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E’ improcrastinabile il pieno utilizzo dell'Aeroporto di Grottaglie
sabato 26 ottobre 2013

da Angelo Candelli Jo TV




AEROPORTO “INTERCONTINENTALE” ARLOTTA GROTTALIE (Ta)

 

A completamento di queste infrastrutture v’è, sottoutilizzato, l’aeroporto Marcello Arlotta di

Grottaglie (Ta), con caratteristiche strutturali di aeroporto internazionale a vocazione turistica.

L'aeroporto Marcello Arlotta di Grottaglie (Ta) non solo è dotato dei servizi essenziali ed idonei

all'attivitĂ  di volo, ma presenta peculiaritĂ  uniche ed ineguagliate nel panorama nazionale e tali da

imporre il suo utilizzo quale scalo primario per intercettare i flussi turistici da e per la Magna

Grecia, l’Asia Minore (Turchia) e l’Eurasia.

 

L’Aeroporto d’interesse comunitario Marcello Arlotta di Grottaglie, perfettamente idoneo sia al

traffico turistico che alla movimentazione Cargo, vanta le seguenti caratteristiche strutturali e

funzionali:

 

a.) pista: 3200 m. x 45 m. (5a pista nella classifica italiana): rispetto agli scali aerei attivi in altre

province e regioni italiane, l'aeroporto Arlotta vanta una maggiore portata e capacitĂ  in virtĂą della

lunghezza della pista, idonea alla ricezione dei velivoli Jumbo e Cargo e predisposta a soddisfare le

tendenze in atto del gigantismo degli aerei cargo e per trasporto turistico;

 

b.) bacino d'utenza potenziale dell'Aeroporto di Taranto - Grottaglie, espresso in termini di

popolazione residente nell'area territoriale ricompresa tra le province di Taranto, Matera, Cosenza

e Crotone: 681.983 pop. ab1;

 

c) ricettivitĂ  totale del bacino d'utenza dell'Aeroporto di Taranto - Grottaglie: 2.047.822 presenze

turistiche, 20000 posti letto di qualitĂ  sottoutilizzati; nonostante le eccezionali caratteristiche

infrastrutturali e di servizio sopraelencate, e pur non ostando alcun vincolo all'utilizzo per il traffico

 civile, l'attività dell'Aeroporto di Taranto si riduce, attualmente, al mero supporto all'impianto

produttivo del gruppo Alenia-Finmeccanica.

 

Eppure lo scalo aeroportuale di Grottaglie sarebbe giĂ  pronto per i voli charter a servizio dei flussi

turistici tra l’Est e l’Ovest del Mediterraneo attraverso la realizzazione della bretella di

collegamento ferroviario tra aeroporto di Grottaglie e la stazione ferroviaria di Grottaglie sulla

linea ferrata Taranto-Brindisi.

 

Al momento è la Società Aeroporti di Puglia S.p.A, partecipata dalla Regione Puglia e controllata al

94,4% dalla stessa, a gestire e a controllare, su concessione dell’Enac, le attività dell'Aeroporto M.

Arlotta. Società Aeroporti di Puglia S.p.A. ha redatto un Masterplan che è stato recepito

totalmente nel Piano Regionale dei Trasporti e nel quale lo scalo Marcello Arlotta di Taranto

Grottaglie viene classificato aeroporto cargo e charter, doganale e di interesse comunitario. Ai

sensi del D.Lgs del 15-03-2006 n. 151 che indica gli obblighi per i gestori aeroportuali e definisce gli

aeroporti come infrastrutture statali, ogni gestore concessionario dell'ENAC, compresa la

partecipata Aeroporti di Puglia S.p.A., dovrebbe assicurare, per i compiti d’istituto, l’agibilità degli

scali di propria competenza nell’ambito delle funzioni stabilite.

 

E’ miopia geopolitica e geoeconomica e, data l’attuale congiuntura economica, un lusso che non

possiamo più permetterci continuare a non utilizzare un aeroporto d’interesse comunitario al

centro del Mediterraneo, giĂ  valutato dalla compagnia aerea di bandiera turca.

 

E’ improcrastinabile il suo pieno utilizzo, giusto la sua interconnessione con l’arco occidentale

del golfo di Taranto, dotato di decine di migliaia di posti letto giĂ  disponibili, di sette porti

turistici (Sibari, Eraclea, Crotone, Cirò Marina, Roccella Jonica, Marina di Pisticci, Taranto),

decine di Musei e Parchi Archeologici, Parchi letterari, Parchi Naturali Nazionali e Regionali, Oasi

naturalistiche, Giardini del coricio, Santuari, Castelli Federiciani, Normanni, Aragonesi, centri

storici di pregio, per potenziare e razionalizzare un sistema integrato della mobilitĂ  a livello di

Distretto.

 

Lo scalo aeroportuale rappresenta il nodo piĂą avanzato e rapido per lo spostamento di persone e

la movimentazione delle merci, condizione necessaria per il decollo delle attivitĂ  turisticoeconomiche

del Distretto.

Questo obiettivo potrĂ  essere raggiunto previa mobilitazione delle rappresentanze sindacali,

imprenditoriali dell’area jonica (appulo-calabro-lucane), del mondo dell’associazionismo, delle

istituzioni culturali (università, scuole, sovrintendenza, musei) affinché gli Enti Locali (Comuni,

Regioni, Camere di Commercio) del distretto turistico di Puglia, Lucania e Calabria Jonica decidano

di fare i passi politico-diplomatici e amministrativi necessari per l’entrata in funzione

dell’aeroporto Marcello Arlotta di Grottaglie a servizio dell’industria turistica.

La Puglia e la Basilicata non hanno in comune solo la risorsa acqua e il petrolio (estratto in

Basilicata e raffinato a Taranto), ma sono cointeressate a un territorio omogeneo a forte vocazione

turistica, giĂ  con una ragguardevole e qualificata capacitĂ  ricettiva sottoutilizzata.

Negli ultimi anni l’area del distretto dell’Alto Ionio Occidentale ha evidenziato un interessante

trend di crescita del settore turistico sostenuto dal settore agroalimentare d’alta gamma.

L’aeroporto Arlotta costituisce, se adoperato per le sue potenzialità determinate dalla sua

collocazione geografica che lo pone come snodo per intercettare i flussi economici e le direttrici di

traffico nazionali ed internazionali nel Mediterraneo.

 

La massimizzazione dell'utilitĂ  di un investimento infrastrutturale di queste dimensioni

presuppone un contesto programmatico integrato alle varie scale territoriali, mettendo al bando

ogni campanilismo.

 

La Turchia, grazie a un’antica e sapiente cultura imperiale diplomatico-militare, aiutata dalla

collocazione geografica al centro del continente euroasiatico, con una popolazione di oltre 73

milioni di abitanti, è da anni in piena crescita economica2 e in progresso civile, quasi pronta ad

entrare nell’Unione Europea, in posizione egemone nei confronti degli altri paesi turcofoni, al

punto di aver costituito una divisione militare congiunta (TAKM) dei paesi turcofoni con la

partecipazione dell'Azerbaijan, del Kyrgyzstan e della Mongolia.

 

Circostanze che hanno fatto si che Istanbul, pur avendo gli aeroporti internazionali AtatĂĽrk3 e

Sabiha Gökçen, dislocati rispettivamente sul lato europeo ed asiatico della città, sta realizzando il

terzo aeroporto con l’obiettivo di alleggerire il traffico ormai pesantissimo delle due strutture già

esistenti ed in buona parte legato allo straordinario sviluppo conosciuto negli ultimi anni dalla

compagnia di bandiera Turkish Airlines4.

 

Con lungimiranza la Turchia, per svolgere appieno la sua vocazione e ruolo, ha affidato l’appalto

per la costruzione e gestione in progetto di finanza del terzo aeroporto di Istanbul ad un consorzio

di società turche. Il consorzio si è impegnato a pagare al Governo turco 22,1 miliardi di euro per 25

anni, a cominciare dal 2017. Il consorzio vincitore è risultato il Cengiz-Kolin-Limak-Mapa-Kalyon.

 

Per il nuovo scalo è prevista una capacità iniziale di 90 milioni di passeggeri l’anno, ma al

completamento dei lavori, con sei piste, si arriverà a 150 milioni di passeggeri l’anno, con una linea

specifica per il trasporto merci e con voli charter da e per distretti turistici complementari,

strutturati dal punto di vista paesistico-ambientale e storico-culturale.

 

Il nuovo aeroporto sul Bosforo diverrĂ , una volta completati i lavori, il primo al mondo per traffico

e il partner ideale con cui si deve collegare l’aeroporto Arlotta di Grottaglie, in uno con il nostro

distretto turistico di Puglia, Lucania e Calabria Jonica5.

 

Per il comprensorio dell’Alto Ionio Occidentale le opportunità connesse alla partnership con

Istanbul deriveranno dall’arrivo di turisti provenienti non solo dall’area turcofona, ma anche dalla

Cina e dall’India.

 

La conferma di questa volontà di crescita è data dalla recente ricognizione che i dirigenti della

Turkish Airlines in Italia, Ms. YURDAGUL ALTINOZ, Direttrice per l’Italia della Turkish Airlines, Mr.

HAKAN ZARARSIZ, Direttore Commerciale per l’Italia della Turkish Airlines, e Mrs. ALESSANDRA

PEREZ, Marketing Representative per l’Italia della Turkish Airlines, hanno effettuato in data 22 e

23 marzo 2013 negli aeroporti di Bari, Brindisi e Grottaglie-Taranto, con una breve sosta nelle cittĂ 

di Taranto, Castellaneta e Grottaglie, per una prima verifica delle potenzialitĂ  turistiche e

commerciali del nostro distretto, interessati non solo ai voli di linea ma principalmente ai voli

charter finalizzati a convogliare flussi di turismo culturale organizzato in forte espansione, che

sarebbero necessari per la destagionalizzazione del turismo del comprensorio.

 

L’occasione è stata sollecitata dal Liceo “Aristosseno” di Taranto, dove per il terzo anno

consecutivo è stato programmato –nel piano dell’offerta formativa dell’Istituto- un progetto di

lingua e cultura turca destinato agli alunni delle classi intermedie, dal titolo: “Il Mediterraneo,

culla di civiltà” (il progetto è integralmente visionabile sul sito web del Liceo), che si avvale

dell’insegnamento della Prof.ssa Nalan Kiziltan dell’Università di Samsun6.

 

1 Fonte Camera di Commercio di Taranto-Dossier “Senza aeroporto non c’è sviluppo”. I dati sono

riferiti al 2011, nel totale manca il dati relativo a Crotone.

 

2 La Turchia è tra i Paesi che hanno conosciuto il maggior tasso di crescita negli ultimi anni e con

esso un conseguente innalzamento del reddito medio pro capite. Nell’ultimo decennio si è

assistito al rapido sviluppo di una nuova classe imprenditoriale, espressione della borghesia

proveniente da importanti centri dell’Anatolia, città come Konya, Kayseri, e Samsun (le cd "Tigri

Anatoliche”), il cui ruolo è stato essenziale per la crescita industriale turca. Il grande dinamismo

dell’economia turca ha permesso al Paese una pronta ripresa dopo la crisi internazionale del

2008/09, e dopo un calo pari al 4,7% del 2009, nel 2010 il trend di crescita si è decisamente

riconfermato, con un aumento del PIL pari al 9%, ed è ulteriormente proseguito nel 2011 ad un

tasso del 8,5%. Le previsioni del Fondo Monetario Internazionale per i prossimi anni stimano un

andamento positivo dell’economia turca, con un Pil pro capite che nel 2017 dovrebbe

raddoppiare il valore registrato nel 2006, grazie ad una crescita del Pil che tra il 2013 e il 2017 è

stimata tra il 3,2 e il 4,6 per cento annuo. Fonte: elaborazioni ICE su dati FMI

 

3 Al momento l'aeroporto di Istanbul Atatürk è il principale del paese e l'ottavo in Europa per

numero di passeggeri. Aperto nel 1924, si trova a Yeþilköy nella parte europea della città di

Istanbul, a circa 24 km ad ovest dalla penisola storica. Nel 1980 l'aeroporto fu intitolato al Primo

Presidente della Repubblica di Turchia: Mustafa Kemal AtatĂĽrk. Con un traffico passeggeri di quasi

39 milioni di unitĂ  fra il giugno 2011 e il giugno 2012, risulta essere il ventisettesimo aeroporto al

mondo in termini di transito passeggeri. Nel 2011 è stato l'ottavo aeroporto più trafficato

d'Europa, con una minima differenza fra il sesto (Monaco), e il settimo (Roma).

 

4 La compagnia aerea Turkish Airlines è stata fondata ad Ankara il 20 Maggio 1933 come "State

Airlines Amministrazione" sotto la direzione del Ministero della Difesa. Nel 1956, è stata

ristrutturata, diventando "Turkish Airlines". Nel 2005, il 25% della società è stata venduta tramite

una SPO nell’ambito di un programma di privatizzazione e oggi il 50,9% delle azioni della società

sono quotate in borsa, mentre il resto rimane proprietĂ  dello stato. A partire dal 2012, la rete di

Turkish Airlines comprende quasi 200 destinazioni internazionali e nazionali con un trend in

crescita. La Turkish Airlines partì con soli 5 aeroplani. Oggi possiede una flotta di 185 aeromobili ed

è la più giovane compagnia d'Europa, offrendo ai passeggeri aerei efficienti e moderni di ultima

generazione, a basso impatto ambientale, e, con il nuovo aeroporto in costruzione a Istanbul, sarĂ 

in grado di arricchire la flotta aerea con i nuovi modelli di aeromobili di grandi dimensioni.

 

La societĂ  ha iniziato la sua espansione in corso nel 2003 e, nonostante gli effetti globalmente

restrittivi della crisi economica, la Turkish Airlines ha continuato ad investire ottenendo rendimenti

crescenti in numero di passeggeri, costruendo una grande rete globale e assicurando una

redditività costante. La crescita di questo processo è stata accompagnata da un progresso

significativo in termini di qualitĂ  del servizio. Skytrax, l'organizzazione mondiale che classifica la

qualitĂ  delle compagnie aeree, ha assegnato alla Turkish Airlines una serie di premi negli ultimi

anni: migliore compagnia aerea del Sud Europa (2010), miglior Catering Economy International

(2010), il riconoscimento per il nuovo sedile Comfort Class Turkish Airlines.

 

5 L’analisi dei flussi turistici dalla Turchia verso l’Italia (dati 2011) evidenzia che sul totale dei turisti

turchi recatisi all’estero nel 2011, 192.556 hanno scelto come destinazione l’Italia. Di questi 15.569

sono d’età compresa fra 15 e 24 anni, 113.394 d’età compresa fra 25 e 44 anni, 46.466 di eta’

compresa fra 45 e 64 anni e 17.127 over 65 anni. (Fonte Istituto Statistico Turco – TürkStat). La

spesa turistica in l’Italia dei turisti turchi è ammontata a 105 milioni di euro nel periodo gennaionovembre

2011 (nello stesso periodo del 2010 essa era stata di 100 milioni di euro). (Fonte Banca

D’Italia). In conseguenza dell’ottimo andamento dell’economia del Paese è prevedibile che il

turismo turco verso l’estero conosca un poderoso incremento. La Germania, la Grecia e l’Italia

sono tra le destinazioni verso le quali, secondo gli operatori del settore, vi sarĂ  grande richiesta in

futuro. Le mete italiane attualmente privilegiate sono ancora Venezia, Roma Firenze e Milano, ma

rimane viva negli operatori locali la convinzione che esista un ottimo margine per la promozione di

nuove località, tra le quali le perle del distretto dell’Alto Jonio Occidentale, le cui strutture e

infrastrutture ricettive dovranno soddisfare le esigenze di viaggiatori acculturati e con adeguata

disponibilitĂ  economica, che intendono viaggiare per conoscere e arricchirsi di esperienze

vivificanti.

 

6 In precedenza, gli alunni del Liceo “Aristosseno” hanno partecipato alla IX edizione delle

Olimpiadi di Lingua e Cultura Turca (svoltesi ad Ankara dal 15 al 30 giugno 2011); nel febbraio del

2012, una delegazione del Liceo –accompagnata dall’Assessore alla Pubblica Istruzione della

Provincia di Taranto, Prof. Francesco Massaro- sono stati ricevuti dall’Ambasciatore Turco in Italia,

S.E. Hakki Akil e dall’Ambasciatore Turco presso la Santa Sede, S.E. Prof. Kenan Gursoy. Nello

stesso anno, il Preside del Liceo “Aristosseno”, il Sindaco del Comune di Taranto e il Liceo

“Ataturk”di Samsun hanno sottoscritto un gemellaggio, implementato anche da collegamenti con

camera web.

 

In occasione della Santa Pasqua 2012, su invito della Parrocchia Maria Ss.ma del Monte Carmelo di

Taranto, l’Ambasciatore Turco presso la Santa Sede, S.E. Kenan Gursoy ha assistito ai Riti della

Settimana Santa ed è stato ricevuto dal Vescovo di Taranto, S.E. Mons. Filippo Santoro. Tale

incontro è stato finalizzato per favorire un dialogo rispettoso e fecondo tra le religioni.

 

Dall’A.S. 2012-2013, la TOMER- Università di Ankara, con un apposito protocollo d’intesa, ha

individuato il Liceo “Aristosseno” come primo e unico Centro Formativo Autorizzato in Italia per

sostenere gli esami per il conseguimento delle Certificazioni in Lingua Turca: a partire da ottobre

2013, le sessioni di esame saranno operative.

 

Con il Console Onorario Turco a Brindisi –Mrs. Pinar Bolognini- e con la Camera di Commercio della

Turchia in Italia – con sede a Brindisi- sono stati già avviati incontri e contatti anche con alcune

realtĂ  imprenditoriali del nostro distretto, per promuovere future occasione di crescita e sviluppo.

Sarebbe certamente auspicabile, in questo contesto, che all’interno del Dipartimento Universitario

Jonico –Sede di Taranto- dell’Università agli Studi di Bari, il Corso di laurea in “Beni culturali per il

Turismo” e il Corso di laurea in Economia, potessero avvalersi di un insegnamento di Lingua e

Cultura Turca: ciò anche in considerazione della grande attenzione rivolta dalla Turchia sia al

lavoro svolto dai nostri archeologi nel loro Paese, sia all’economia del nostro paese.

 

Jotv

Angelo Candelli

 

 





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