempre più terra di nessuno, senza regole e controlli.

Non si può andare avanti così, bisogna lavorare per risollevarsi, contando su persone come il consigliere Capriulo e l’assessore Cosa, per risolvere qualche problema, per costruire un’etica nuova volta al recupero dei valori e delle tradizioni. Da dove cominciare? Difficile, perché ci sono mille cose, iniziate o inaugurate, come dir si voglia, rimaste lì a testimonianza di mal’amministrazione. Allora, ci rivolgiamo all’assessore Cosa e gli indichiamo cose fattibili, guardando al piccolo, guardando all’inderogabile necessità di spostamento della cabina Enel di Lama, che impedisce l’allargamento di via Gregorio VII°, strada interessata da un intenso flusso di traffico. Guardando allo sconcio di via Elio, quel segmento di via Elio - angolo via Solito, per metà asfaltata e munita di marciapiede pubblico e per metà recintata con paletti di ferro e rete stirata, metà destinata, secondo la pratica edilizia relativa al fabbricato realizzato a metà anni ’60, e relativa “Licenza Edilizia” all'allargamento stradale di via Elio, proprio nel tratto ancora oggi ignobilmente recintato.

Pare che all'atto di approvazione del progetto notificato all’allora proprietario - costruttore, sia stato notificato altresì ulteriore atto consequenziale - ratificato con delibera di Giunta – inerente l’atto di sottomissione - registrato e trascritto presso la conservatoria dei registri immobiliari, nel quale il proprietario - costruttore "si impegnava"– per sé per i suoi eredi ed aventi causa - a cedere a titolo gratuito al Comune di Taranto l’area così come destinata ed evidenziata sui grafici di progetto, area, tra l’altro, frazionata e ceduta all’Ente Civico. Su detta area, fino ai primi degli anni 90, insisteva un manufatto a piano terra, all’epoca utilizzato come baracca di cantiere per l’erigendo nuovo fabbricato. Deposito o baracca che dir si voglia, dal ‘67 al ’90 ha ospitato una falegnameria, fatta smantellare dal sindaco Cito.

L’area è stata recintata così come si presenta ancora oggi, a distanza di anni

Cosa si aspetta ad eliminare la recinzione e procedere al completamento della strada,  completando l’assurda operazione che si trascina da oltre 40 anni ?

Lanciamo un appello all’assessore Cosa, l’assessore “regista” del salvataggio della Masseria Solito”, assessore che ha deciso di comunicare con i cittadini, senza muri di cristallo e guardie armate, ascoltando e rispondendo, così come deve essere chi dai cittadini ha ricevuto il mandato, cittadini sempre più svegli a decisi a cambiare chi e cosa non va, rappresentanti autoreferenziali inclusi.

Allora, assessore, chiediamo un intervento, chiediamo il ripristino della legalità e l’osservanza degli atti, in specie quelli che coinvolgono e riguardano i cittadini.

Aspettiamo da lei quella/e risposta/e che in decenni sono mancate.

Taranto lì 16.03.14                                                                          Emma Bellucci Conenna


*********************************

Esimio Assessore .............COSA, cosa possiamo fare e/o anche solo SPERARE per quanto

al definitivo completamento del tratto di via ELIO ???

Mi chiedo e vi chiedo, ma i VV.UU. passano per quel sito... o da quando si sono trasferiti in

via Acton ritengono poter dimenticare quello scenario indecente che per anni hanno avuto

proprio sotto la loro SEDE istituzionale nel Piazzale Bestat?

 

E.B.C.

 




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