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“DALLE PAROLE AI FATTIâ€
martedì 11 febbraio 2014

da Cosimo Gigante
Capogruppo Costruire Politica



 

IL  GRUPPO CONSILIARE DI COSTRUIRE POLITICA: “DALLE PAROLE AI FATTIâ€

Il Gruppo Consiliare di Costruire Politica attraverso questo documento intende offrire un’occasione di riflessione all’interno del Consiglio Comunale di Taranto .

Siamo convinti che Taranto abbia bisogno di un Piano Strategico che possa mettere la nostra Città in condizione di guardare al futuro in  un’ottica moderna ed europea definendo in maniera chiara le priorità a cui la città dovrà guardare per il prossimo futuro.

Occorre, preliminarmente, evidenziare come nella struttura  organizzativa dell’Ente non esistano Uffici, Organismi o Strutture, neanche in posizione di staff, che siano operativamente impegnati o che si occupino ordinariamente della individuazione, del reperimento e della progettazione dei fondi  di finanziamento europei .

Per quanto attiene all’Europa e alla Programmazione finanziaria europea, occorre subito evidenziare l’assenza di una cabina di regia e di una organizzazione minima stabile, dedicata quotidianamente al reperimento dei fondi e alla eventuale conseguente progettazione.

Si ritiene fondamentale che si accentui il raccordo Istituzionale che possa consentire alla Città di interloquire più proficuamente con gli altri livelli attraverso il coinvolgimento dei rappresentanti tarantini in Regione Puglia e agli eletti al Parlamento nazionale ed europeo. Solo così si potrà creare un fronte unitario che consenta alla Città di ottenere dal Governo le risposte agli annosi problemi ancora non compiutamente definiti come il porto, l’aereoporto, le bonifiche.

Non si può non raccogliere il grido di dolore che proviene dalle Associazioni datoriali, dagli ordini professionali e dalle organizzazioni sindacali per rimettere in moto il volano dell’edilizia e contestualmente costruire un’alternativa credibile alla Grande Industria attraverso la creazione di nuova ricettività turistico ricettiva lungo la costa orientale .

La crisi accentuatasi negli ultimi  ha visto progressivamente diffondersi fenomeni di  illegalità, fino ad accettarli come ordinaria quotidianità. La presunzione di impunità, la diffusione di pratiche clientelari, la ricerca, da parte della politica, del consenso ad ogni costo, la crescita degli egoismi individuali e corporativi,  la fuga delle nostre migliori intelligenze, l'incapacità e l'inefficienza che pian piano hanno permeato i gangli vitali della vita di questa comunità ci restituiscono alla fine l'immagine della città che è sotto gli occhi di tutti.  Lentamente  ma inesorabilmente – senza che quasi ce ne accorgessimo – si è abbassata sempre più l'asticella dell'etica, del senso civico, della ricerca del bene comune, dell'attuazione delle buone pratiche.

Alla fine dobbiamo riconoscere che di questa realtà – certo con responsabilità diverse e in diversa misura – siamo tutti vittime e complici al tempo stesso.

Crediamo di dover  dire la verità fino in fondo,  ma ora è da questa verità che abbiamo tutti l'obbligo di ripartire, di riprendere un cammino da troppo tempo interrotto.

La città deve recuperare – e l'amministrazione comunale per prima –  sobrietà e coesione sociale, nella consapevolezza che solo con  l'impegno di tutti possiamo uscire dal tunnel .

È inutile abbaiare alla luna, è più utile – anzi moralmente ineludibile –  ascoltare la Città, parlare alla Città, affrontarne con coraggio e determinazione i tanti, troppi, problemi.

È finita la stagione delle parole , deve aprirsi la stagione dei fatti.

 Per fare questo però è indispensabile che la politica si riappropri del suo ruolo di indirizzo e che inizi a decidere con chiarezza ,nel solco della trasparenza e della legalità, senza delegare, né lasciarsi scippare tale prerogativa. 

All’interno della “macchina comunale†è necessario distinguere infatti tra gli organi di governo, ai quali  competono funzioni di indirizzo politico- amministrativo come il Consiglio Comunale, il Sindaco e la Giunta; dagli  organi che compongono la struttura burocratica come i dirigenti e il personale.

A questi ultimi spettano le funzioni di gestione dell’attività amministrativa e potranno esaltare al massimo le proprie competenze e capacità quando messi nelle condizioni di operare al raggiungimento di obiettivi chiari e definiti che la Politica ha l’obbligo di offrire loro.

Diversamente si creano disagi e sovrapposizioni che ingenerano tanto nell’apparato amministrativo quanto nei cittadini fruitori dei servizi confusione e sbandamento.

Il principio di separazione tra i compiti di “governo†e quelli di gestione, costituisce attuazione del principio costituzionale di imparzialità  che intendiamo pedissequamente onorare.

Il Consiglio Comunale ha altresì il dovere di definire per le Sue Aziende Amat, Amiu, Infrataras e Centro Ittico oltre che per le partecipate Distripark e Agromed una mission aziendale chiara e obiettivi certi ai quali far concorrere gli amministratori evitando sbavature ed errori perpetuatisi in un passato anche recente .

Le Aziende devono essere in grado di rispondere ai cittadini in una logica di rapporto qualità prezzo del servizio competitivo e per far ciò non devono essere appesantite da personale non necessario in un’ottica di efficentamento.

Ci preoccupa in tal senso anche la drammatica situazione di Taranto isola Verde, società della Provincia di Taranto,  e se da un lato solidarizziamo con le maestranze per il difficile momento che stanno attraversando dall’altro non possiamo esimerci dallo stigmatizzare le scelte operate dall’Azienda di aggiungere agli originali LSU anche altri dipendenti in una logica clientelare e non produttiva.

Riteniamo infatti che il Comune abbia già tali e tante difficoltà da affrontare e superare da non poter essere distolto anche da problematiche di altri Enti.

COSIMO GIGANTE   Capogruppo Costruire Politica

GIOVANNI GUTTAGLIERE

ROSA PERELLI

 





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