Lettera al Prefetto di Taranto
sabato 20 luglio 2013
da USB Taranto
Al Prefetto di Taranto e.pc Alla Direzione Ilva di Taranto Loro sedi
Ill.mo Sig. Prefetto, lo scorso mese di gennaio, a causa della grave situazione Ilva, in particolare per il rischio della mancata retribuzione degli stipendi e per la reale incertezza del futuro, il clima tra i Lavoratori divenne rovente. Gli scioperi proclamati e la conseguente, naturale, adesione di massa, avevano indotto le Istituzioni a riunirsi urgentemente intorno ad un tavolo per studiare misure per contrastare e scongiurare il pericolo della sommossa. Gli organi di stampa, all’epoca dei fatti, riportarono notizie circa l’eventuale precettazione da parte del Prefetto per quei Lavoratori che avessero ignorato le “comandate”, atto che avrebbe potuto mettere a rischio la sicurezza degli impianti durante gli scioperi. La vorremmo informare, Sig. Prefetto, di quanto irresponsabile sia l’atteggiamento della Direzione Ilva in merito, appunto, all’utilizzo delle comandate. La suddetta Direzione, in occasione degli scioperi proclamati da USB, compreso quello odierno, evita di affiggere sulle bacheche aziendali i nominativi dei Lavoratori tenuti alla comandata e, quindi, al controllo della sicurezza degli impianti. La scrivente Organizzazione Sindacale, nell’esprimere la propria contrarietà verso tale, deleterio, comportamento dell’azienda Ilva che, non solo offende l’intelligenza delle persone, ma evidenzia il persistere della condotta antisindacale nei confronti della scrivente usando ogni mezzo improvvido, sino alle vessazioni e ai continui provvedimenti disciplinari pretestuosi, finalizzati al licenziamento, nei confronti degli attivisti e aderenti alla Unione Sindacale di Base . Ill.mo Sig. Prefetto, la nostra condotta sino ad ora, ricca di buon senso, ha anche garantito il rispetto delle comandate in assenza di atto scritto ma, vogliamo informarLa che, nell’eventualità di un prossimo sciopero indetto dalla scrivente, la non affissione delle comandate sulle bacheche aziendali, renderà ognuno libero di aderirvi e qualcuno dovrà assumersi la responsabilità delle conseguenti carenza in materia di sicurezza degli impianti. Distinti saluti. . Taranto,19.07.2013
Il Coordinatore USB-Ilva Taranto Francesco Rizzo
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