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Mediazione e dialogo come strumenti
chiave per sciogliere la vertenza Baraccamenti Cattolica. È quanto chiede
Ernesto D'Eri, consigliere comunale a Taranto per l'Italia dei Valori.
"Personalmente condivido ampi stralci del documento di maggioranza
relativo ai Baraccamenti, ma ci sono aspetti cruciali su cui vale la pena
fermarsi a ragionare, recependo un'istanza importante che arriva dai giovani
di Taranto. Per questo non ho firmato quel documento e non ho apprezzato la
concomitanza tra Consiglio Comunale e sgombero delle Officine
Tarantine". "Quale migliore occasione - si chiede D'Eri - di un
Consiglio Comunale per offrire ai ragazzi delle Officine Tarantine la
possibilità di spiegare ragioni, progetti, bisogni"? Una vicenda gestita
male, insomma: "i miei colleghi - precisa D'Eri - nonostante i miei
accorati appelli, sottovalutano l'impatto anche emotivo di un'azione di
forza operata senza ascolto". "Si rischia per questa strada -
prosegue il consigliere dell'Idv - di affermare un assurdo principio, quello
del 'forte coi deboli, deboli coi poteri forti' in una città ancora scottata
da emergenze ambientali e sanitarie che persistono in barba alle
regole". "Peccato - ricorda D'Eri - perché il passaggio di
testimone dalla Marina Militare al Comune attraverso il demanio, procede
speditamente e poteva essere un nostro fiore all'occhiello. Sono stati fatti
tutti i passaggi in massima trasparenza e massima disponibilità al dialogo
con tutte le associazioni grandi e piccole. Lo stesso Sindaco qualche giorno
dopo l’occupazione aveva ascoltato le esigenze dei ragazzi delle Officine
Tarantine".
Messa alle spalle la questione amianto (grazie ai lavori messi
in campo dalla Marina in dicembre) e in attesa della riconsegna delle chiavi
al Comune, il Teatro dei Baraccamenti non presenta oggi problemi di agibilità ,
al contrario delle strutture attigue. Occorre dunque immaginare il futuro di
questi spazi. "La politica si confronti con i giovani delle Officine -
conclude D'Eri - cosi come fece l'assessore Scasciamacchia al tempo della
Martellotta. Questo confronto deve tenere fermi due principi: rispetto della
legalità , ma anche comprensione delle legittime istanze dei giovani delle
Officine e apertura alle tante associazioni ugualmente attive e rispettose di
una legge che non consente di occupare abusivamente spazi pubblici.  È
il momento del dialogo e non dello scontro: non abbiamo bisogno di ulteriori
divisioni; le aree demaniali sono tante, mettiamoci nelle condizioni
di dare un'opportunità a tutti"
Ernesto
D'Erii
Consigliere comunale con delega alle aree demaniali
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Taranto,
14 febbraio 2014
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