Un omaggio al Fabrizio De André di Pierfranco Bruni
svoltosi in una sala gremita al “Posydon” di Taranto. Una coraggiosa e lucida
dichiarazione di letteratura di Pierfranco Bruni ha posto al centro della
poesia del Novecento i testi di Fabrizio De André
Sala gremita per
l’omaggio a Fabrizio De André con il libro di Pierfranco Bruni dal titolo:
“Fabrizio De André. Il cantico del sognatore mediterraneo” (Il Coscile). In una
elegante serata, al Caffè Letterario Poseydon di Taranto, si è parlato di De
André a partire dalle origini dei suoi testi sino alle versioni di “Anime
Salve”. A fare da filo conduttore è stato un Pierfranco Bruni che non ha fatto
sconti ad alcuna corrente musicale e letteraria e con lucidità e coraggio
critico ha indicato in Fabrizio De André uno dei poeti più importanti e
centrali del Novecento europeo.
Una riflessione,
quella di Pierfranco Bruni, che non ha fatto mai perdere di vista una acuta
analisi sulla letteratura e sulla “Canzone” a partire dall’età greca sino al
raccordo tra Pavese, De André, Prevért e Pound. E a chi gli ha chiesto in che
modo è stato significativo nella sua formazione il linguaggio di De André , ha
risposto senza lasciarsi sfuggire la tempestività sottolineando che “Fabrizio
De André è stato un riferimento linguistico e di coerenza letteraria nella sua
vita da porsi tra i grandi poeti”, sottolineando, tra l’altro, che, essendo lo
studioso delle scelte, non ha mai dubitato che “se dovessi ancora indicare un
poeta alle nuove generazioni non avrei alcuna esitazione: tra Dante Alighieri e
Fabrizio De André consiglierei, come io ho fatto nella mia vita, ormai da
antica data e ne sono fiero e felice, chiaramente il coerente e sublime fascino
della parola di Fabrizio De André”.
Una risposta,
conoscendo Bruni, che non ha sorpreso più di tanto ma ha chiarito
definitivamente la sua netta posizione in merito alla letteratura e alle sue
proposte letterarie.
La serata è stata
introdotta da Giusy De Marco, Operatrice culturale e coordinata dalla
giornalista Gabriella Casabona. Pierfranco Bruni ha intavolato uno stimolante
ed energico dialogo con il giornalista musicale Claudio Frascella, mentre i
musicisti Massimo Santoro e Michele Santoro hanno eseguito brani di De André.
Lo studio di
Pierfranco Bruni su De André è stato argomento di dibattito in molte città
italiane ed estere ed ha avuto presentazioni di forte spessore letterario e
musicale tanto che Vincenzo Mollica presentandolo sul TGUNO lo ha definito
"un libro importante" e Alberto Bevilacqua sul settimanale "Grazia"
aveva scritto: "Ci troviamo di fronte a una vera e propria narrazione in
cui la letteratura (quante citazioni, appropriate, naturali, dai poeti di ogni
tempo, non per sfoggio di cultura, bensì per trasmettere emozioni) si intreccia
con la vita". "Musica", supplemento di "la Repubblica", con Felice Lipari ne dà testimonianza evidenziando il fatto che il libro su
De André sia stato scritto da uno studioso di letteratura italiana come Bruni.
Il quotidiano "La Sicilia" con Leonardo Lodato: "Finalmente un
libro da leggere e rileggere". Mentre Leoncarlo Settimelli su
"l'Unità" ha sottolineato: "Un viaggio questo di Bruni che è (…)
un bel contributo ad una conoscenza meno superficiale di un personaggio che ha
davvero lasciato un segno al di là delle tante canzoni".
È da anni che
Pierfranco Bruni, da scrittore il cui primo libro risale addirittura al 1975,
lavora sul rapporto tra poesia e musica e su De André ha partecipato a diversi
convegni internazionali scrivendo anche un significativo capitolo, sulla sua
poesia, edito dalla casa editrice Rizzoli, per la Fondazione Fabrizio De André a cura di Elena Valdini e postfazione di Dario Fo, nel testo a
più voci (da Roberto Vecchioni a Gian Luigi Beccarla, da Adriano Sofri ad
Antonio Tabucchi) del 1975 dal titolo: “Volammo davvero”.
In Bruni questo
“impasto” tra poesia e musica resta fondamentale tanto che è di questi giorni
il suo saggio su Franco Califano che porta il titolo: “Sulla punta di una
matita non sono passati secoli”.
La manifestazione di
Taranto, sponsorizzata dalla MEDIOLANUM-sede di
Taranto, in rappresentanza della quale era presente il dott.Giuseppe Leone,
ha offerto numerosi spunti di riflessione sia sulla cultura letteraria che su
quella dei linguaggi musicali. Un attento e qualificato pubblico, con la
presenza di numerosi studenti, ha arricchito la serata non risparmiando alcuna
domanda a Pierfranco Bruni.